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Finché c’è tempo
La galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di inaugurare la mostra personale di Lucrezia Roda il 17 dicembre 2025 data in cui, 30 anni prima, la galleria aprì la sua prima sede napoletana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lucrezia Roda
Finché c’è tempo
Opening 17 dicembre 2025
18 dicembre 2025 – 30 gennaio 2026 lunedì - venerdì /11:00 – 19:00
sabato su appuntamento
La galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di inaugurare la mostra personale di Lucrezia Roda il 17 dicembre 2025 data in cui, 30 anni prima, la galleria aprì la sua prima sede napoletana. L’artista, dopo 10 anni di ricerche fotografiche nell’ambito industriale, presenta per la prima volta un progetto intimo e personale che vede interagire la fotografia con altri media e materiali.
La mostra intitolata Finché c’è tempo invita il proprio pubblico ad aprire una riflessione sulla natura finita del tempo e sulla qualità del tempo che viviamo. Il progetto nasce dal desiderio di Roda di indagare il modo in cui il tempo si manifesta e lascia tracce, ricordandoci che il tempo umano ha una sua finitezza e una conclusione assumendo così il valore non solo concettuale che solitamente gli viene associato.
Il progetto prende forma attraverso il dialogo collettivo: l’artista interagisce con il suo pubblico chiedendo loro come abitano il loro tempo, come lo misurano, lo ricordano e lo custodiscono rimarcando la tangibilità del tempo vissuto. Finché c’è tempo diventa così un invito a prendere consapevolezza della nostra permanenza terrena e del valore di ciò che scegliamo di lasciare.
Attraverso scultura, fotografia, materiali industriali e processi partecipativi, la mostra costruisce un percorso che mette in dialogo concetti come durata e fine, memoria e presenza. La stanza principale della galleria ospita una serie fotografica nata da un processo relazionale e partecipativo: l’artista ha lanciato una call pubblica invitando chiunque lo
desiderasse a condividere una riflessione, da cui ne deriva una serie di parole fondamentali circa la propria persona e la traccia che vorrebbero lasciare quando il proprio tempo sarà finito (“che parole ti immagini sulla tua lapide?”). Le parole talvolta vengono esplicitate, altre rimangono nascoste senza svelarsi completamente e nella trasformazione da carta a immagine, la scrittura diventa segno, cicatrice, tessuto visivo. L’installazione Relazione Variabile, una grande tela nera, funge da dispositivo visivo che permette di comprendere la relazione tra l’opera e la sua trasformazione fotografica. Ciò che nella realtà appare minuscolo e vicino al corpo, nelle stampe diventa ingrandito, materico, quasi monumentale.
Gli altri spazi della galleria accolgono la scultura Giorni Contati che nasce dall’esigenza di Roda di dare una forma visibile al tempo che resta. È composta da una struttura metallica che sostiene novantanove provette in vetro, suddivise tra loro a simboleggiare le tre fasi della vita. Ogni provetta può contenere 365 sfere, il numero dei giorni di un anno. Un modo semplice, quasi ostinato, per essere obbligati a osservare la durata delle proprie vite. Realizzata in metallo e vetro, questi materiali sono profondamente legati all’artista e alla sua esperienza di fotografa industriale ma per la prima volta vengono espressi in maniera scultorea trasformandosi in strumenti di riflessione.
In questa esposizione per la prima volta Roda utilizza la fotografia come fase conclusiva di un processo più ampio, trasformando l’opera in immagine e mettendo in dialogo oggetto e rappresentazione. La fotografia diventa così il luogo in cui fissare ciò che, per sua natura, è destinato a evolvere, trasformarsi o terminare. Il progetto espositivo vuole eliminare così il pensiero circolare del concetto di tempo per approcciare alla linearità, perché il tempo della vita ha una direzione e non un ritorno. È una linea che, se lo vogliamo, possiamo seguire con lo sguardo nella sua interezza.
Lucrezia Roda è un'artista visiva che vive e lavora tra Milano e Lugano e opera principalmente attraverso il mezzo fotografico. La sua visione e i suoi progetti personali sono dedicati principalmente alle industrie e alla trasformazione della materia durante le fasi industriali, che lei elabora e interpreta attraverso la fotografia. Lucrezia Roda sfuma però i confini della fotografia classica tramite la ricerca personale e l’utilizzo di materiali scultorei. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive tra cui l'Istituto Culturale Italiano di Parigi, l'Arts House presso il Vecchio Parlamento (Singapore) e l'Ambasciata d'Italia ad Hanoi (Vietnam). Tra i suoi progetti recenti c'è Glass Power, realizzato presso la storica vetreria Venini a Murano, pubblicato nel libro Venini - The Magic of Glass (Rizzoli, 2023) ed esposto alla Galleria Cortesi di Lugano. Il suo ultimo progetto è Inside Lamborghini, realizzato presso lo storico stabilimento Automobili Lamborghini a Sant'Agata Bolognese. Le sue opere arricchiscono collezioni quali la Fondazione Dino Zoli e la Fondazione 3M.
Finché c’è tempo
Opening 17 dicembre 2025
18 dicembre 2025 – 30 gennaio 2026 lunedì - venerdì /11:00 – 19:00
sabato su appuntamento
La galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di inaugurare la mostra personale di Lucrezia Roda il 17 dicembre 2025 data in cui, 30 anni prima, la galleria aprì la sua prima sede napoletana. L’artista, dopo 10 anni di ricerche fotografiche nell’ambito industriale, presenta per la prima volta un progetto intimo e personale che vede interagire la fotografia con altri media e materiali.
La mostra intitolata Finché c’è tempo invita il proprio pubblico ad aprire una riflessione sulla natura finita del tempo e sulla qualità del tempo che viviamo. Il progetto nasce dal desiderio di Roda di indagare il modo in cui il tempo si manifesta e lascia tracce, ricordandoci che il tempo umano ha una sua finitezza e una conclusione assumendo così il valore non solo concettuale che solitamente gli viene associato.
Il progetto prende forma attraverso il dialogo collettivo: l’artista interagisce con il suo pubblico chiedendo loro come abitano il loro tempo, come lo misurano, lo ricordano e lo custodiscono rimarcando la tangibilità del tempo vissuto. Finché c’è tempo diventa così un invito a prendere consapevolezza della nostra permanenza terrena e del valore di ciò che scegliamo di lasciare.
Attraverso scultura, fotografia, materiali industriali e processi partecipativi, la mostra costruisce un percorso che mette in dialogo concetti come durata e fine, memoria e presenza. La stanza principale della galleria ospita una serie fotografica nata da un processo relazionale e partecipativo: l’artista ha lanciato una call pubblica invitando chiunque lo
desiderasse a condividere una riflessione, da cui ne deriva una serie di parole fondamentali circa la propria persona e la traccia che vorrebbero lasciare quando il proprio tempo sarà finito (“che parole ti immagini sulla tua lapide?”). Le parole talvolta vengono esplicitate, altre rimangono nascoste senza svelarsi completamente e nella trasformazione da carta a immagine, la scrittura diventa segno, cicatrice, tessuto visivo. L’installazione Relazione Variabile, una grande tela nera, funge da dispositivo visivo che permette di comprendere la relazione tra l’opera e la sua trasformazione fotografica. Ciò che nella realtà appare minuscolo e vicino al corpo, nelle stampe diventa ingrandito, materico, quasi monumentale.
Gli altri spazi della galleria accolgono la scultura Giorni Contati che nasce dall’esigenza di Roda di dare una forma visibile al tempo che resta. È composta da una struttura metallica che sostiene novantanove provette in vetro, suddivise tra loro a simboleggiare le tre fasi della vita. Ogni provetta può contenere 365 sfere, il numero dei giorni di un anno. Un modo semplice, quasi ostinato, per essere obbligati a osservare la durata delle proprie vite. Realizzata in metallo e vetro, questi materiali sono profondamente legati all’artista e alla sua esperienza di fotografa industriale ma per la prima volta vengono espressi in maniera scultorea trasformandosi in strumenti di riflessione.
In questa esposizione per la prima volta Roda utilizza la fotografia come fase conclusiva di un processo più ampio, trasformando l’opera in immagine e mettendo in dialogo oggetto e rappresentazione. La fotografia diventa così il luogo in cui fissare ciò che, per sua natura, è destinato a evolvere, trasformarsi o terminare. Il progetto espositivo vuole eliminare così il pensiero circolare del concetto di tempo per approcciare alla linearità, perché il tempo della vita ha una direzione e non un ritorno. È una linea che, se lo vogliamo, possiamo seguire con lo sguardo nella sua interezza.
Lucrezia Roda è un'artista visiva che vive e lavora tra Milano e Lugano e opera principalmente attraverso il mezzo fotografico. La sua visione e i suoi progetti personali sono dedicati principalmente alle industrie e alla trasformazione della materia durante le fasi industriali, che lei elabora e interpreta attraverso la fotografia. Lucrezia Roda sfuma però i confini della fotografia classica tramite la ricerca personale e l’utilizzo di materiali scultorei. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive tra cui l'Istituto Culturale Italiano di Parigi, l'Arts House presso il Vecchio Parlamento (Singapore) e l'Ambasciata d'Italia ad Hanoi (Vietnam). Tra i suoi progetti recenti c'è Glass Power, realizzato presso la storica vetreria Venini a Murano, pubblicato nel libro Venini - The Magic of Glass (Rizzoli, 2023) ed esposto alla Galleria Cortesi di Lugano. Il suo ultimo progetto è Inside Lamborghini, realizzato presso lo storico stabilimento Automobili Lamborghini a Sant'Agata Bolognese. Le sue opere arricchiscono collezioni quali la Fondazione Dino Zoli e la Fondazione 3M.
18
dicembre 2025
Finché c’è tempo
Dal 18 dicembre 2025 al 30 gennaio 2026
arte contemporanea
Location
MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Goito, 7, (Milano)
Milano, Via Goito, 7, (Milano)
Orario di apertura
lunedì - venerdì 11.00 - 19.30
sabato su appuntamento
Vernissage
17 Dicembre 2025, 18.30
Autore
Autore testo critico




