Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Fair Play 0.25
Mostra personale di Vittorio Pavoncello in esposizione alla Galleria Pavart e al Foro Italico, in occasione degli Internazionali BNL d’Italia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Roma, maggio 2025 – La Pavart Gallery è orgogliosa di presentare Fair Play 0.25, mostra personale dell’artista Vittorio Pavoncello, a cura di Velia Littera.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, la galleria ripropone le opere di Pavoncello per la seconda volta, presentando una nuova serie di dipinti inediti che ampliano e approfondiscono il dialogo tra arte e sport, con il tennis come linguaggio simbolico e protagonista.
Una raccolta intensa e raffinata di opere pittoriche che prendono ispirazione dallo sport del tennis, esplorandone i codici, l’estetica, la disciplina e la forza emotiva. Il tennis, sport di precisione e strategia, diventa nelle mani di Pavoncello uno strumento espressivo per raccontare l’essere umano contemporaneo, le sue sfide interiori, la solitudine della concentrazione, la bellezza del gesto che si ripete, mai identico, nel flusso del gioco.
La mostra prende forma da una riflessione profonda e poetica sul significato di fair play, inteso non solo come rispetto delle regole, ma come gesto nobile, eleganza morale, lealtà verso sé stessi e verso l’altro.
Il titolo Fair Play 0.25 è un richiamo alla seconda edizione della mostra, ma anche un modo per sottolineare la natura progressiva, aperta e in divenire di questo percorso artistico. Come nel tennis, ogni edizione, ogni scambio, è parte di un gioco più grande, fatto di continuità e trasformazione.
“Il tennis è la più solitaria tra le battaglie, un dialogo interiore in forma di danza”, scriveva David Foster Wallace, e questa frase sembra riecheggiare idealmente in ogni tela di Fair Play 0.25. Ogni opera esposta racconta un frammento di quella danza, il momento prima del servizio, lo scambio invisibile tra avversari, l’attesa, l’equilibrio precario tra forza e controllo…
Il tratto minimale e la scelta cromatica calibrata ci guidano in un percorso visivo che non cerca il realismo, ma l’essenza. I suoi dipinti non sono semplici raffigurazioni sportive, ma autentiche narrazioni simboliche che parlano della sua passione per questo nobile sport e i suoi principi.
Lo spazio del campo da tennis si trasforma in uno spazio mentale e metafisico, dove ogni movimento riflette una tensione profonda: l’attesa, la decisione, il confronto, l’ascolto di sé e dell’altro.
Oltre a essere esposte nella sede romana della Pavart Gallery, alcune delle opere di Fair Play 0.25 saranno presentate anche presso il Foro Italico, nell’area Atleti in occasione degli Internazionali BNL d’Italia 2025, instaurando così un dialogo diretto tra l’arte e l’evento sportivo più iconico del tennis italiano.
Attraverso questo doppio palcoscenico, la mostra intende restituire al pubblico uno sguardo nuovo sul tennis, uno sguardo che ne riconosce la dimensione esistenziale. I quadri diventano specchi nei quali riconoscere non solo l’atleta, ma anche il cittadino, l’artista, l’individuo in bilico tra concentrazione e caos, tra regola e libertà.
In un mondo sempre più frammentato, dove le regole del gioco cambiano rapidamente e dove la resilienza diventa virtù imprescindibile, Fair Play 0.25 propone un linguaggio visivo che parla alla società di oggi e a quella futura. Un linguaggio fatto di disciplina, eleganza, rispetto. Come il tennis!
Con Fair Play 0.25, Vittorio Pavoncello ci fa comprendere che spesso è proprio nello spazio tra un movimento e l’altro che nasce l’arte e forse anche la vita.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, la galleria ripropone le opere di Pavoncello per la seconda volta, presentando una nuova serie di dipinti inediti che ampliano e approfondiscono il dialogo tra arte e sport, con il tennis come linguaggio simbolico e protagonista.
Una raccolta intensa e raffinata di opere pittoriche che prendono ispirazione dallo sport del tennis, esplorandone i codici, l’estetica, la disciplina e la forza emotiva. Il tennis, sport di precisione e strategia, diventa nelle mani di Pavoncello uno strumento espressivo per raccontare l’essere umano contemporaneo, le sue sfide interiori, la solitudine della concentrazione, la bellezza del gesto che si ripete, mai identico, nel flusso del gioco.
La mostra prende forma da una riflessione profonda e poetica sul significato di fair play, inteso non solo come rispetto delle regole, ma come gesto nobile, eleganza morale, lealtà verso sé stessi e verso l’altro.
Il titolo Fair Play 0.25 è un richiamo alla seconda edizione della mostra, ma anche un modo per sottolineare la natura progressiva, aperta e in divenire di questo percorso artistico. Come nel tennis, ogni edizione, ogni scambio, è parte di un gioco più grande, fatto di continuità e trasformazione.
“Il tennis è la più solitaria tra le battaglie, un dialogo interiore in forma di danza”, scriveva David Foster Wallace, e questa frase sembra riecheggiare idealmente in ogni tela di Fair Play 0.25. Ogni opera esposta racconta un frammento di quella danza, il momento prima del servizio, lo scambio invisibile tra avversari, l’attesa, l’equilibrio precario tra forza e controllo…
Il tratto minimale e la scelta cromatica calibrata ci guidano in un percorso visivo che non cerca il realismo, ma l’essenza. I suoi dipinti non sono semplici raffigurazioni sportive, ma autentiche narrazioni simboliche che parlano della sua passione per questo nobile sport e i suoi principi.
Lo spazio del campo da tennis si trasforma in uno spazio mentale e metafisico, dove ogni movimento riflette una tensione profonda: l’attesa, la decisione, il confronto, l’ascolto di sé e dell’altro.
Oltre a essere esposte nella sede romana della Pavart Gallery, alcune delle opere di Fair Play 0.25 saranno presentate anche presso il Foro Italico, nell’area Atleti in occasione degli Internazionali BNL d’Italia 2025, instaurando così un dialogo diretto tra l’arte e l’evento sportivo più iconico del tennis italiano.
Attraverso questo doppio palcoscenico, la mostra intende restituire al pubblico uno sguardo nuovo sul tennis, uno sguardo che ne riconosce la dimensione esistenziale. I quadri diventano specchi nei quali riconoscere non solo l’atleta, ma anche il cittadino, l’artista, l’individuo in bilico tra concentrazione e caos, tra regola e libertà.
In un mondo sempre più frammentato, dove le regole del gioco cambiano rapidamente e dove la resilienza diventa virtù imprescindibile, Fair Play 0.25 propone un linguaggio visivo che parla alla società di oggi e a quella futura. Un linguaggio fatto di disciplina, eleganza, rispetto. Come il tennis!
Con Fair Play 0.25, Vittorio Pavoncello ci fa comprendere che spesso è proprio nello spazio tra un movimento e l’altro che nasce l’arte e forse anche la vita.
06
maggio 2025
Fair Play 0.25
Dal 06 al 20 maggio 2025
arte contemporanea
Location
PAVART
Roma, Via Giuseppe Dezza, 6B, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Dezza, 6B, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 11-18
Vernissage
6 Maggio 2025, 18-21
Sito web
Autore
Curatore




