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Fotoprogetti 010
Esposizione delle Opere dei partecipanti al Corso di Progettazione Fotografica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura Sabato 8 Maggio alle ore 22 presso l’Ex Chiesa di San Carlo ai Barnabiti
a Firenze, in occasione de La notte Blu, Fotoprogetti 010. L’esposizione – a cura di
Deaphoto Expo in collaborazione con il Quartiere 1 del Comune di Firenze –
presenta in Mostra le opere dei partecipanti ai Corsi di Progettazione Fotografica
organizzati da Deaphoto nella stagione 2009-2010, più i progetti personali di Sandro
Bini Docente del Corso e dei Tutors (Alberto Ianiro, Francesca Ronconi, Giovanni
De Leo, Michelangelo Chiaramida, Roberto Baglioni). L’esito espositivo finalizza
quello didattico incentrato sullo sviluppo delle capacità progettuali degli studenti,
attraverso un progressivo affinamento di elaborazione visiva e lettura critica della realtà e
delle immagini, la riflessione teorica sul medium e la stimolante conoscenza delle tendenze
e degli autori della fotografia contemporanea. I percorsi progettuali, partiti dalla
definizione personale dei temi della ricerca, sono proseguiti con la realizzazione delle
immagini, fino alla definizione delle procedure di installazione e valorizzazione espositiva e
alla redazione dei testi di presentazione delle opere. I lavori presentati sono indicativi,
così, di alcune delle tendenze principali della fotografia contemporanea.
Sul versante della fotografia di analisi ambientale e territoriale Diego Cicionesi (Le Città
Porto) ci presenta, nel classico stile documentario, la visione panoramica comparata di
città-porto contemporanee, mentre Valentina Ristori (Templi Moderni), pur adottando
un stile visivo simile, immagina provocatoriamente una Firenze possibile e immaginata, in
cui l’arte moderna e contemporanea si inserisce finalmente (grazie a Photoshop) nel
contesto architettonico storico attuale. Nel medesimo ambito di ricerca Valentina
Tacchini (Home) sviluppa un percorso visivo molto più intimo e privato, fatto di nostalgie
e domestiche memorie, mentre Maurizio Ceseri (Growing Home), partendo da posizioni
decisamente più concettuali, affronta il tema della sua ricerca (il trasloco e il riempirsi della
nuova casa) in maniera molto più rigorosa e analitica. Tre fotografe affrontano invece in
modi diversi il nucleo tematico ritratto-figura-identità: Alexandra Tosi (Sbadiglio) con un
lavoro fisognomico di tipo ironico-performativo-concettuale, Serena Gallorini (Equi-libri),
che attraverso un uso giocoso dell’autoritratto indaga il suo rapporto morboso e vitale con
i suoi libri e infine Simona Ministeri (Still Life) con un indagine intima e privata di
ritrovamento e ricostruzione identitaria. Ricco poi anche quest’anno il territorio della fiction
e staged photography: con Cammilla Fondelli (Il diletto perfetto) che ricostruisce in
modo ironico e divertito (grazie a due bambole) scene in bianconero liberamente ispirate
ai film di Hitchcock, Giovanni Dell’Abate (Tuluaners) che si ispira alla rigidità del teatro
di avanguardia tedesco e alla fotografia e trattatistica ottocentesca nell’allestimento dei
suoi tableau che tentano una descrizione dei moti dell’animo, e con Mariano Mellini
(Phainon 3013) che mette in scena con la sua attrice-modella un’ipotetica città-futura
evocata da luoghi e architetture-reali della Firenze contemporanea. Infine il Reportage,
quello legato ai tanti aspetti del quotidiano: di taglio più sociale nel lavoro di Matteo
Colombi (La Partitina), che descrive il rito del gioco delle carte su un treno di pendolari, o
quello più diaristico e narrativo di Eleonora Birardi (…but I’m in a band) che descrive da
vicino, in modo coinvolto e partecipato, il viaggio da Firenze a Cesena per un concerto di
una giovane rock band.
Per quanto riguarda i Tutors del Corso, Alberto Ianiro (Twentyone) presenta un
reportage di sensibilizzazione e impegno sociale dedicato alle attività per le persone affette
da sindrome di down organizzate dall’Associazione Trisomia 21 Onlus di Firenze. Giovanni
De Leo (Il colore del silenzio) un commosso e poetico omaggio al maestro Luigi Ghirri,
mentre Francesca Ronconi (Du, Du, Du) continua il suo progetto sul tema della violenza
utilizzando la fiction fotografica di ispirazione narrative per indagare il rapporto fra due
donne in bilico precario fra affetto e rivalità. Michelangelo Chiaramida (My Beatyful
Laundrette) rimane sostanzialmente fedele alla sua linea di ricerca oggettuale di matrice
pop, con un’analisi ambientale delle lavanderie automatiche di Firenze liberamente ispirata
al film di Stephen Fears. Roberto Baglioni (Integrazioni) mette in scena e fotografa i
volti e i corpi di due ragazze (una bianca e una di colore) per un’indagine visiva, sobria ed
elegante, che tenta di sviluppare contemporaneamente una riflessione estetica, formale e
concettuale. Infine Sandro Bini, Docente del Corso, presenta l’ennesimo capitolo dalla
sua opera-aperta sull’archivio e sulla memoria (Confidenze dai luoghi ) con il recupero di
una serie di scatti in pellicola bianconero realizzati nel periodo marzo-aprile 1999 (Margini
& Relitti – Firenze 1999 ) che indagano il suo rapporto intenso, evocativo e personale con
il paesaggio.
a Firenze, in occasione de La notte Blu, Fotoprogetti 010. L’esposizione – a cura di
Deaphoto Expo in collaborazione con il Quartiere 1 del Comune di Firenze –
presenta in Mostra le opere dei partecipanti ai Corsi di Progettazione Fotografica
organizzati da Deaphoto nella stagione 2009-2010, più i progetti personali di Sandro
Bini Docente del Corso e dei Tutors (Alberto Ianiro, Francesca Ronconi, Giovanni
De Leo, Michelangelo Chiaramida, Roberto Baglioni). L’esito espositivo finalizza
quello didattico incentrato sullo sviluppo delle capacità progettuali degli studenti,
attraverso un progressivo affinamento di elaborazione visiva e lettura critica della realtà e
delle immagini, la riflessione teorica sul medium e la stimolante conoscenza delle tendenze
e degli autori della fotografia contemporanea. I percorsi progettuali, partiti dalla
definizione personale dei temi della ricerca, sono proseguiti con la realizzazione delle
immagini, fino alla definizione delle procedure di installazione e valorizzazione espositiva e
alla redazione dei testi di presentazione delle opere. I lavori presentati sono indicativi,
così, di alcune delle tendenze principali della fotografia contemporanea.
Sul versante della fotografia di analisi ambientale e territoriale Diego Cicionesi (Le Città
Porto) ci presenta, nel classico stile documentario, la visione panoramica comparata di
città-porto contemporanee, mentre Valentina Ristori (Templi Moderni), pur adottando
un stile visivo simile, immagina provocatoriamente una Firenze possibile e immaginata, in
cui l’arte moderna e contemporanea si inserisce finalmente (grazie a Photoshop) nel
contesto architettonico storico attuale. Nel medesimo ambito di ricerca Valentina
Tacchini (Home) sviluppa un percorso visivo molto più intimo e privato, fatto di nostalgie
e domestiche memorie, mentre Maurizio Ceseri (Growing Home), partendo da posizioni
decisamente più concettuali, affronta il tema della sua ricerca (il trasloco e il riempirsi della
nuova casa) in maniera molto più rigorosa e analitica. Tre fotografe affrontano invece in
modi diversi il nucleo tematico ritratto-figura-identità: Alexandra Tosi (Sbadiglio) con un
lavoro fisognomico di tipo ironico-performativo-concettuale, Serena Gallorini (Equi-libri),
che attraverso un uso giocoso dell’autoritratto indaga il suo rapporto morboso e vitale con
i suoi libri e infine Simona Ministeri (Still Life) con un indagine intima e privata di
ritrovamento e ricostruzione identitaria. Ricco poi anche quest’anno il territorio della fiction
e staged photography: con Cammilla Fondelli (Il diletto perfetto) che ricostruisce in
modo ironico e divertito (grazie a due bambole) scene in bianconero liberamente ispirate
ai film di Hitchcock, Giovanni Dell’Abate (Tuluaners) che si ispira alla rigidità del teatro
di avanguardia tedesco e alla fotografia e trattatistica ottocentesca nell’allestimento dei
suoi tableau che tentano una descrizione dei moti dell’animo, e con Mariano Mellini
(Phainon 3013) che mette in scena con la sua attrice-modella un’ipotetica città-futura
evocata da luoghi e architetture-reali della Firenze contemporanea. Infine il Reportage,
quello legato ai tanti aspetti del quotidiano: di taglio più sociale nel lavoro di Matteo
Colombi (La Partitina), che descrive il rito del gioco delle carte su un treno di pendolari, o
quello più diaristico e narrativo di Eleonora Birardi (…but I’m in a band) che descrive da
vicino, in modo coinvolto e partecipato, il viaggio da Firenze a Cesena per un concerto di
una giovane rock band.
Per quanto riguarda i Tutors del Corso, Alberto Ianiro (Twentyone) presenta un
reportage di sensibilizzazione e impegno sociale dedicato alle attività per le persone affette
da sindrome di down organizzate dall’Associazione Trisomia 21 Onlus di Firenze. Giovanni
De Leo (Il colore del silenzio) un commosso e poetico omaggio al maestro Luigi Ghirri,
mentre Francesca Ronconi (Du, Du, Du) continua il suo progetto sul tema della violenza
utilizzando la fiction fotografica di ispirazione narrative per indagare il rapporto fra due
donne in bilico precario fra affetto e rivalità. Michelangelo Chiaramida (My Beatyful
Laundrette) rimane sostanzialmente fedele alla sua linea di ricerca oggettuale di matrice
pop, con un’analisi ambientale delle lavanderie automatiche di Firenze liberamente ispirata
al film di Stephen Fears. Roberto Baglioni (Integrazioni) mette in scena e fotografa i
volti e i corpi di due ragazze (una bianca e una di colore) per un’indagine visiva, sobria ed
elegante, che tenta di sviluppare contemporaneamente una riflessione estetica, formale e
concettuale. Infine Sandro Bini, Docente del Corso, presenta l’ennesimo capitolo dalla
sua opera-aperta sull’archivio e sulla memoria (Confidenze dai luoghi ) con il recupero di
una serie di scatti in pellicola bianconero realizzati nel periodo marzo-aprile 1999 (Margini
& Relitti – Firenze 1999 ) che indagano il suo rapporto intenso, evocativo e personale con
il paesaggio.
08
maggio 2010
Fotoprogetti 010
Dall'otto al 09 maggio 2010
fotografia
Location
EX CHIESA DI SAN CARLO DEI BARNABITI
Firenze, Via Sant'agostino, 23, (Firenze)
Firenze, Via Sant'agostino, 23, (Firenze)
Orario di apertura
Sabato 8 Maggio ore 22-01 / Domenica 9 Maggio ore 11-20
Vernissage
8 Maggio 2010, ore 22
Autore