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Franco Tullo – inscatolando l’arte
SEDE ESPOSITIVA: galleria ADSUM ARTECONTEMPORANEA, via Marconi 3/5 (Palazzo della Meridiana), TERLIZZI (Ba)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria “ADSUM Artecontemporanea” è lieta di ospitare l’originale rassegna personale di Franco Tullo “Inscatolando l’arte”.
“Non mi ritengo un artista ma un ricercatore per trovare, scoprire, sperimentare ogni volta nuove emozioni. Questo è ciò che mi spinge a creare oggetti da materiale riciclato. Ferro, rame, pietra, legno ormai dismessi che non hanno più un significato, ma che possono rivivere sotto altre forme come per magia.” Queste poche parole basterebbero per descrivere la Carta d’Identità artistica del bitontino Franco Tullo, la cui concezione dell’arte parte innanzitutto da un approccio umile e relativista ad un mondo in cui l’imperativo categorico è ricercare, scoprire, trovare. Tullo – “autodidatta da sempre” -
pensa le sue opere come un parto parossistico: egli fa nascere dalla materia inerte, informe ed esaurita nuova res ricca di fresca linfa creativa e immaginifica. La forza di Tullo diventa allora vis visionaria:”l’opera è già lì, pronta per essere assemblata, solo se sei pronto a vedere con gli occhi della mente e del cuore”; il tutto teso e proteso a voler vedere “oltre il primitivo significato degli elementi”.
Tullo si erge quasi a primitivo creatore mistico di nuova res, forgiando sempre nuovi oggetti “in movimento, […] il movimento interiore”, di chi li concepisce e li scruta.
“Com’è difficile parlare di tutto quello che non vedi con gli occhi e lo è ancora di più materializzarlo.”
Tullo lancia così il suo ardimentoso invito a lanciarsi coraggiosamente in questo mondo gravido di nuove forme, idee, interpretazioni e significati; un mondo inesplorato e tutto da scoprire di cui egli si proclama modesto banditore:”l’arte è un’avventura in un mondo sconosciuto, che può essere esplorato solo da coloro che sono disposti a correre dei rischi.” (Mark Rothko)
“Non mi ritengo un artista ma un ricercatore per trovare, scoprire, sperimentare ogni volta nuove emozioni. Questo è ciò che mi spinge a creare oggetti da materiale riciclato. Ferro, rame, pietra, legno ormai dismessi che non hanno più un significato, ma che possono rivivere sotto altre forme come per magia.” Queste poche parole basterebbero per descrivere la Carta d’Identità artistica del bitontino Franco Tullo, la cui concezione dell’arte parte innanzitutto da un approccio umile e relativista ad un mondo in cui l’imperativo categorico è ricercare, scoprire, trovare. Tullo – “autodidatta da sempre” -
pensa le sue opere come un parto parossistico: egli fa nascere dalla materia inerte, informe ed esaurita nuova res ricca di fresca linfa creativa e immaginifica. La forza di Tullo diventa allora vis visionaria:”l’opera è già lì, pronta per essere assemblata, solo se sei pronto a vedere con gli occhi della mente e del cuore”; il tutto teso e proteso a voler vedere “oltre il primitivo significato degli elementi”.
Tullo si erge quasi a primitivo creatore mistico di nuova res, forgiando sempre nuovi oggetti “in movimento, […] il movimento interiore”, di chi li concepisce e li scruta.
“Com’è difficile parlare di tutto quello che non vedi con gli occhi e lo è ancora di più materializzarlo.”
Tullo lancia così il suo ardimentoso invito a lanciarsi coraggiosamente in questo mondo gravido di nuove forme, idee, interpretazioni e significati; un mondo inesplorato e tutto da scoprire di cui egli si proclama modesto banditore:”l’arte è un’avventura in un mondo sconosciuto, che può essere esplorato solo da coloro che sono disposti a correre dei rischi.” (Mark Rothko)
16
febbraio 2008
Franco Tullo – inscatolando l’arte
Dal 16 febbraio al primo marzo 2008
arte contemporanea
Location
ADSUM ARTECONTEMPORANEA
Terlizzi, Via Guglielmo Marconi, 5, (Bari)
Terlizzi, Via Guglielmo Marconi, 5, (Bari)
Orario di apertura
9,30 – 12,30 /17,30 – 20,30; festivi e giovedì pomeriggio chiuso.
Vernissage
16 Febbraio 2008, ore 19,00
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