Il mio lavoro mette a fuoco il viscerale, il corpo diventa una tela, un luogo privo di mediazioni per la rappresentazione del sacro, il bello, l'intangibile, l'innominabile, ma anche del dolore, l'amore, l'odio, la perdita, il potere e le paure della condizione umana.

Franko B


Sabato 9 aprile, LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare Long Live Romance, una selezione di opere recenti di Franko B (1960, Milano). I lavori in mostra sono rappresentativi degli ultimi cinque anni della produzione artistica di Franko B e danno espressione e visibilità ad un'ampia gamma di riferimenti tematici e formali.

Lavorando su media diversi che vanno dalla scultura alla pittura, dalla fotografia all'installazione e, soprattutto, la performance Franko B lavora su un concetto di base che vede bellezza e sofferenza nascere da una radice comune. L'artista, italiano d'origine ma londinese d'adozione, si è conquistato fama internazionale grazie ai suoi schockanti performing acts.

In occasione della sua mostra personale, Franko B espone i lavori più recenti, dando larga preferenza alla pittura. Ciò che più stupisce è che dopo quasi un decennio, l'artista abbia deciso di confrontarsi nuovamente con il mezzo pittorico, creando in questo modo un forte e decisivo contrasto con la ben più nota immagine di provocatore che lo ha reso famoso a livello internazionale attraverso le sue celebri performance. Il pubblico ricorderà le immagini di un performer completamente nudo e imbiancato, pelato e tatuato, mentre il sangue cola sul colore accecante della sua pelle coperta di gesso. Momenti di estrema potenza visiva, un viaggio nella consapevolezza fisica, nel dramma della diversità esibita, nelle paure che la ferita e il dolore scatenano durante il loro esporsi. È l'immagine epocale di Franko B, è la sua forza interiore che diventa icona di un'epoca contaminata e tecnologica. L'artista ci restituisce la dignità e la bellezza del corpo senza ideologia. Costruisce immagini che allenano lo sguardo davanti ad un'apparente anormalità, ricordandoci come normale e anormale siano categorie soggettive, come ogni individuo percepisca il mondo attraverso la propria esperienza, identità e cultura.

Le opere in mostra sono invece dipinti caratterizzati dalla presenza di simboli universali: l'interazione tra simboli (la croce, il cerchio, il corpo) e il corpo, utilizzando come supporto telai circolari del diametro di 150 centimetri, seguendo matrici simboliche mai casuali e colori evocativi fatti di impasti materici in cui si ripresentano sia la componente organica quanto lo spirito radicale di Franko B.

Performance di Franko B si sono tenute alla Tate Modern, ICA, South London Gallery e Beaconsfield. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, incluse Zagabria, Città del Messico, Milano, Amsterdam, Anversa, Copenhagen, Madrid e Vienna e più recentemente al London's Great Eastern Hotel e alla Tate Liverpool. Franko B ha tenuto molte lecture (DasArt, New York University, Courtauld Institute of Art), è stato oggetto di due monografie, Franko B (Black Dog Publishing, 1998) e Oh Lover Boy (2001) ed ha pubblicato un progetto fotografico dal titolo Still Life (2003).