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Eva Marisaldi – Iperfluo
Traendo ispirazione dagli scritti del filosofo surrealista Roger Caillois (1913 1978), -che dagli anni Sessanta comincia a pubblicare testi sulle pietre- l’artista ha realizzato una serie di disegni ed installazioni giocando sulla simbologia delle pietre
Comunicato stampa
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Le pietre
...L'uomo invidia ad esse la durata, la durezza, l'intransigenza, lo splendore, il fatto di essere lisce e impenetrabili, ed intere anche se spezzate... la distanza dagli astri e varie forme di serenità... un destino più grave di quanto possa esserlo quello di una specie effimera... (Roger Callois)
Martedì 24 maggio 2005 alle ore 19.00 si inaugura alla galleria S.A.L.E.S. la mostra personale di Eva Marisaldi Iperfluo.
Traendo ispirazione dagli scritti del filosofo surrealista Roger Callois (1913 1978), -che dagli anni Sessanta comincia a pubblicare testi sulle pietre- l’artista ha realizzato una serie di disegni ed installazioni giocando sulla simbologia delle pietre.
Le opere costituiscono una sintesi delle riflessioni che Eva Marisaldi ha dedicato all’universo minerale, per lei nuovo e affascinante, ne descrive le stravaganze e le bellezze in un tentativo di appropriazione della natura da parte dell’uomo.
A fronte della nostra pretesa superiorità nei confronti del naturale, l’artista ci mostra come gli sforzi compiuti dalla specie umana in nome della bellezza, della comprensione, della stabilità e della durata siano in verità solo episodici tentativi di esseri effimeri di fronte alla longevità e all’anteriorità ontologica delle pietre. Costruisce anche un esperimento di lettura della grafia sparsa sulle pietre, un’appropriazione dei segni che sa di essere parziale e precaria rispetto al loro significato profondo.
L’artista legge dunque le pietre, interpreta i segni sparsi sulle superfici dei minerali, consapevole che si tratta di un’ermeneutica infinita. Descrivere le pietre non significa solo segnalarne le caratteristiche fisiche, la forma, il colore, la consistenza, ma congiungersi, attraverso esse, all’essenza stessa della natura, perdersi all’interno di risonanze cosmiche, attingere alla poesia della durata. Le agate, il granito grafico, la mica sono i depositi di millenarie memorie, di segreti inimmaginabili, di segni che hanno accompagnato tutta la breve evoluzione della specie umana. Lo sguardo che si posa attento su di essi, che indugia sui loro disegni, sulla luce dei loro cristalli, sulle loro fratture e i loro cromatismi colma la distanza tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, coglie ed esprime la mistica armonia del creato.
Non mancano opere con riferimenti alle leggende del mondo classico, ai personaggi dell’antica Grecia. Infatti nel video ispirato alla legenda di Poliremo, l’artista ribalta il personaggio principale facendo diventare le pietre le vere protagoniste, con la ricchezza e imprevedibilità delle loro forme e superfici, dei loro disegni e colori.
Dunque quasi una sfida che contrappone la tenace durevolezza delle rocce alle pretenziose ed effimere realizzazioni dell’arte e dell’ingegno umani.
...L'uomo invidia ad esse la durata, la durezza, l'intransigenza, lo splendore, il fatto di essere lisce e impenetrabili, ed intere anche se spezzate... la distanza dagli astri e varie forme di serenità... un destino più grave di quanto possa esserlo quello di una specie effimera... (Roger Callois)
Martedì 24 maggio 2005 alle ore 19.00 si inaugura alla galleria S.A.L.E.S. la mostra personale di Eva Marisaldi Iperfluo.
Traendo ispirazione dagli scritti del filosofo surrealista Roger Callois (1913 1978), -che dagli anni Sessanta comincia a pubblicare testi sulle pietre- l’artista ha realizzato una serie di disegni ed installazioni giocando sulla simbologia delle pietre.
Le opere costituiscono una sintesi delle riflessioni che Eva Marisaldi ha dedicato all’universo minerale, per lei nuovo e affascinante, ne descrive le stravaganze e le bellezze in un tentativo di appropriazione della natura da parte dell’uomo.
A fronte della nostra pretesa superiorità nei confronti del naturale, l’artista ci mostra come gli sforzi compiuti dalla specie umana in nome della bellezza, della comprensione, della stabilità e della durata siano in verità solo episodici tentativi di esseri effimeri di fronte alla longevità e all’anteriorità ontologica delle pietre. Costruisce anche un esperimento di lettura della grafia sparsa sulle pietre, un’appropriazione dei segni che sa di essere parziale e precaria rispetto al loro significato profondo.
L’artista legge dunque le pietre, interpreta i segni sparsi sulle superfici dei minerali, consapevole che si tratta di un’ermeneutica infinita. Descrivere le pietre non significa solo segnalarne le caratteristiche fisiche, la forma, il colore, la consistenza, ma congiungersi, attraverso esse, all’essenza stessa della natura, perdersi all’interno di risonanze cosmiche, attingere alla poesia della durata. Le agate, il granito grafico, la mica sono i depositi di millenarie memorie, di segreti inimmaginabili, di segni che hanno accompagnato tutta la breve evoluzione della specie umana. Lo sguardo che si posa attento su di essi, che indugia sui loro disegni, sulla luce dei loro cristalli, sulle loro fratture e i loro cromatismi colma la distanza tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, coglie ed esprime la mistica armonia del creato.
Non mancano opere con riferimenti alle leggende del mondo classico, ai personaggi dell’antica Grecia. Infatti nel video ispirato alla legenda di Poliremo, l’artista ribalta il personaggio principale facendo diventare le pietre le vere protagoniste, con la ricchezza e imprevedibilità delle loro forme e superfici, dei loro disegni e colori.
Dunque quasi una sfida che contrappone la tenace durevolezza delle rocce alle pretenziose ed effimere realizzazioni dell’arte e dell’ingegno umani.
24
maggio 2005
Eva Marisaldi – Iperfluo
Dal 24 maggio al 29 luglio 2005
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle ore 19,30 o su appuntamento
Vernissage
24 Maggio 2005, ore 19
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