Si intitola “Compresenze” la mostra dell’artista piemontese Francesco Preverino che sarà inaugurata domani, sabato 12 novembre, alle ore 17,30, nell’Oratorio de’ Disciplinanti a Finalborgo.

L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune, segue le personali che Preverino ha presentato nel 2000 a New York (Caelum Gallery), nel 2002 a Pietra Santa (Chiesa di Sant’Agostino) e nel 2004 ad Alba (Palazzetto Mostre congressi).

La mostra raggruppa opere che rappresentano l’iter artistico percorso dal pittore negli ultimi undici anni ed è articolata in cinque sezioni:

DISEGNI E STUDI
Disegni vari e studi preliminari dei trittici eseguiti con tecniche miste dal 1994 al 2000.

CICLO DEI TRITTICI
Lavori di grandi dimensioni (480x180 cm) eseguiti fra il 1999 e il 2000, dove figure e paesaggio dialogano o semplicemente si confrontano su partiture spaziali molto colorate.

GIARDINI NERI (installazione 1999/2002)
Otto grandi pannelli di legno dipinti sui due lati (fronte e retro) che coinvolgono lo spettatore in una sorta di percorso obbligato attraverso la vegetazione che non esplicitamente si manifesta, dove l’albero, la foglia diventano segno, segno che aggetta, tattile, ferroso, in giochi volutamente chiaroscurali: il nero diventa protagonista, il luogo oscuro dove vive il rapporto, a volte drammatico, tra uomo e natura.

DIPINTI
Opere pittoriche di medie e piccole dimensioni che tracciano l’iter progettuale dell’installazione attraverso sperimentazioni tecniche e soluzioni pittoriche diversificate.

SUBWAY
Serie di bozzetti ispirati alla metropolitana newyorchese (61x61 cm) del 2000, con forti contrasti cromatici e con accentuate sciabolate sceniche, dove, oltre alla materia coloristica e ai bianchi netti e taglienti, il nero avvolge e domina in una sorta di drammatica sequenza. Questa sezione comprende anche uno splendido ARAZZO (180 X 180 cm) eseguito da una nota arazziera, Vittoria Montalbano, da uno dei bozzetti




di Preverino in cui la pittura cambia il suo stato, rivive e si esalta negli intrecci e nelle sfumature del filo di lana.

L’artista esporrà inoltre ceramiche, eseguite nella fornace albisolese di Giovanni Poggi, opere grafiche e libri d’artista. Saranno proiettati dei video, girati da Sergio Fergnachino, che ritraggono il pittore al lavoro nel suo atelier. Disponibile il catalogo della mostra curato da Ferdinando Albertazzi e Francesco De Bartolomeis. L’organizzazione è di Federica e Gianpiero Dalpozzo, Milena Fantaguzzi e Alessandro Gaia.