Floriano Bodini nasce a Gemonio (Va) nel 1933, studia all’Accademia di Brera con Francesco Messina, fa parte, negli anni ’60, del “realismo esistenziale”. Insegna al Liceo Artistico di Brera e all’Accademia di Carrara, di cui è direttore fino al 1987, mentre dal 1981 al 1994 ne è Presidente. E’ titolare della Cattedra di Scultura all’Università di Darmstadt dal 1987 al 1998.

Nel 1968 esegue una delle sue opere più famose, la scultura in legno “Ritratto di un Papa”, che sarà poi collocata nei Musei Vaticani. Opere pubbliche principali: per il Sacro Monte di Varese, nel Duomo di Milano, di Parma, di Varese, nel Santuario di Loreto e di Rho nella Cattedrale di Pontremoli, nelle Grotte Vaticane in San Pietro, nella Basilica di S.Pietro in Vaticano, nella Basilica di S.Giuseppe di Seregno, nella Chiesa di Rovello Porro a Gorla Maggiore, a San

Donato Milanese per la nuova sede AGIP, a Cremona per la Piazza dedicata a Stradivari, a Carrara per il Monumento al Cavatore, l’imponente scultura in bronzo “I sette di Gottinga” per la Piazza del parlamento di Hannover; la Porta Santa per la Basilica di S.Giovann in Laterano a Roma, l’Altare dell’Eucarestia nella Nuova Aula

Liturgica Padre Pio a San Giovanni Rotondo, il gruppo marmoreo dedicato a Paolo VI nell’Aula Nervi in Vaticano, il busto di Padre Beccaro per la Chiesa del Corpus Domini di Milano.

Si è aperto a Gemonio nel 1999 il Museo Civico “Floriano Bodini”. Muore in Milano il 2 Luglio 2005. Il 2 Novembre 2007 Milano gli conferisce l’onore del Famedio al Cimitero Monumentale quale cittadino che è entrato a fare parte della storia della città. Con la presente mostra l’Accademia di Brera rende omaggio all’opera grafica di Bodini come aspetto fondamentale nel suo itinerario creativo: ogni capitolo della vicenda plastica è accompagnato da numerosi appunti grafici e disegni che, come le opere riferita al “Ritratto di un Papa”, sono parte integrante del progetto complessivo. Ogni foglio vive di una propria spiccata autonomia, nell’intreccio delle tecniche utilizzate e diversamente combinate.