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Fabrizio Ceccardi – Stanze Segrete
mostra fotografica dell’artista reggiano
Comunicato stampa
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La mostra presenta oltre venti cibachrome caratterizzate da quattro nuclei di percorso, in altrettante sale; quattro sezioni dai seguenti titoli: Amori Feriti, Landscape, Light Box e Stanze Segrete.
Negli scatti di Ceccardi la luce si frantuma, rimuove o indaga, rimarca e ricompone la texture/patina delle cose, oppure si fa evanescente, ristagna o evapora, compenetrando e riflettendo superfici che si animano quasi in una sorta di essenza ectoplasmica.
Gli interni ci proiettano in una dimensione speculare, rispetto alla nostra fisicità, di presenza/assenza, ove oggetti e cose del quotidiano sembrano animarsi, per divenire essi stessi essenza, momenti di vita.
In atmosfere rarefatte appaiono improvvisi squarci di luce nebbiosa, che inglobano il tutto e lasciano affiorare le forme evanescenti dell’inconscio e del ricordo.
Nelle opere qui presentate di Fabrizio Ceccardi si avverte forte e persistente il senso del vissuto antropico fatto di segni, di apparente abbandono.
Le Stanze Segrete si rivelano, così, come luoghi dell’ anima: teche dell’ interiorità, dove alloggiano recondite struggenti emozioni. L’obiettivo, occhio della memoria, coglie la luce che riverbera impalpabile in una sorta di spazio/tempo sospeso, quale lo si può trovare ne La Tempesta di Giorgione o nella metafisica Attesa di Felice Casorati.
La stessa luce esalta e contorna le linee delle architetture e soggiorna, ospite, nei silenti contenitori/stanza, ove a tratti si rivelano alcuni scorci d’ arredo, quasi lacerti di umanità colti con un taglio prospettico visivo dal basso verso l’alto, a guisa di occhio di gatto, che ne sublima i volumi rendendoli presenza ed elemento mediatore del pensiero.
Pur attraverso tematiche diverse, il repertorio delle immagini si dipana mediante lo studio scrupoloso fatto di sfumati, di leonardesca memoria, ove anche il particolare sottende l’insieme, ed il tutto ed il nulla si equilibrano, in una intima e spirituale rappresentazione che indaga la poetica del vivere.
Negli scatti di Ceccardi la luce si frantuma, rimuove o indaga, rimarca e ricompone la texture/patina delle cose, oppure si fa evanescente, ristagna o evapora, compenetrando e riflettendo superfici che si animano quasi in una sorta di essenza ectoplasmica.
Gli interni ci proiettano in una dimensione speculare, rispetto alla nostra fisicità, di presenza/assenza, ove oggetti e cose del quotidiano sembrano animarsi, per divenire essi stessi essenza, momenti di vita.
In atmosfere rarefatte appaiono improvvisi squarci di luce nebbiosa, che inglobano il tutto e lasciano affiorare le forme evanescenti dell’inconscio e del ricordo.
Nelle opere qui presentate di Fabrizio Ceccardi si avverte forte e persistente il senso del vissuto antropico fatto di segni, di apparente abbandono.
Le Stanze Segrete si rivelano, così, come luoghi dell’ anima: teche dell’ interiorità, dove alloggiano recondite struggenti emozioni. L’obiettivo, occhio della memoria, coglie la luce che riverbera impalpabile in una sorta di spazio/tempo sospeso, quale lo si può trovare ne La Tempesta di Giorgione o nella metafisica Attesa di Felice Casorati.
La stessa luce esalta e contorna le linee delle architetture e soggiorna, ospite, nei silenti contenitori/stanza, ove a tratti si rivelano alcuni scorci d’ arredo, quasi lacerti di umanità colti con un taglio prospettico visivo dal basso verso l’alto, a guisa di occhio di gatto, che ne sublima i volumi rendendoli presenza ed elemento mediatore del pensiero.
Pur attraverso tematiche diverse, il repertorio delle immagini si dipana mediante lo studio scrupoloso fatto di sfumati, di leonardesca memoria, ove anche il particolare sottende l’insieme, ed il tutto ed il nulla si equilibrano, in una intima e spirituale rappresentazione che indaga la poetica del vivere.
25
marzo 2006
Fabrizio Ceccardi – Stanze Segrete
Dal 25 marzo al 07 maggio 2006
fotografia
Location
CASA DELL’ARIOSTO
Ferrara, Via Ludovico Ariosto, 67, (Ferrara)
Ferrara, Via Ludovico Ariosto, 67, (Ferrara)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00, domenica, ore 10.00 - 13.00. Lunedì chiuso
Vernissage
25 Marzo 2006, ore 18
Autore




