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Fausto delle Chiaie – Una monetina, prego
La mostra propone opere edite e inedite di Fausto delle Chiaie, “l’artista del luogo” che da più di trent’anni utilizza gli spazi più suggestivi del centro di Roma come “Museo all’aria aperta”, da Piazza Augusto Imperatore a Castel Sant’Angelo fino a Via di Monte Brianzo.
Comunicato stampa
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Una monetina, prego questo il titolo della personale a Roma di Fausto delle Chiaie, che si inaugura giovedì 19 giugno alle ore 19 presso Pian de' giullari- Associazione per la regolarità, in Via dei Cappellari 49.
La mostra propone opere edite e inedite di Fausto delle Chiaie, “l'artista del luogo” che da più di trent'anni utilizza gli spazi più suggestivi del centro di Roma come “Museo all'aria aperta”, da Piazza Augusto Imperatore a Castel Sant'Angelo fino a Via di Monte Brianzo.
Coerentemente con l'idea di “sfruttare” la strada come luogo espositivo, anche per questa mostra personale Fausto delle Chiaie ha concepito l'allestimento come una strada che attraversa l'interno della location e che si estende all'esterno, utilizzando alcuni angoli di Via dei Cappellari e le botteghe limitrofe: la Bottega di Giancarlino, quella di Franco, quella di Marino e, infine, la bottega di Carla. Il visitatore della mostra, proprio come un turista o un passante per le strade di Roma, può imbattersi in opere realizzate con oggetti trovati in situ, dalle celebri “Rompere in caso di necessità”, “Atelier”, “Ho fatto una barca di soldi” e “Opera trafugata” o quelle inedite come “Una monetina, prego” (che dà il titolo alla mostra), “Preso di mira”, “La Regata”, “Privo di sensi”, “Visita guidata”, fino all' ”Incantatore di serpenti” collocato all'interno dello Studio Tarshito che si trova proprio di fronte alla sede dell'Associazione Pian de' giullari.
Parteciperanno all'inaugurazione anche Claudio Angelini, Maurizio Scaparro, Enrico Lucci, Alvise Chevallard, Michael Reale, Mita Medici, Enzo Cucchi.
Sono moltissimi quelli che ri-conoscono le opere di Fausto delle Chiaie, ormai simboli dei luoghi in cui sono esposte, perché è “l'artista del luogo”, che interagisce con lo spazio urbano diventandone un elemento fondamentale.
Delle Chiaie non è artista di strada come comunemente inteso, ma un idealista che attraverso le sue opere re-interpreta le “situazioni” che incontra nei luoghi della città, spesso popolata di oggetti abbandonati e trascurati.
Lavorando in modo ironico sui materiali trovati in situ e accostando ad essi titoli originali e leggeri, Fausto delle Chiaie rende in modo giocoso anche le cose tristi, facendole rivedere attraverso una prospettiva nuova e inaspettata che stupisce l'osservatore e lo fa ri-pensare. Per Fausto delle Chiaie non è l'opera che fa il titolo, ma il titolo che fa l'opera, un’idea che scaturisce nell'osservatore attento.
Hanno scritto di lui:
“L'artista metropolitano, il primo artista di strada di Roma Capitale ha i capelli rossi, o meglio rossicci, un pizzo, occhiali neri tondi, una giacchetta grigia, un'aria un po' bislacca. Bislacca nel senso letterale da vocabolario di stravagante, originale”
Paolo Boccacci
“Gli interventi di Fausto Delle Chiaie sono delle piccole storie urbane inventate e narrate partendo da ciò che la città stessa ha abbandonato e respinto, una storia di rivisitazione di Schwitters in chiave narrativa, spontanea e lasciata nello sesso luogo in cui ha avuto origine, avrà il uno svolgimento e anche il suo epilogo”
Barbara Tosi
“I materiali più vili e disparati sono assemblati con amore, senso estetico e sottile umorismo ed ogni lavoro – che è illustrato con un titolo in tre lingue – contiene un lieve messaggio di poesia, d'innocenza, d'ironia e di saggezza”
Laura Tansini
Foto mostra: Sergio Silvestrini
Foto d’archivio: Federico Centoni
Biografia:
Nato a Roma nel 1944, Fausto delle Chiaie frequenta dal 1971 al 1974 la Scuola Libera del Nudo a Roma con Rolando Monti e Giuseppe Gatt.
Verso la metà degli anni '80 soggiorna a Bruxelles e in quel periodo espone nelle più importanti città europee (Bruxelles, Anversa e Parigi).
Nel 1985 torna a Roma e nel 1987 crea in Piazza dell'Oratorio uno dei suoi allestimenti più celebri, “Galleria Sciarra”. L'allestimento è concepito come un tappeto-guida composto di dieci installazioni fisse elencate nell'opera “Guida artistica”, collocata accanto al tappeto.
Nel 1986 si sposta al Piazza Augusto Imperatore dove crea il suo “Museo all'Aria Aperta/Open Air Museum”. Qui le opere di Fausto delle Chiaie diventano vere e proprie performances in cui l'artista è contemporaneamente autore e attore di installazioni a cielo aperto che cambiano o che vengono sostituite a seconda del tempo e del momento.
Contemporaneamente alla creazione del Museo all'Aria aperta a Piazza Augusto Imperatore, Fausto delle Chiaie realizza altri allestimenti nella zona di Castel Sant'Angelo, Villa Medici e altri luoghi di Roma scelti sul momento a seconda degli oggetti trovati sul posto.
Attualmente l'artista espone in Via di Monte Brianzo, all'altezza del Museo Napoleonico a Roma.
La mostra propone opere edite e inedite di Fausto delle Chiaie, “l'artista del luogo” che da più di trent'anni utilizza gli spazi più suggestivi del centro di Roma come “Museo all'aria aperta”, da Piazza Augusto Imperatore a Castel Sant'Angelo fino a Via di Monte Brianzo.
Coerentemente con l'idea di “sfruttare” la strada come luogo espositivo, anche per questa mostra personale Fausto delle Chiaie ha concepito l'allestimento come una strada che attraversa l'interno della location e che si estende all'esterno, utilizzando alcuni angoli di Via dei Cappellari e le botteghe limitrofe: la Bottega di Giancarlino, quella di Franco, quella di Marino e, infine, la bottega di Carla. Il visitatore della mostra, proprio come un turista o un passante per le strade di Roma, può imbattersi in opere realizzate con oggetti trovati in situ, dalle celebri “Rompere in caso di necessità”, “Atelier”, “Ho fatto una barca di soldi” e “Opera trafugata” o quelle inedite come “Una monetina, prego” (che dà il titolo alla mostra), “Preso di mira”, “La Regata”, “Privo di sensi”, “Visita guidata”, fino all' ”Incantatore di serpenti” collocato all'interno dello Studio Tarshito che si trova proprio di fronte alla sede dell'Associazione Pian de' giullari.
Parteciperanno all'inaugurazione anche Claudio Angelini, Maurizio Scaparro, Enrico Lucci, Alvise Chevallard, Michael Reale, Mita Medici, Enzo Cucchi.
Sono moltissimi quelli che ri-conoscono le opere di Fausto delle Chiaie, ormai simboli dei luoghi in cui sono esposte, perché è “l'artista del luogo”, che interagisce con lo spazio urbano diventandone un elemento fondamentale.
Delle Chiaie non è artista di strada come comunemente inteso, ma un idealista che attraverso le sue opere re-interpreta le “situazioni” che incontra nei luoghi della città, spesso popolata di oggetti abbandonati e trascurati.
Lavorando in modo ironico sui materiali trovati in situ e accostando ad essi titoli originali e leggeri, Fausto delle Chiaie rende in modo giocoso anche le cose tristi, facendole rivedere attraverso una prospettiva nuova e inaspettata che stupisce l'osservatore e lo fa ri-pensare. Per Fausto delle Chiaie non è l'opera che fa il titolo, ma il titolo che fa l'opera, un’idea che scaturisce nell'osservatore attento.
Hanno scritto di lui:
“L'artista metropolitano, il primo artista di strada di Roma Capitale ha i capelli rossi, o meglio rossicci, un pizzo, occhiali neri tondi, una giacchetta grigia, un'aria un po' bislacca. Bislacca nel senso letterale da vocabolario di stravagante, originale”
Paolo Boccacci
“Gli interventi di Fausto Delle Chiaie sono delle piccole storie urbane inventate e narrate partendo da ciò che la città stessa ha abbandonato e respinto, una storia di rivisitazione di Schwitters in chiave narrativa, spontanea e lasciata nello sesso luogo in cui ha avuto origine, avrà il uno svolgimento e anche il suo epilogo”
Barbara Tosi
“I materiali più vili e disparati sono assemblati con amore, senso estetico e sottile umorismo ed ogni lavoro – che è illustrato con un titolo in tre lingue – contiene un lieve messaggio di poesia, d'innocenza, d'ironia e di saggezza”
Laura Tansini
Foto mostra: Sergio Silvestrini
Foto d’archivio: Federico Centoni
Biografia:
Nato a Roma nel 1944, Fausto delle Chiaie frequenta dal 1971 al 1974 la Scuola Libera del Nudo a Roma con Rolando Monti e Giuseppe Gatt.
Verso la metà degli anni '80 soggiorna a Bruxelles e in quel periodo espone nelle più importanti città europee (Bruxelles, Anversa e Parigi).
Nel 1985 torna a Roma e nel 1987 crea in Piazza dell'Oratorio uno dei suoi allestimenti più celebri, “Galleria Sciarra”. L'allestimento è concepito come un tappeto-guida composto di dieci installazioni fisse elencate nell'opera “Guida artistica”, collocata accanto al tappeto.
Nel 1986 si sposta al Piazza Augusto Imperatore dove crea il suo “Museo all'Aria Aperta/Open Air Museum”. Qui le opere di Fausto delle Chiaie diventano vere e proprie performances in cui l'artista è contemporaneamente autore e attore di installazioni a cielo aperto che cambiano o che vengono sostituite a seconda del tempo e del momento.
Contemporaneamente alla creazione del Museo all'Aria aperta a Piazza Augusto Imperatore, Fausto delle Chiaie realizza altri allestimenti nella zona di Castel Sant'Angelo, Villa Medici e altri luoghi di Roma scelti sul momento a seconda degli oggetti trovati sul posto.
Attualmente l'artista espone in Via di Monte Brianzo, all'altezza del Museo Napoleonico a Roma.
19
giugno 2008
Fausto delle Chiaie – Una monetina, prego
Dal 19 giugno al 10 luglio 2008
arte contemporanea
Location
PIAN DEI GIULLARI
Roma, Via Dei Cappellari, 49, (Roma)
Roma, Via Dei Cappellari, 49, (Roma)
Orario di apertura
Ore 16-20 dal lunedì al sabato
Vernissage
19 Giugno 2008, ore 19
Autore