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Fausto Pirandello – La magia del quotidiano
Nei cinquant’anni dalla scomparsa di Fausto Pirandello, la ricorrenza offre l’occasione per riportare al centro dell’attenzione pubblica una figura fondamentale della pittura italiana del XX secolo: artista, figlio del grande drammaturgo e Premio Nobel Luigi Pirandello
Comunicato stampa
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L’Accademia Nazionale di San Luca di Roma e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, in collaborazione con l’Associazione Fausto Pirandello, presentano Fausto Pirandello. La magia del quotidiano, la mostra dedicata a uno dei protagonisti dell’arte italiana del Novecento, nel cinquantenario della sua morte.
Curata da Fabio Benzi e Flavia Matitti, l’esposizione riunisce circa trenta dipinti, selezionati tra i maggiori capolavori dell’artista, e un nucleo di opere su carta, con un focus sui pastelli, tecnica prediletta da Pirandello nel secondo dopoguerra.
La mostra si svilupperà in due sedi: all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, dal 19 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026 e a Villa Aurea, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ad Agrigento dal 20 marzo al 2 giugno 2026.
Nel 2025 ricorrono i cinquant’anni dalla scomparsa di Fausto Pirandello, morto a Roma il 30 novembre 1975, e la ricorrenza offre l’occasione per riportare al centro dell’attenzione pubblica una figura fondamentale della pittura italiana del XX secolo: artista, figlio del grande drammaturgo e Premio Nobel Luigi Pirandello, di radici siciliane e formazione romana e parigina, capace di attraversare con originalità il passaggio dal realismo esistenziale degli esordi all’intenso linguaggio “astratto-concreto” del dopoguerra.
Dopo la grande retrospettiva del 1976 a Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, e dopo numerose mostre in Italia e all’estero — tra Palazzo delle Esposizioni (Roma, 1999), Estorick Collection (Londra, 2015) e, più recentemente Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (Rovereto, 2023) e l’Istituto Italiano di Cultura (Parigi, 2025) – l’ultima esposizione pubblica a Roma risale al 2010, sempre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Il cinquantenario diventa dunque un momento ideale per rendere a Pirandello un doveroso omaggio nella sua città natale.
La scelta dell’Accademia Nazionale di San Luca è motivata anche dal legame storico dell’artista con l’istituzione: Pirandello fu eletto Accademico di merito residente nel 1947 e Accademico nazionale nel 1948.
La seconda tappa, nella suggestiva Villa Aurea ad Agrigento, assume il valore simbolico di un ritorno alle origini familiari. Luigi Pirandello, padre dell’artista, nacque infatti nella contrada “Caos”, oggi sede della Casa Museo che ne custodisce le ceneri. Fausto, pur nato a Roma, trascorse in Sicilia molte estati giovanili, assorbendone luce e colori che avrebbero alimentato la sua poetica.
Il percorso espositivo propone una lettura cronologica e critica dell’intera produzione di Fausto Pirandello, restituendone la complessità e la continua tensione innovativa.
***
A Roma, la selezione di dipinti presentati nelle sale al piano terra di Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, si apre con i lavori degli esordi degli anni Venti, segnati da un crudele e stupefacente realismo, che sembra anticipare, per intensità e taglio visivo, l’impietosa oggettività di Lucian Freud. Seguono le opere del periodo parigino (1928–1930), dove si innestano suggestioni surrealiste e atmosfere enigmatiche e i grandi capolavori degli anni Trenta, con composizioni di forte impianto plastico e drammatico, che collocano Pirandello tra i maggiori interpreti dell’arte europea tra le due guerre (la sua opera ebbe un posto privilegiato in seno alla mostra Realisme al Centre Pompidou nel 1980). L’ultima sala presenta la stagione del dopoguerra, animata da un rinnovamento profondo delle forme e del colore, che ebbe riconoscimenti in Italia e all’estero (in particolare negli Stati Uniti) nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta.
Nella grande sala del primo piano sarà esposta una selezione di opere su carta, insieme a un solo dipinto, un Autoritratto: un nucleo di opere che rivela il laboratorio intimo dell’artista, il suo incessante lavoro sulla forma, la sua visione oggettiva e insieme drammatica della realtà.
Durante l’orario di apertura della mostra sarà possibile visitare anche la Galleria accademica, che custodisce capolavori, tra gli altri, di Gianlorenzo Bernini, Antonio Canova, Francesco Hayez, Peter Paul Rubens e Raffaello Sanzio.
Per la prima volta sarà inoltre aperta al pubblico la nuova sala dedicata alla prestigiosa donazione Gian Enzo Sperone che riunisce 33 opere d’arte firmate da alcuni tra i più significativi protagonisti del Sei-Settecento, dei primi del Novecento e della contemporaneità, tra cui Vincenzo Camuccini, il Guercino, Anton Raphael Mengs, Filippo de Pisis e Giulio Paolini.
***
La mostra è accompagnata da un catalogo, edito dall’Accademia Nazionale di San Luca, con le presentazioni istituzionali di Marco Tirelli, già Presidente dell’Accademia, e di Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Valle dei Templi; i contributi introduttivi di Silvio Pirandello, Presidente dell’Associazione Fausto Pirandello, e di Giovanna Carlino Pirandello, Presidente della Fondazione Fausto Pirandello, nonché i saggi di Fabio Benzi e Flavia Matitti, curatori della mostra, e di Claudio Strinati, segretario generale dell’Accademia Nazionale di San Luca.
Curata da Fabio Benzi e Flavia Matitti, l’esposizione riunisce circa trenta dipinti, selezionati tra i maggiori capolavori dell’artista, e un nucleo di opere su carta, con un focus sui pastelli, tecnica prediletta da Pirandello nel secondo dopoguerra.
La mostra si svilupperà in due sedi: all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, dal 19 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026 e a Villa Aurea, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ad Agrigento dal 20 marzo al 2 giugno 2026.
Nel 2025 ricorrono i cinquant’anni dalla scomparsa di Fausto Pirandello, morto a Roma il 30 novembre 1975, e la ricorrenza offre l’occasione per riportare al centro dell’attenzione pubblica una figura fondamentale della pittura italiana del XX secolo: artista, figlio del grande drammaturgo e Premio Nobel Luigi Pirandello, di radici siciliane e formazione romana e parigina, capace di attraversare con originalità il passaggio dal realismo esistenziale degli esordi all’intenso linguaggio “astratto-concreto” del dopoguerra.
Dopo la grande retrospettiva del 1976 a Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, e dopo numerose mostre in Italia e all’estero — tra Palazzo delle Esposizioni (Roma, 1999), Estorick Collection (Londra, 2015) e, più recentemente Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (Rovereto, 2023) e l’Istituto Italiano di Cultura (Parigi, 2025) – l’ultima esposizione pubblica a Roma risale al 2010, sempre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Il cinquantenario diventa dunque un momento ideale per rendere a Pirandello un doveroso omaggio nella sua città natale.
La scelta dell’Accademia Nazionale di San Luca è motivata anche dal legame storico dell’artista con l’istituzione: Pirandello fu eletto Accademico di merito residente nel 1947 e Accademico nazionale nel 1948.
La seconda tappa, nella suggestiva Villa Aurea ad Agrigento, assume il valore simbolico di un ritorno alle origini familiari. Luigi Pirandello, padre dell’artista, nacque infatti nella contrada “Caos”, oggi sede della Casa Museo che ne custodisce le ceneri. Fausto, pur nato a Roma, trascorse in Sicilia molte estati giovanili, assorbendone luce e colori che avrebbero alimentato la sua poetica.
Il percorso espositivo propone una lettura cronologica e critica dell’intera produzione di Fausto Pirandello, restituendone la complessità e la continua tensione innovativa.
***
A Roma, la selezione di dipinti presentati nelle sale al piano terra di Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, si apre con i lavori degli esordi degli anni Venti, segnati da un crudele e stupefacente realismo, che sembra anticipare, per intensità e taglio visivo, l’impietosa oggettività di Lucian Freud. Seguono le opere del periodo parigino (1928–1930), dove si innestano suggestioni surrealiste e atmosfere enigmatiche e i grandi capolavori degli anni Trenta, con composizioni di forte impianto plastico e drammatico, che collocano Pirandello tra i maggiori interpreti dell’arte europea tra le due guerre (la sua opera ebbe un posto privilegiato in seno alla mostra Realisme al Centre Pompidou nel 1980). L’ultima sala presenta la stagione del dopoguerra, animata da un rinnovamento profondo delle forme e del colore, che ebbe riconoscimenti in Italia e all’estero (in particolare negli Stati Uniti) nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta.
Nella grande sala del primo piano sarà esposta una selezione di opere su carta, insieme a un solo dipinto, un Autoritratto: un nucleo di opere che rivela il laboratorio intimo dell’artista, il suo incessante lavoro sulla forma, la sua visione oggettiva e insieme drammatica della realtà.
Durante l’orario di apertura della mostra sarà possibile visitare anche la Galleria accademica, che custodisce capolavori, tra gli altri, di Gianlorenzo Bernini, Antonio Canova, Francesco Hayez, Peter Paul Rubens e Raffaello Sanzio.
Per la prima volta sarà inoltre aperta al pubblico la nuova sala dedicata alla prestigiosa donazione Gian Enzo Sperone che riunisce 33 opere d’arte firmate da alcuni tra i più significativi protagonisti del Sei-Settecento, dei primi del Novecento e della contemporaneità, tra cui Vincenzo Camuccini, il Guercino, Anton Raphael Mengs, Filippo de Pisis e Giulio Paolini.
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La mostra è accompagnata da un catalogo, edito dall’Accademia Nazionale di San Luca, con le presentazioni istituzionali di Marco Tirelli, già Presidente dell’Accademia, e di Roberto Sciarratta, Direttore del Parco Valle dei Templi; i contributi introduttivi di Silvio Pirandello, Presidente dell’Associazione Fausto Pirandello, e di Giovanna Carlino Pirandello, Presidente della Fondazione Fausto Pirandello, nonché i saggi di Fabio Benzi e Flavia Matitti, curatori della mostra, e di Claudio Strinati, segretario generale dell’Accademia Nazionale di San Luca.
19
dicembre 2025
Fausto Pirandello – La magia del quotidiano
Dal 19 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026
arte moderna
Location
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA – PALAZZO CARPEGNA
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30) | sabato, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30) |chiuso la domenica e il lunedì.
Chiuso 24, 25, 26, 31 dicembre 2025, 1° e 6 gennaio 2026
Vernissage
18 Dicembre 2025, 17.30
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Autore
Curatore
Produzione organizzazione




