Presentazione
Fondazione Lanfranco Baldi onlus
Venerdì 28 novembre 2025, ore 16
Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
via Ricasoli, 62 – 50122, Firenze
Un nuovo percorso di valorizzazione e ricerca sull’eredità artistica di Lanfranco Baldi
Firenze, 28 novembre 2025 – La Fondazione Lanfranco Baldi onlus organizza un incontro pubblico che si terrà venerdì 28 novembre 2025, alle ore 16, presso la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Firenze in via Ricasoli n° 62. All'incontro seguirà la presentazione del libro “Lanfranco Baldi. Ieri sera c’era luna piena” (Gli Ori, 2025) di Elena Bettarini.
L’iniziativa segna l’avvio di una nuova stagione di attività dedicate alla valorizzazione, alla ricerca e alla diffusione dell’opera dell’artista fiorentino Lanfranco Baldi (1938–1990), figura centrale della sperimentazione interdisciplinare.
Interventi
• Gaia Bindi, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
• Raimondo Gramigni, presidente della Fondazione Lanfranco Baldi
• Lorenzo Bruni, curatore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze
Una storia di ricerca e di visione
La Fondazione Lanfranco Baldi è stata costituita il 3 giugno 1998 per volontà della Sig.ra Annunciata “Tina” Baldi, con l’intento di tutelare e promuovere il patrimonio artistico e intellettuale dell’artista.
Sotto la presidenza di Pier Luigi Tazzi, la Fondazione ha avviato le proprie attività nel 2000, nella sede assegnata dal Comune di Pelago, e ha contribuito per oltre un decennio a fare di quel territorio un centro di riferimento per l’arte contemporanea.
Negli anni, mostre, performance e convegni hanno valorizzato la ricerca di giovani artisti, molti dei quali oggi riconosciuti a livello internazionale, consolidando il ruolo della Fondazione come luogo di incontro e sperimentazione.
Verso il futuro
Con il programma 2026, la Fondazione Lanfranco Baldi rinnova il proprio impegno nella tutela, archiviazione e diffusione del patrimonio dell’artista, promuovendo progetti, pubblicazioni e collaborazioni capaci di restituirne la complessità e l’attualità.
Un percorso che, nel rispetto della sua eredità, si propone di mantenere viva quella tensione verso la ricerca e la sperimentazione che fu cifra distintiva del lavoro di Lanfranco Baldi.
