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Every Country is a Fiction
Dal 26 aprile al 6 luglio 2025, Garage Fontana presenta Every Country is a Fiction, la ricostruzione plastica e visiva della Repubblica di Cuba dell’artista e fotografo francese Romaric Tisserand. Un paese carico di miti e di rappresentazioni rivoluzionarie ma anche di paradossi e di contraddizioni
Comunicato stampa
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Every Country is a Fiction
di Romaric Tisserand
a cura di Margherita Ratti
26 aprile - 6 luglio 2025
Every country is a Fiction, ogni paese è una finzione, ogni territorio confinato una struttura di potere. Aggiungi una bandiera ed una moneta, un po’ di storia antica, qualche guerra e qualche colonia e si ottiene un inno nazionale. Ogni paese ha una sua identità, ma in fondo è anche un'invenzione, una rappresentazione collettiva immaginaria. A partire dai ‘miti nazionali’, possiamo costruire una narrazione per raccontare il mondo che ci circonda. Qualsiasi società è possibile. Ne accettiamo la struttura, ma non ne abbiamo il controllo.
Dal 26 aprile al 6 luglio 2025, il Garage Fontana, pensato come un contenitore di luoghi immaginati dagli artisti, presenta Every country is a Fiction, la ricostruzione plastica e visiva della Repubblica di Cuba dell'artista e fotografo francese Romaric Tisserand. Un paese carico di miti e di rappresentazioni rivoluzionarie ma anche di paradossi e di contraddizioni che emergono dalle opere presentate.
Se Cuba vive ormai da decenni un assedio economico e una crisi energetica, alimentare e sociale che sembra senza soluzione, sotto la pressione delle costrizioni e dell'embargo economico che lo stato americano gli infligge tuttora, i Cubani, quelli che non sono fuggiti, provano a resistere, lottando contro la scarsità di beni di prima necessità e trovano soluzioni fantasiose ai numerosi problemi della vita quotidiana.
Every country is a Fiction riunisce alcuni esempi di questa frugalità rivoluzionaria, tra i quali un insieme di colorati oggetti di uso comune in plastica riciclata (in un’installazione e una videoproiezione) e un frigorifero che contiene occhiali da sole, da indossare nel caldo tropicale, e da servire ghiacciati come dessert quando il dessert non c’è. Il freddo si diffonde sul viso e tutti ridono di gusto. L'esilio è qui illustrato da due vie di fuga: un’imbarcazione di fortuna (balsa) e una camera pneumatica, come nel video Water has no Enemy. Anche in Patria o arte / Patria o irte, due varianti della locuzione Patria o morte, l’artista sottintende la fuga come speranza di una vita migliore, lontano da Cuba.
Cohabitation / Cohibatation
La scultura Fire Camp è un fuoco da campo realizzato con le pagine del giornale ufficiale del Comitato centrale del Partito Comunista di Cuba Granma. C’è anche una TV, piccolissima, opera del collettivo cubano NyL, che trasmette l’immagine fissa di Fidel Castro, come a volerci ricordare che il governo controlla i media, limita l'accesso alle informazioni esterne e censura.
L’Homme de la Havane - remake della leggendaria corsa di Jean-Paul Belmondo nel film ‘L'uomo di Rio’ del 1964 - è un video il cui protagonista è un personaggio in smoking bianco, una sorta di Robinson Crusoe perso tra gli edifici della sperimentazione edilizia degli anni '70, da cui cerca di fuggire in una corsa senza fine. Siamo nel quartiere di Alamar, alla periferia di L'Avana, dove l'atmosfera caraibica si fonde con le unità abitative prefabbricate nelle quali ogni lavoratore occupa la casa che ha costruito per sé, come naturale compimento del progetto collettivo socialista. Il riciclaggio più radicale è protagonista a Cuba, e il paesaggio urbano è modificato dal vissuto degli abitanti: un edificio emerge da terra, piano dopo piano, come illustra una fotografia dal fondo intensamente blu.
L'illustratore cubano René Cardénas, a dispetto della mancanza di mezzi dell’epoca, ha dato prova di creatività e ingegno quando nel 1970, ha immaginato il poster di Besos Robados (Baci rubati) di François Truffaut in occasione della prima del film a Cuba, attraendo l'attenzione del pubblico con un tocco di rosso. Allo stesso modo, Romaric Tisserand modifica le banconote di pesos convertibili in besos convertibles, dando un nuovo valore artistico a una moneta svalutata.
di Romaric Tisserand
a cura di Margherita Ratti
26 aprile - 6 luglio 2025
Every country is a Fiction, ogni paese è una finzione, ogni territorio confinato una struttura di potere. Aggiungi una bandiera ed una moneta, un po’ di storia antica, qualche guerra e qualche colonia e si ottiene un inno nazionale. Ogni paese ha una sua identità, ma in fondo è anche un'invenzione, una rappresentazione collettiva immaginaria. A partire dai ‘miti nazionali’, possiamo costruire una narrazione per raccontare il mondo che ci circonda. Qualsiasi società è possibile. Ne accettiamo la struttura, ma non ne abbiamo il controllo.
Dal 26 aprile al 6 luglio 2025, il Garage Fontana, pensato come un contenitore di luoghi immaginati dagli artisti, presenta Every country is a Fiction, la ricostruzione plastica e visiva della Repubblica di Cuba dell'artista e fotografo francese Romaric Tisserand. Un paese carico di miti e di rappresentazioni rivoluzionarie ma anche di paradossi e di contraddizioni che emergono dalle opere presentate.
Se Cuba vive ormai da decenni un assedio economico e una crisi energetica, alimentare e sociale che sembra senza soluzione, sotto la pressione delle costrizioni e dell'embargo economico che lo stato americano gli infligge tuttora, i Cubani, quelli che non sono fuggiti, provano a resistere, lottando contro la scarsità di beni di prima necessità e trovano soluzioni fantasiose ai numerosi problemi della vita quotidiana.
Every country is a Fiction riunisce alcuni esempi di questa frugalità rivoluzionaria, tra i quali un insieme di colorati oggetti di uso comune in plastica riciclata (in un’installazione e una videoproiezione) e un frigorifero che contiene occhiali da sole, da indossare nel caldo tropicale, e da servire ghiacciati come dessert quando il dessert non c’è. Il freddo si diffonde sul viso e tutti ridono di gusto. L'esilio è qui illustrato da due vie di fuga: un’imbarcazione di fortuna (balsa) e una camera pneumatica, come nel video Water has no Enemy. Anche in Patria o arte / Patria o irte, due varianti della locuzione Patria o morte, l’artista sottintende la fuga come speranza di una vita migliore, lontano da Cuba.
Cohabitation / Cohibatation
La scultura Fire Camp è un fuoco da campo realizzato con le pagine del giornale ufficiale del Comitato centrale del Partito Comunista di Cuba Granma. C’è anche una TV, piccolissima, opera del collettivo cubano NyL, che trasmette l’immagine fissa di Fidel Castro, come a volerci ricordare che il governo controlla i media, limita l'accesso alle informazioni esterne e censura.
L’Homme de la Havane - remake della leggendaria corsa di Jean-Paul Belmondo nel film ‘L'uomo di Rio’ del 1964 - è un video il cui protagonista è un personaggio in smoking bianco, una sorta di Robinson Crusoe perso tra gli edifici della sperimentazione edilizia degli anni '70, da cui cerca di fuggire in una corsa senza fine. Siamo nel quartiere di Alamar, alla periferia di L'Avana, dove l'atmosfera caraibica si fonde con le unità abitative prefabbricate nelle quali ogni lavoratore occupa la casa che ha costruito per sé, come naturale compimento del progetto collettivo socialista. Il riciclaggio più radicale è protagonista a Cuba, e il paesaggio urbano è modificato dal vissuto degli abitanti: un edificio emerge da terra, piano dopo piano, come illustra una fotografia dal fondo intensamente blu.
L'illustratore cubano René Cardénas, a dispetto della mancanza di mezzi dell’epoca, ha dato prova di creatività e ingegno quando nel 1970, ha immaginato il poster di Besos Robados (Baci rubati) di François Truffaut in occasione della prima del film a Cuba, attraendo l'attenzione del pubblico con un tocco di rosso. Allo stesso modo, Romaric Tisserand modifica le banconote di pesos convertibili in besos convertibles, dando un nuovo valore artistico a una moneta svalutata.
26
aprile 2025
Every Country is a Fiction
Dal 26 aprile al 06 giugno 2025
arte contemporanea
Location
Garage Fontana
Modica, Via Fontana, 199, (RG)
Modica, Via Fontana, 199, (RG)
Orario di apertura
Sabato e domenica
dalle 10h alle 13h e dalle 15h alle 19h
Autore
Curatore






