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Fabio Mauri – Manipolazione di cultura
15 serigrafie di Fabio Mauri
Comunicato stampa
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E’ presentata una suggestiva cartella serigrafica di estremo interesse e valore artistico del maestro romano (raffinato e colto artista ed intellettuale), su un tema tra quelli a lui più cari: la denuncia dell’oppressione dell’uomo e del condizionamento della libertà intellettuale ed espressiva in tutte le sue forme. Seppure ispirate alla dittatura nazista e realizzate negli anni Settanta per le Edizioni de La Nuova Folio di Macerata, le opere, lette in chiave odierna, risultano fortemente attuali e rappresentative di una più vasta denuncia che, partendo da uno dei regimi totalitari europei del Novecento, si può trasferire ai nostri giorni permettendoci di riflettere su dove ancora in ogni parte del mondo (dall’Asia, all’Africa, alle Americhe) questi condizionamenti culturali ed intellettuali sono tuttora presenti in regimi non liberali. Senza peraltro escludere quelle democrazie nelle quali è più sottile e insinuante una cultura di “regime” presentata sotto le mentite spoglie di un pluralismo realizzato, invece, a senso unico.
Se questa mostra, nei suoi contenuti filosofici, può anche diventare un’inedita chiave di lettura della ricorrenza del 25 aprile, nei contenuti artistici è presentata l’occasione per accostarsi all’arte contemporanea attraverso la considerazione delle formule tecniche di elaborazione del manufatto artistico adottate da uno tra i più rappresentativi artisti italiani
Emerge dalle opere esposte un grande valore estetico dato da un forte rigore formale realizzato nell’estrema pulizia del valore pittorico delle serigrafie. Queste opere, giocate sui toni più sapientemente contrastati del grigio nella sua stesura dal bianco al nero puro, riprendono la formula pittorica ispirata al frammento fotografico e cinematografico e sono “decorate” di piccole o più grandi forme geometriche di puro colore nero di una vellutata intensità.
Dai ritratti, agli scorci di paesaggio, dalle vedute della città di Berlino, agli intimi momenti domestici e di vita quotidiana pubblica e privata dei maggiori intellettuali ed esponenti del nazismo, Hitler compreso, le opere rivelano una forte carica emotiva ed infondono (seppure sotto forma di denuncia), una diffusa e al tempo stesso soffusa umanità, che è un aspetto, anche se contraddittorio, dello squarcio di un’epoca realizzato ed interpretato per immagini. La mostra è a cura di Stefano Tonti.
Se questa mostra, nei suoi contenuti filosofici, può anche diventare un’inedita chiave di lettura della ricorrenza del 25 aprile, nei contenuti artistici è presentata l’occasione per accostarsi all’arte contemporanea attraverso la considerazione delle formule tecniche di elaborazione del manufatto artistico adottate da uno tra i più rappresentativi artisti italiani
Emerge dalle opere esposte un grande valore estetico dato da un forte rigore formale realizzato nell’estrema pulizia del valore pittorico delle serigrafie. Queste opere, giocate sui toni più sapientemente contrastati del grigio nella sua stesura dal bianco al nero puro, riprendono la formula pittorica ispirata al frammento fotografico e cinematografico e sono “decorate” di piccole o più grandi forme geometriche di puro colore nero di una vellutata intensità.
Dai ritratti, agli scorci di paesaggio, dalle vedute della città di Berlino, agli intimi momenti domestici e di vita quotidiana pubblica e privata dei maggiori intellettuali ed esponenti del nazismo, Hitler compreso, le opere rivelano una forte carica emotiva ed infondono (seppure sotto forma di denuncia), una diffusa e al tempo stesso soffusa umanità, che è un aspetto, anche se contraddittorio, dello squarcio di un’epoca realizzato ed interpretato per immagini. La mostra è a cura di Stefano Tonti.
30
aprile 2005
Fabio Mauri – Manipolazione di cultura
Dal 30 aprile al 20 maggio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEMISIA
Falconara Marittima, Via Nino Bixio, 39, (Ancona)
Falconara Marittima, Via Nino Bixio, 39, (Ancona)
Vernissage
30 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore




