Dal 9 al 21 ottobre 2005, presso i capannoni del futuro Museo Iso Rivolta in Via Vittorio Veneto 66 a Bresso (Parco Rivolta), Mostra InCantata, mostra antologica sull’attività e l’opera del cantastorie Franco Trincale dagli Anni ’60 ad oggi, promossa da Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei con la partecipazione del Comune di Bresso ed organizzata da Arci Milano.
La mostra si compone di circa 50 cartelloni in acrilico su tela, di grandi dimensioni, raffiguranti in maniera allegorica i momenti salienti del costume e della storia italiana ed internazionale degli ultimi cinquanta anni, realizzati dal cartellonista bulgaro Boris Dimitrov e dallo stesso Trincale nel corso della sua lunga carriera, utilizzati dal cantastorie per accompagnare le proprie ballate nelle esibizioni nelle piazze, nelle fabbriche e nei circoli. Saranno esposte inoltre la chitarra Monzino utilizzata fin dal 1968 e filmati, fotografie, lettere e pubblicazioni che testimoniano l’attività di uno degli ultimi trovatori in Italia.
All’inaugurazione saranno presenti, oltre a Trincale, Daniela Benelli, Assessora alla Cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano, Giuseppe Manni, Sindaco di Bresso e Flavio Mongelli, presidente di Arci Milano.

"Una piazzetta, un cartellone, una chitarra ed una voce popolare, per raccontare storie di terre e di mare" (Ianu Pennavaria, 12 maggio 2004). Franco Trincale, cantastorie, classe 1935, originario di Militello (CT) ma da oltre 40 anni cittadino milanese, per anni ha cantato in Corso Vittorio Emanuele, dietro l’abside del Duomo (finché un’ordinanza comunale, nel 2002, vietò l’uso di qualunque impianto di amplificazione, "in quanto causa di molestie alla cittadinanza"). Dice di sé: “rosicchio la cronaca con semplicità”. Con l’ausilio di una chitarra Monzino, firmata e regalatagli dagli operai dell’Alfa Romeo nel 1968, Trincale canta le vicende del Paese e della sua città adottiva con lo stile del “cunto” siciliano, del quale ha abbandonato il timbro cantilenante a favore di un linguaggio più moderno, sullo sfondo dei cartelloni allegorici: una produzione musicale e pittorica che oggi riassume mezzo secolo di storia italiana ed internazionale, raccontata con ironia e spirito critico (dalle vicende degli immigrati del sud, delle lotte operaie e degli anni di piombo, a Tangentopoli e alle invettive contro la guerra e le difficoltà della gente comune; da Maradona e Cicciolina a San Berlusca). Ballate che gli sono valse popolarità e un posto nella storia della città di Milano, oltre ad alcune difficoltà nell’ottenere i permessi per suonare in pubblico e la citazione di Silvio Berlusconi presso il tribunale di Milano nel 2002. Recentemente ha tenuto un corso di formazione, promosso dalla Provincia di Milano ed organizzato dall’Arci, in cui ha approfondito il tema della ballata e la costruzione della storia in azioni e immagini.

Nei giorni di apertura della mostra, Franco Trincale accoglierà il pubblico commentando il materiale esposto, e metterà le sue conoscenze a disposizione delle scolaresche (che potranno visitare la mostra in anteprima, venerdì 7 ottobre alle ore 11.00) all’interno di un “Laboratorio del Cantastorie”.