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Franz Borghese – Il prestigiatore e altre pitture
Dopo il successo dei mesi scorsi della mostra antologica di Roma, Franz Borghese torna a Milano con una mostra dedicata all’illusionismo della vita quotidiana
Comunicato stampa
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Da Palazzo Venezia a Milano.
Dopo il successo dei mesi scorsi della mostra antologica di Roma, Franz Borghese torna a Milano con una mostra dedicata all’illusionismo della vita quotidiana.
In una quarantina di opere su tavola racconta storie, piccole e grandi, dietro cui può nascondersi l’inganno. Lui, con il noto sarcasmo e il tratto inconfondibile dei suoi ritratti, sembra suggerirci di non accontentarci di ciò che appare perché, dietro le parole e i gesti delle persone, può sempre esserci il trucco.
L’opera principale, che richiama un dipinto di Bosch, non lascia spazio a dubbi: il prestigiatore ammalia con maestria un pubblico stupito ma anche un po’ stralunato. E giochi di prestigio “sociali” sono leggibili, più o meno palesemente, nelle diverse scene del suo bestiario umano, dal biglietto passato di nascosto alla passeggiata sui trampoli, all’aspetto tronfio e orgoglioso di tanti personaggi “immaginari”.
Come scrive Giovanni Faccenda nella monografia della mostra, “la pittura di Borghese è evocazione autonoma e solitaria di un quotidiano riveduto e corretto attraverso graffianti allegorie. Un tempo di finzioni e contraddizioni, ambiguità e apparenze, sogni e illusioni destinati a tradursi nei consueti inganni. […] un tempo sempre sul punto di rivelarsi per quel niente che è, una farsa di ovvietà e situazioni spente, in cui, a pensarci bene, le uniche cose davvero accese sono i mozziconi delle sigarette che esibiscono, con invadente disinvoltura, molti dei soggetti ritratti. Tutto, naturalmente, è assoggettato alla rappresentazione, con ideali convergenze che richiamano alla memoria non soltanto alcuni celebri capolavori o maestri della pittura (Bosch, Brueghel il Vecchio, Hogarth), ma anche noti e ugualmente pungenti autori letterari (Krauss, Flaiano). Curiosamente, tuttavia, l’intonazione ironica sempre in luce nell’opera di Borghese sembra incontrare le sue maggiori affinità con certi monologhi sferzanti di Woody Allen. […]”
La monografia della mostra è allegata alla rivista Arte (novembre 2005).
Dopo il successo dei mesi scorsi della mostra antologica di Roma, Franz Borghese torna a Milano con una mostra dedicata all’illusionismo della vita quotidiana.
In una quarantina di opere su tavola racconta storie, piccole e grandi, dietro cui può nascondersi l’inganno. Lui, con il noto sarcasmo e il tratto inconfondibile dei suoi ritratti, sembra suggerirci di non accontentarci di ciò che appare perché, dietro le parole e i gesti delle persone, può sempre esserci il trucco.
L’opera principale, che richiama un dipinto di Bosch, non lascia spazio a dubbi: il prestigiatore ammalia con maestria un pubblico stupito ma anche un po’ stralunato. E giochi di prestigio “sociali” sono leggibili, più o meno palesemente, nelle diverse scene del suo bestiario umano, dal biglietto passato di nascosto alla passeggiata sui trampoli, all’aspetto tronfio e orgoglioso di tanti personaggi “immaginari”.
Come scrive Giovanni Faccenda nella monografia della mostra, “la pittura di Borghese è evocazione autonoma e solitaria di un quotidiano riveduto e corretto attraverso graffianti allegorie. Un tempo di finzioni e contraddizioni, ambiguità e apparenze, sogni e illusioni destinati a tradursi nei consueti inganni. […] un tempo sempre sul punto di rivelarsi per quel niente che è, una farsa di ovvietà e situazioni spente, in cui, a pensarci bene, le uniche cose davvero accese sono i mozziconi delle sigarette che esibiscono, con invadente disinvoltura, molti dei soggetti ritratti. Tutto, naturalmente, è assoggettato alla rappresentazione, con ideali convergenze che richiamano alla memoria non soltanto alcuni celebri capolavori o maestri della pittura (Bosch, Brueghel il Vecchio, Hogarth), ma anche noti e ugualmente pungenti autori letterari (Krauss, Flaiano). Curiosamente, tuttavia, l’intonazione ironica sempre in luce nell’opera di Borghese sembra incontrare le sue maggiori affinità con certi monologhi sferzanti di Woody Allen. […]”
La monografia della mostra è allegata alla rivista Arte (novembre 2005).
24
novembre 2005
Franz Borghese – Il prestigiatore e altre pitture
Dal 24 novembre al 24 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTESANTERASMO
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì pomeriggio al sabato 10-13 e 15.30-19
Vernissage
24 Novembre 2005, ore 18.30
Autore