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FRANCO PERROTTI – WHEN I WAS A DESIGNER
Prima grande antologica monografica sull’artista e designer abruzzese Franco Perrotti. Indagando il rapporto tra arte, design e società, la mostra a cura di Fortunato D’Amico offrirà anche esperienze immersive, come la videoinstallazione con lavori di Bruna Rotunno, Ernani Paterra e Enrico Di Nenno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 4 al 23 ottobre 2025, la Fabbrica del Vapore di Milano, negli spazi suggestivi del Locale ex Cisterne, con il Patrocinio del Comune di Milano, ospiterà la mostra WHEN I WAS A DESIGNER. FRANCO PERROTTI, la prima grande antologica monografica dedicata all’artista e designer abruzzese.
Un progetto espositivo di oltre 1100 mq che ripercorre quarant’anni di ricerca, dai primi passi di Perrotti nel design milanese degli anni Settanta fino alle sue opere più recenti, dove il confine tra arte e design si dissolve in una sintesi visionaria. Il percorso, articolato in sei stazioni tematiche, condurrà i visitatori alla scoperta di prototipi, oggetti, installazioni e opere che raccontano l’evoluzione di una creatività capace di dialogare con marchi iconici come Tecno, Poltrona Frau, Moroso, Faram e Airon, ma anche di aprirsi a sperimentazioni radicali con il laboratorio Rude Bravo e a imponenti installazioni artistiche come il monumentale Dissuader.
La mostra, a cura di Fortunato D’Amico, offrirà inoltre esperienze immersive, come una videoinstallazione con lavori di Bruna Rotunno, Ernani Paterra ed Enrico Di Nenno, e sarà arricchita da un programma di eventi collaterali aperti al pubblico, tra conferenze e incontri, pensati per approfondire i temi del rapporto tra arte, design e società contemporanea.
Franco Perrotti nasce in Abruzzo nel 1953 e si forma a Milano, dove inizia il suo percorso professionale in Tecno. Dopo questa esperienza, fonda il proprio studio e collabora a progetti di design e interior per aziende nazionali e internazionali, senza mai rinunciare alla sua vocazione artistica. Negli ultimi anni, ha approfondito il suo lavoro di ricerca con installazioni, sculture, allestimenti e sperimentazioni cromatiche, orientandosi verso una sintesi tra funzione e racconto, rigore e libertà, materia e visione. Quella di Franco Perrotti è una ricerca che si adopera per il recupero delle competenze del saper fare, perché come gli artigiani cerca di realizzare pezzi ben fatti, di qualità e che esprimano un linguaggio intimo e personale, slegato dalle mode e dalle logiche preconfezionate.
Spiega Franco Perrotti: “Design è un termine anglosassone, significa tutto e non vuole dire nulla. Va sempre preceduto da un aggettivo per definirne il campo, il settore specifico. Design equivale a disegno, progetto, concetto. Industrial design, interior design, fashion design, car design sono alcune delle specializzazioni che il sostantivo racchiude. È evidente che una forma d’espressione strettamente più vicina alla produzione industrial. Probabilmente tra gli anni ‘50 e ‘60 noi italiani abbiamo traghettato queste discipline nate in ambito puramente tecnico, quasi fordistico, trasformandole in una disciplina umanistica, mi piace pensare “mediterranea”. Questo è il nostro merito. Costruire bene, con disciplina razionale, ma aggiungendo attraverso il segno l’irrazionale legato alla sfera emotiva. Forse anche gli oggetti hanno un corpo, un'anima e uno stomaco. Ma le buone intuizioni subiscono nel tempo evoluzioni aberranti o manipolate. Spesso il possesso non equivale al bisogno e operazioni di marketing possono sostituire l’oggetto di design alla persona, determinandone lo status. Piccole pattuglie di designer si esprimono con altri linguaggi, più vicini all'arte e più lontani dal "trend" e da logiche subliminali”.
Un percorso in sei stazioni e una visione condivisa
Questa prima antologica dedicata a Franco Perrotti nella città di Milano, dove tutto per lui ha avuto inizio, vuole mettere a fuoco il suo percorso completo e la sua visione critica nei confronti di un design fine a sé stesso e di un’arte che sia di pura estetica. Il percorso inizia al primo piano della fabbrica, dove lo spettatore è invitato a seguire un percorso che prevede sei tappe, sei “stazioni” monotematiche, ognuna concepita come un rifugio di memorie, prototipi, appunti, modelli, oggetti e visioni. Queste tappe raccontano la storia di un pensiero in evoluzione, rendendo omaggio ai 5 brand che Franco Perrotti ha selezionato e con cui ha maggiormente collaborato nel corso della sua carriera: TECNO, POLTRONA FRAU, MOROSO, FARAM, AIRON.
Una sezione speciale è dedicata a RUDE BRAVO, il laboratorio di design nato in Abruzzo frutto dell’ostinata e cocciuta volontà di Franco Perrotti, assieme a Mario Mariano e Tanino Liberatore. Rude Bravo rappresenta l’espressione più radicale e poetica di un’idea di design che afferma la forza visionaria del progetto come “sogno ben sognato prima di essere un marketing sofisticato”. Il passaggio dal design all’arte.
Il viaggio prosegue e si conclude al piano terra, dove si apre un nuovo scenario: spazi aperti contenitori di altre storie, di altre visioni e di altri contenuti. Protagonista di questo secondo momento espositivo è anche il grande Dissuader. Il “DISSUASORE” è una metafora che prende corpo in un piccione, gigantesco e allegorico, frutto di grande lavoro manuale e molta tecnologia. Proposto in mostra nella sua versione in acciaio, ma anche in fusioni, alluminio, ceramica, resina, il Dissuasore diventa emblema della complessa relazione tra esseri umani e tra uomo e ambiente naturale. È con opere come queste che Franco Perrotti ha iniziato a misurarsi con gli oggetti mastodontici in cui sboccia oggi la sua ricerca, trasferendo la gestione ed i criteri di un progetto di design in un’opera d’arte. Forse – si chiederà il visitatore – stiamo entrando in un’altra dimensione, un’altra narrazione? When I Was a Designer… Appunto.
Una sala della mostra sarà dedicata a una videoinstallazione a carattere immersivo: sulle sue pareti scorreranno le immagini dei video prodotti dalla fotografa e regista Bruna Rotunno, dal fotografo e registra Ernani Paterra e dal fotografo Enrico Di Nenno. In questo spazio, allestito con le sedute e i divani dello stesso Franco Perrotti, il visitatore avrà modo di interpretare il lavoro e la forza dell’atto creativo di un artista che coniuga il “fare a mano” seguendo i canoni del lavoro tradizionale con i risultati di macchine ad alta tecnologia, mescolando tradizione e digitale.
“Franco Perrotti non si lascia facilmente definire. La sua opera è un'ibridazione di almeno tre discipline: design, arte, artigianato È un'alchimia del fare che trascende le semplici classificazioni e si coniuga con la poesia visiva, matrice di tutte le intuizioni che rendono ogni gesto creativo un atto unico e irripetibile, dove l’immaginazione si fonde con la materia e dà vita a nuove forme espressive capaci di sorprendere e coinvolgere lo spettatore.
Questa mescolanza non è casuale, ma ne costituisce il nucleo stesso della poetica.
Il fare di Perrotti scaturisce da una tensione interna che attraversa i materiali, li interroga, li disarticola e li ricompone in forme dotate di autonomia. Ogni opera nasce da una condensazione di gesti, tracce, frammenti che si coagulano senza seguire formule, ma per una necessità che riguarda il senso e la presenza. Le mani lavorano insieme ad altre mani, in spazi diversi, lontani, che concorrono a una stessa intenzione. L’opera prende forma attraverso l’adesione di chi partecipa, e rivela, nel suo esito, una trasformazione che riguarda tanto l’oggetto quanto chi lo realizza”. – Fortunato D’Amico
In occasione della mostra verrà pubblicato il volume/catalogo When I was a Designer. Franco Perrotti, a cura di Fortunato D’Amico, pubblicato da Moebius Edizioni. In italiano e inglese, il volume proporrà i saggi critici di Francesca Bogliolo, Valentina Lonati ed Elisa Massoni.
Lunedì 13 ottobre ore 17.30: conferenza sull’Arte terapia co Francesca Bogliolo, il Professor Giorgio Bedoni, Fortunato d’Amico.
Sabato 18 ottobre, dalle ore 11.00 alle 16.00: workshop Today I am a Sign con le art-terapeute Chiara Salza e Francesca Bogliolo.
Lunedì 20 ottobre ore 17.30: conferenza sul design industriale con l’Architetto Giulio Ceppi, l’Architetto Massimo Facchinetti, Fortunato D’amico e Franco Perrotti.
FRANCO PERROTTI
Formatosi nel pieno degli anni Settanta, Franco Perrotti studia dapprima a Pescara e poi a Milano dove frequenta i corsi di Attilio Marcolli e Bruno Munari alla Scuola Politecnica di Design ed entra in contatto col cuore pulsante del Design internazionale. Inizia quindi la sua collaborazione con il Centro Progetti di Tecno (1976-1986), azienda leader per ambienti di lavoro e spazi collettivi. Franco Perrotti cura il Product Design e di Interior Design della società, disegnando prodotti in catalogo, lay-out di rifacimenti e allestimenti degli showroom e curando concept per scenografie di fiere e manifestazioni di settore. Dal 1986 inizia la sua carriera come designer indipendente e fonda lo studio Perrotti Dissociati Design, tuttora attivo e impegnato in progetti di Industrial e Interior Design, oltre che in interventi architettonici. Inizia così le sue collaborazioni con numerose e prestigiose aziende. Dal 1989 al 1993 in veste di Art Director collabora con Faram spa, azienda leader nella progettazione di soluzioni per ufficio dove gestisce design di prodotto, comunicazione e allestimenti. Crea una nuova linea di arredi per la casa e la nuova veste grafica del catalogo di Airon Metalarredo, produttrice di complementi arredo per casa e ufficio. Nello stesso periodo, disegna sedie e poltrone da auditorium per il marchio Poltrona Frau e tavoli e sedute per spazi collettivi per il marchio Moroso. Nel 1997 lascia Milano per tornare in Abruzzo dove, insieme a Tanino Liberatore e al giovane architetto Mario Mariano, fonda Rude Bravo Design Workshop, un laboratorio di idee, progetti, prodotti e manufatti. Rude Bravo esordisce l’anno seguente durante il Fuori Salone di Milano con la mostra “I 7 Peccati Capitali” allestita presso lo Spazio Consolo. Sempre con Tanino Liberatore, Franco Perrotti dà vita a prodotti di particolare risonanza come “L’Homme au turban rouge et son cousin” del 2007, una lampada a due ante ispirata al quadro di Jan van Eyck. In qualità di editore e designer, Franco Perrotti cura prodotti ideati per tirature limitate e realizza spesso pezzi unici e con Rude Bravo caratterizza per un decennio il panorama del design italiano con proposte innovative e fuori dagli schemi. Con lo studio “Officine d'Essai”, officina di architettura, arte e Interior design fondata a Pescara nel 2012, continua e dilata il progetto di Rude Bravo Design Workshop, sempre nel solco della curiosità, della sperimentazione e del consolidamento del linguaggio progettuale con importanti progetti di studio e realizzazioni di Interior design per residenze private, showroom, in Italia ed all’estero. Tra le collaborazioni istituzionali di rilievo quelle con il Museo Archeologico “La Civitella” a Chieti, il Museo MAR di Positano - Salerno, il Museo FRIMACT di Frigento - Avellino per allestimenti museali e quelli con la Scuola Politecnica di Design di Milano, con la Facoltà di Architettura di Pescara e l’ISIA Pescara Design, presso cui ha tenuto lezioni e seminari.
FORTUNATO D’AMICO
Fortunato D'Amico è un curatore d'arte indipendente, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, dove ha studiato arte contemporanea con Germano Celant. Si è laureato con Ernesto d'Alfonso con una tesi sui linguaggi simbolici barocchi derivati dall'uso dell'astronomia e della mitologia. Ha insegnato design e architettura al Politecnico di Torino e di Milano, dove tuttora ricopre incarichi nei corsi di architettura. Ha tenuto numerosi workshop e conferenze presso università straniere ed è promotore di progetti artistici multidisciplinari in ambito progettuale, scientifico, antropologico, sociale e ambientale. È tra gli organizzatori e promotori del Premio Internazionale di Architettura Dedalo Minosse e del Vergilius d'Oro di Mantova, manifestazione dedicata alla multidisciplinarietà dell'architettura e dell'arte. È stato curatore del MaCS Mazda Contemporary Space di Milano. Ha realizzato mostre e installazioni presso istituzioni culturali e artistiche straniere. È stato il curatore nel 2010 dell’evento Culture Nature (arti e architettura) collaterale della XII° Biennale di Architettura di Venezia, tenutasi allo Spazio Tethis, presso l’Arsenale. Dal 2010 al 2018 ha curato per la lastampa.it il blog Cultura Natura. Dal 2013 al 2018 è stato curatore della mostra Natura ConTemporanea, presso la G.A.M. Galleria d'Arte Moderna del Museo di Genova Nervi. Nel 2018 ha realizzato il ciclo di 10 incontri, dal titolo Il lungo ’68 dell’Arte, presso il Polo del ‘900 a Torino. Nel 2021 è stato direttore artistico e scientifico della mostra Eternal Feminine | Eternal Change al Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso, evento della XIII° Florence Biennale. Ha scritto, diretto, presentato, programmi televisivi dedicati al mondo dell'arte, come l'Archibalena e I Talenti, in onda sulle reti Sky. Scrive cataloghi e saggi per diverse case editrici. È uno dei curatori della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte. È l'attuale presidente di Pensare Globalmente Agire Localmente, un'associazione no-profit con finalità civiche e di utilità sociale, nata per promuovere l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, un piano d'azione concordato e firmato a Parigi nel 2015 da 193 Stati, che si sviluppa attraverso 17 obiettivi interdisciplinari da raggiungere entro il 2030.
Elenco aziende presenti in mostra:
TECNO S.p.A.
POLTRONA FRAU SPA
MOROSO SPA
FARAM SPA
AIRON srl
RUDE BRAVO DESIGN
LA FABBRICA DEL VAPORE
La Fabbrica del Vapore è uno spazio interdisciplinare del Comune di Milano, aperto alla città e dedicato alla cultura contemporanea, all’incontro e alla sperimentazione. Ospita realtà artistiche differenti, laboratori creativi ed eventi di aggregazione giovanile. Le sue attività e la sua programmazione, curate dalla Direzione Cultura – Unità Progetti Speciali, offrono un’occasione preziosa per esplorare linguaggi artistici visivi e performativi, in una cornice aperta al dialogo e alla partecipazione.
INFO
WHEN I WAS A DESIGNER.
FRANCO PERROTTI
Fabbrica del Vapore – Locale ex Cisterne
Via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano
4 – 23 ottobre 2025
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
francoperrotti.com
IG: _francoperrotti
Youtube: @franco perrotti
SCHEDA TECNICA
Curatore: Fortunato D’Amico
Testi critici Arte: Francesca Bogliolo
Testi critici Design: Valentina Lonati ed Elisa Massoni
Catalogo: MOEBIUS EDIZIONI
Grafica: LKM LOKOMOTIV
Allestimento: Beside Arts
Photo: Bruna Rotunno – Enrico Di Nenno
Video e Editing: Ernani Paterra
Un progetto espositivo di oltre 1100 mq che ripercorre quarant’anni di ricerca, dai primi passi di Perrotti nel design milanese degli anni Settanta fino alle sue opere più recenti, dove il confine tra arte e design si dissolve in una sintesi visionaria. Il percorso, articolato in sei stazioni tematiche, condurrà i visitatori alla scoperta di prototipi, oggetti, installazioni e opere che raccontano l’evoluzione di una creatività capace di dialogare con marchi iconici come Tecno, Poltrona Frau, Moroso, Faram e Airon, ma anche di aprirsi a sperimentazioni radicali con il laboratorio Rude Bravo e a imponenti installazioni artistiche come il monumentale Dissuader.
La mostra, a cura di Fortunato D’Amico, offrirà inoltre esperienze immersive, come una videoinstallazione con lavori di Bruna Rotunno, Ernani Paterra ed Enrico Di Nenno, e sarà arricchita da un programma di eventi collaterali aperti al pubblico, tra conferenze e incontri, pensati per approfondire i temi del rapporto tra arte, design e società contemporanea.
Franco Perrotti nasce in Abruzzo nel 1953 e si forma a Milano, dove inizia il suo percorso professionale in Tecno. Dopo questa esperienza, fonda il proprio studio e collabora a progetti di design e interior per aziende nazionali e internazionali, senza mai rinunciare alla sua vocazione artistica. Negli ultimi anni, ha approfondito il suo lavoro di ricerca con installazioni, sculture, allestimenti e sperimentazioni cromatiche, orientandosi verso una sintesi tra funzione e racconto, rigore e libertà, materia e visione. Quella di Franco Perrotti è una ricerca che si adopera per il recupero delle competenze del saper fare, perché come gli artigiani cerca di realizzare pezzi ben fatti, di qualità e che esprimano un linguaggio intimo e personale, slegato dalle mode e dalle logiche preconfezionate.
Spiega Franco Perrotti: “Design è un termine anglosassone, significa tutto e non vuole dire nulla. Va sempre preceduto da un aggettivo per definirne il campo, il settore specifico. Design equivale a disegno, progetto, concetto. Industrial design, interior design, fashion design, car design sono alcune delle specializzazioni che il sostantivo racchiude. È evidente che una forma d’espressione strettamente più vicina alla produzione industrial. Probabilmente tra gli anni ‘50 e ‘60 noi italiani abbiamo traghettato queste discipline nate in ambito puramente tecnico, quasi fordistico, trasformandole in una disciplina umanistica, mi piace pensare “mediterranea”. Questo è il nostro merito. Costruire bene, con disciplina razionale, ma aggiungendo attraverso il segno l’irrazionale legato alla sfera emotiva. Forse anche gli oggetti hanno un corpo, un'anima e uno stomaco. Ma le buone intuizioni subiscono nel tempo evoluzioni aberranti o manipolate. Spesso il possesso non equivale al bisogno e operazioni di marketing possono sostituire l’oggetto di design alla persona, determinandone lo status. Piccole pattuglie di designer si esprimono con altri linguaggi, più vicini all'arte e più lontani dal "trend" e da logiche subliminali”.
Un percorso in sei stazioni e una visione condivisa
Questa prima antologica dedicata a Franco Perrotti nella città di Milano, dove tutto per lui ha avuto inizio, vuole mettere a fuoco il suo percorso completo e la sua visione critica nei confronti di un design fine a sé stesso e di un’arte che sia di pura estetica. Il percorso inizia al primo piano della fabbrica, dove lo spettatore è invitato a seguire un percorso che prevede sei tappe, sei “stazioni” monotematiche, ognuna concepita come un rifugio di memorie, prototipi, appunti, modelli, oggetti e visioni. Queste tappe raccontano la storia di un pensiero in evoluzione, rendendo omaggio ai 5 brand che Franco Perrotti ha selezionato e con cui ha maggiormente collaborato nel corso della sua carriera: TECNO, POLTRONA FRAU, MOROSO, FARAM, AIRON.
Una sezione speciale è dedicata a RUDE BRAVO, il laboratorio di design nato in Abruzzo frutto dell’ostinata e cocciuta volontà di Franco Perrotti, assieme a Mario Mariano e Tanino Liberatore. Rude Bravo rappresenta l’espressione più radicale e poetica di un’idea di design che afferma la forza visionaria del progetto come “sogno ben sognato prima di essere un marketing sofisticato”. Il passaggio dal design all’arte.
Il viaggio prosegue e si conclude al piano terra, dove si apre un nuovo scenario: spazi aperti contenitori di altre storie, di altre visioni e di altri contenuti. Protagonista di questo secondo momento espositivo è anche il grande Dissuader. Il “DISSUASORE” è una metafora che prende corpo in un piccione, gigantesco e allegorico, frutto di grande lavoro manuale e molta tecnologia. Proposto in mostra nella sua versione in acciaio, ma anche in fusioni, alluminio, ceramica, resina, il Dissuasore diventa emblema della complessa relazione tra esseri umani e tra uomo e ambiente naturale. È con opere come queste che Franco Perrotti ha iniziato a misurarsi con gli oggetti mastodontici in cui sboccia oggi la sua ricerca, trasferendo la gestione ed i criteri di un progetto di design in un’opera d’arte. Forse – si chiederà il visitatore – stiamo entrando in un’altra dimensione, un’altra narrazione? When I Was a Designer… Appunto.
Una sala della mostra sarà dedicata a una videoinstallazione a carattere immersivo: sulle sue pareti scorreranno le immagini dei video prodotti dalla fotografa e regista Bruna Rotunno, dal fotografo e registra Ernani Paterra e dal fotografo Enrico Di Nenno. In questo spazio, allestito con le sedute e i divani dello stesso Franco Perrotti, il visitatore avrà modo di interpretare il lavoro e la forza dell’atto creativo di un artista che coniuga il “fare a mano” seguendo i canoni del lavoro tradizionale con i risultati di macchine ad alta tecnologia, mescolando tradizione e digitale.
“Franco Perrotti non si lascia facilmente definire. La sua opera è un'ibridazione di almeno tre discipline: design, arte, artigianato È un'alchimia del fare che trascende le semplici classificazioni e si coniuga con la poesia visiva, matrice di tutte le intuizioni che rendono ogni gesto creativo un atto unico e irripetibile, dove l’immaginazione si fonde con la materia e dà vita a nuove forme espressive capaci di sorprendere e coinvolgere lo spettatore.
Questa mescolanza non è casuale, ma ne costituisce il nucleo stesso della poetica.
Il fare di Perrotti scaturisce da una tensione interna che attraversa i materiali, li interroga, li disarticola e li ricompone in forme dotate di autonomia. Ogni opera nasce da una condensazione di gesti, tracce, frammenti che si coagulano senza seguire formule, ma per una necessità che riguarda il senso e la presenza. Le mani lavorano insieme ad altre mani, in spazi diversi, lontani, che concorrono a una stessa intenzione. L’opera prende forma attraverso l’adesione di chi partecipa, e rivela, nel suo esito, una trasformazione che riguarda tanto l’oggetto quanto chi lo realizza”. – Fortunato D’Amico
In occasione della mostra verrà pubblicato il volume/catalogo When I was a Designer. Franco Perrotti, a cura di Fortunato D’Amico, pubblicato da Moebius Edizioni. In italiano e inglese, il volume proporrà i saggi critici di Francesca Bogliolo, Valentina Lonati ed Elisa Massoni.
Lunedì 13 ottobre ore 17.30: conferenza sull’Arte terapia co Francesca Bogliolo, il Professor Giorgio Bedoni, Fortunato d’Amico.
Sabato 18 ottobre, dalle ore 11.00 alle 16.00: workshop Today I am a Sign con le art-terapeute Chiara Salza e Francesca Bogliolo.
Lunedì 20 ottobre ore 17.30: conferenza sul design industriale con l’Architetto Giulio Ceppi, l’Architetto Massimo Facchinetti, Fortunato D’amico e Franco Perrotti.
FRANCO PERROTTI
Formatosi nel pieno degli anni Settanta, Franco Perrotti studia dapprima a Pescara e poi a Milano dove frequenta i corsi di Attilio Marcolli e Bruno Munari alla Scuola Politecnica di Design ed entra in contatto col cuore pulsante del Design internazionale. Inizia quindi la sua collaborazione con il Centro Progetti di Tecno (1976-1986), azienda leader per ambienti di lavoro e spazi collettivi. Franco Perrotti cura il Product Design e di Interior Design della società, disegnando prodotti in catalogo, lay-out di rifacimenti e allestimenti degli showroom e curando concept per scenografie di fiere e manifestazioni di settore. Dal 1986 inizia la sua carriera come designer indipendente e fonda lo studio Perrotti Dissociati Design, tuttora attivo e impegnato in progetti di Industrial e Interior Design, oltre che in interventi architettonici. Inizia così le sue collaborazioni con numerose e prestigiose aziende. Dal 1989 al 1993 in veste di Art Director collabora con Faram spa, azienda leader nella progettazione di soluzioni per ufficio dove gestisce design di prodotto, comunicazione e allestimenti. Crea una nuova linea di arredi per la casa e la nuova veste grafica del catalogo di Airon Metalarredo, produttrice di complementi arredo per casa e ufficio. Nello stesso periodo, disegna sedie e poltrone da auditorium per il marchio Poltrona Frau e tavoli e sedute per spazi collettivi per il marchio Moroso. Nel 1997 lascia Milano per tornare in Abruzzo dove, insieme a Tanino Liberatore e al giovane architetto Mario Mariano, fonda Rude Bravo Design Workshop, un laboratorio di idee, progetti, prodotti e manufatti. Rude Bravo esordisce l’anno seguente durante il Fuori Salone di Milano con la mostra “I 7 Peccati Capitali” allestita presso lo Spazio Consolo. Sempre con Tanino Liberatore, Franco Perrotti dà vita a prodotti di particolare risonanza come “L’Homme au turban rouge et son cousin” del 2007, una lampada a due ante ispirata al quadro di Jan van Eyck. In qualità di editore e designer, Franco Perrotti cura prodotti ideati per tirature limitate e realizza spesso pezzi unici e con Rude Bravo caratterizza per un decennio il panorama del design italiano con proposte innovative e fuori dagli schemi. Con lo studio “Officine d'Essai”, officina di architettura, arte e Interior design fondata a Pescara nel 2012, continua e dilata il progetto di Rude Bravo Design Workshop, sempre nel solco della curiosità, della sperimentazione e del consolidamento del linguaggio progettuale con importanti progetti di studio e realizzazioni di Interior design per residenze private, showroom, in Italia ed all’estero. Tra le collaborazioni istituzionali di rilievo quelle con il Museo Archeologico “La Civitella” a Chieti, il Museo MAR di Positano - Salerno, il Museo FRIMACT di Frigento - Avellino per allestimenti museali e quelli con la Scuola Politecnica di Design di Milano, con la Facoltà di Architettura di Pescara e l’ISIA Pescara Design, presso cui ha tenuto lezioni e seminari.
FORTUNATO D’AMICO
Fortunato D'Amico è un curatore d'arte indipendente, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, dove ha studiato arte contemporanea con Germano Celant. Si è laureato con Ernesto d'Alfonso con una tesi sui linguaggi simbolici barocchi derivati dall'uso dell'astronomia e della mitologia. Ha insegnato design e architettura al Politecnico di Torino e di Milano, dove tuttora ricopre incarichi nei corsi di architettura. Ha tenuto numerosi workshop e conferenze presso università straniere ed è promotore di progetti artistici multidisciplinari in ambito progettuale, scientifico, antropologico, sociale e ambientale. È tra gli organizzatori e promotori del Premio Internazionale di Architettura Dedalo Minosse e del Vergilius d'Oro di Mantova, manifestazione dedicata alla multidisciplinarietà dell'architettura e dell'arte. È stato curatore del MaCS Mazda Contemporary Space di Milano. Ha realizzato mostre e installazioni presso istituzioni culturali e artistiche straniere. È stato il curatore nel 2010 dell’evento Culture Nature (arti e architettura) collaterale della XII° Biennale di Architettura di Venezia, tenutasi allo Spazio Tethis, presso l’Arsenale. Dal 2010 al 2018 ha curato per la lastampa.it il blog Cultura Natura. Dal 2013 al 2018 è stato curatore della mostra Natura ConTemporanea, presso la G.A.M. Galleria d'Arte Moderna del Museo di Genova Nervi. Nel 2018 ha realizzato il ciclo di 10 incontri, dal titolo Il lungo ’68 dell’Arte, presso il Polo del ‘900 a Torino. Nel 2021 è stato direttore artistico e scientifico della mostra Eternal Feminine | Eternal Change al Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso, evento della XIII° Florence Biennale. Ha scritto, diretto, presentato, programmi televisivi dedicati al mondo dell'arte, come l'Archibalena e I Talenti, in onda sulle reti Sky. Scrive cataloghi e saggi per diverse case editrici. È uno dei curatori della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte. È l'attuale presidente di Pensare Globalmente Agire Localmente, un'associazione no-profit con finalità civiche e di utilità sociale, nata per promuovere l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, un piano d'azione concordato e firmato a Parigi nel 2015 da 193 Stati, che si sviluppa attraverso 17 obiettivi interdisciplinari da raggiungere entro il 2030.
Elenco aziende presenti in mostra:
TECNO S.p.A.
POLTRONA FRAU SPA
MOROSO SPA
FARAM SPA
AIRON srl
RUDE BRAVO DESIGN
LA FABBRICA DEL VAPORE
La Fabbrica del Vapore è uno spazio interdisciplinare del Comune di Milano, aperto alla città e dedicato alla cultura contemporanea, all’incontro e alla sperimentazione. Ospita realtà artistiche differenti, laboratori creativi ed eventi di aggregazione giovanile. Le sue attività e la sua programmazione, curate dalla Direzione Cultura – Unità Progetti Speciali, offrono un’occasione preziosa per esplorare linguaggi artistici visivi e performativi, in una cornice aperta al dialogo e alla partecipazione.
INFO
WHEN I WAS A DESIGNER.
FRANCO PERROTTI
Fabbrica del Vapore – Locale ex Cisterne
Via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano
4 – 23 ottobre 2025
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso gratuito
francoperrotti.com
IG: _francoperrotti
Youtube: @franco perrotti
SCHEDA TECNICA
Curatore: Fortunato D’Amico
Testi critici Arte: Francesca Bogliolo
Testi critici Design: Valentina Lonati ed Elisa Massoni
Catalogo: MOEBIUS EDIZIONI
Grafica: LKM LOKOMOTIV
Allestimento: Beside Arts
Photo: Bruna Rotunno – Enrico Di Nenno
Video e Editing: Ernani Paterra
04
settembre 2025
FRANCO PERROTTI – WHEN I WAS A DESIGNER
Dal 04 settembre al 23 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
FABBRICA DEL VAPORE
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Vernissage
3 Settembre 2025, ore 18, su invito
Sito web
Editore
MOEBIUS EDIZIONI
Ufficio stampa
Studio Battage
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini








