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Fleurs
Il soggetto della mostra è subito dichiarato dal titolo: I fiori, nella sua traduzione francese, da interpretare come un velato omaggio ad un amato musicista – Franco Battiato -, che così ha intitolato una serie di incisioni.
Comunicato stampa
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Trattandosi di una galleria di arte contemporanea, ci si aspetterebbe subito una domanda: Fiori? Ma come è possibile dipingere fiori negli anni 2000?
E’ vero, il soggetto è di quelli che farebbero tremare qualsiasi gallerista che si rispetti. L’idea dei fiori, ai più fa pensare ai bei mazzi variopinti degli “olandesi” (rigorosamente su fondo nero), o tuttalpiù a qualche postimpressionista nostrano assai prolifico.
Difficile pensare ad altro. In un primo momento.
La risposta, come sempre, in realtà, la danno gli artisti.
Si può, si può, eccome se si può considerare i fiori come un soggetto ottimale anche per fare arte di ricerca! Perché, come sempre in arte, il soggetto è solo un pretesto per creare, per dare vita ad un evento che, se sentito, meditato, vissuto, è sempre e comunque unico.
Basta pensare a Andy Warhol, ad esempio, alla sua serie floreale, e subito il paesaggio culturale di riferimento cambia. In questa mostra infatti sono presenti artisti che hanno una forte coscienza della contemporaneità.
In realtà gli artisti che si sarebbero potuti inserire sono tantissimi, ma si è voluto limitare la scelta a otto artisti: innanzitutto, per sgombrare il campo da ogni equivoco, parliamo dei Plumcake, che presentano un Rosafiore, una scultura in vetroresina, che assomiglia molto ad una creatura tratta dai fumetti, con vaghi tratti antropomorfi; sulla scia del nuovo futurismo, Dario Brevi presenta due opere in medium density in cui si insinua un sottile erotismo;
Victor Kastelic, Eric Serafini, raffinati interpreti della pittura contemporanea, inseriscono da tempo i fiori nel loro repertorio, mentre Dany Vescovi ne ha fatto uno strumento pressoché esclusivo nella sua indagine del fare pittura.
Luigi Carboni ha come elemento naturale il fiore come soggetto della sua arte, legata cm’è allaide a di “preziosità”, del “sublime”, mentre in Giorgio Albertini, il grande vecchio di questa rassegna, abbiamo nei fiori uno dei soggetti tipici della sua più che trentennale ricerca pittorica che lo porta a confrontarsi con la macchina fotografica e che ne fanno più un artista concettuale, piuttosto che iperrealista..
Carlo Steiner infine presenta una installazione decisamente suggestiva, in cui la pesantezza del metallo usato (alluminio e rame) si confronta con la leggerezza dell’elemento vegetale rappresentato.
E’ vero, il soggetto è di quelli che farebbero tremare qualsiasi gallerista che si rispetti. L’idea dei fiori, ai più fa pensare ai bei mazzi variopinti degli “olandesi” (rigorosamente su fondo nero), o tuttalpiù a qualche postimpressionista nostrano assai prolifico.
Difficile pensare ad altro. In un primo momento.
La risposta, come sempre, in realtà, la danno gli artisti.
Si può, si può, eccome se si può considerare i fiori come un soggetto ottimale anche per fare arte di ricerca! Perché, come sempre in arte, il soggetto è solo un pretesto per creare, per dare vita ad un evento che, se sentito, meditato, vissuto, è sempre e comunque unico.
Basta pensare a Andy Warhol, ad esempio, alla sua serie floreale, e subito il paesaggio culturale di riferimento cambia. In questa mostra infatti sono presenti artisti che hanno una forte coscienza della contemporaneità.
In realtà gli artisti che si sarebbero potuti inserire sono tantissimi, ma si è voluto limitare la scelta a otto artisti: innanzitutto, per sgombrare il campo da ogni equivoco, parliamo dei Plumcake, che presentano un Rosafiore, una scultura in vetroresina, che assomiglia molto ad una creatura tratta dai fumetti, con vaghi tratti antropomorfi; sulla scia del nuovo futurismo, Dario Brevi presenta due opere in medium density in cui si insinua un sottile erotismo;
Victor Kastelic, Eric Serafini, raffinati interpreti della pittura contemporanea, inseriscono da tempo i fiori nel loro repertorio, mentre Dany Vescovi ne ha fatto uno strumento pressoché esclusivo nella sua indagine del fare pittura.
Luigi Carboni ha come elemento naturale il fiore come soggetto della sua arte, legata cm’è allaide a di “preziosità”, del “sublime”, mentre in Giorgio Albertini, il grande vecchio di questa rassegna, abbiamo nei fiori uno dei soggetti tipici della sua più che trentennale ricerca pittorica che lo porta a confrontarsi con la macchina fotografica e che ne fanno più un artista concettuale, piuttosto che iperrealista..
Carlo Steiner infine presenta una installazione decisamente suggestiva, in cui la pesantezza del metallo usato (alluminio e rame) si confronta con la leggerezza dell’elemento vegetale rappresentato.
27
novembre 2004
Fleurs
Dal 27 novembre 2004 al 07 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
MANDELLI ARTE CONTEMPORANEA
Seregno, Via Giuseppe Garibaldi, 89, (Milano)
Seregno, Via Giuseppe Garibaldi, 89, (Milano)
Orario di apertura
dal Martedi al Sabato 10,30/12,30 - 15,30/19,30; domenica su appuntamento
Vernissage
27 Novembre 2004, ore 18




