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From Paris To Rome. Integration
La Stamperia del Tevere in collaborazione con L’Atelier Départment presenta la mostra “From Paris to Rome”: due collettivi artistici lavoreranno ad un’unica tematica tra Parigi e Roma scambiandosi a vicenda le rispettive sedi espositive.
Comunicato stampa
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La Stamperia del Tevere in collaborazione con L’Atelier Départment presenta la mostra “From Paris to Rome”: due collettivi artistici lavoreranno ad un’unica tematica tra Parigi e Roma scambiandosi a vicenda le rispettive sedi espositive. La prima tappa di questa mostra sarà Roma: i cinque artisti parigini dell’Atelier Départment verranno ospitati nella sede della Stamperia del Tevere per sviluppare il tema dell’integrazione.
In una società che ci abitua a barriere sempre più insormontabili, siano esse mentali, fisiche o burocratiche, vogliamo creare un fil rouge cultuale, artistico e immaginifico più forte di qualsiasi muro e confine che rifletta e faccia riflettere sulle possibilità di socializzazione ed integrazione.
I cambiamenti geopolitici ed economici inducono ad inevitabili migrazioni di massa che sviluppano nuovi assetti sociali culturalmente variegati.
Risulta difficile nella società moderna riuscire a colmare il gap culturale tra le diverse etnie da cui le nuove comunità sono composte. Le diversità non sfociano quasi mai in un’ integrazione di tipo costruttivo ed evolutivo ma nella ghettizzazione e la predisposizione dell’uomo ad essere un animale gregario non è sempre insita nella sua natura.
Ecco quindi che l’incertezza del futuro spinge l’uomo moderno alla chiusura in se stesso, prediligendo un atteggiamento egoistico e primitivo che identifica la sopravvivenza personale con la prevaricazione dell’altro (“Homo homini lupus” ovvero l’animalesca legge del più forte).
Il processo artistico, sia esso letterario, pittorico o musicale ha il compito di fare da ponte, permettendo di scavallare la sterilità di un atteggiamento ostile alla diversità.
Lo spunto parte dalla poesia “La Vela” scritta nel 1832 dal russo Michail Jur’evič Lemontov; un testo che racconta l’esilio dello scomodo poeta dalla sua patria. Il giovane Lemontov, trasportato di forza in Georgia, ha saputo trarre dalla sua emarginazione l’aspetto positivo, vivendo il confino come un’occasione per incamerare con entusiasmo e rielaborare in produzione letteraria una cultura diversa dalla sua.
Gli artisti hanno voluto lavorare su differenti fronti indagando sulle diverse accezioni della parola integrazione come condivisione di qualcosa che rappresenta altro dal sé: integrazione di diversità razziali, sociali, sessuali, culturali, linguistiche e tutto ciò che dovrebbe stimolare nell’uomo un percorso di accrescimento e non un ostacolo alla vita, come spesso accade.
In una società che ci abitua a barriere sempre più insormontabili, siano esse mentali, fisiche o burocratiche, vogliamo creare un fil rouge cultuale, artistico e immaginifico più forte di qualsiasi muro e confine che rifletta e faccia riflettere sulle possibilità di socializzazione ed integrazione.
I cambiamenti geopolitici ed economici inducono ad inevitabili migrazioni di massa che sviluppano nuovi assetti sociali culturalmente variegati.
Risulta difficile nella società moderna riuscire a colmare il gap culturale tra le diverse etnie da cui le nuove comunità sono composte. Le diversità non sfociano quasi mai in un’ integrazione di tipo costruttivo ed evolutivo ma nella ghettizzazione e la predisposizione dell’uomo ad essere un animale gregario non è sempre insita nella sua natura.
Ecco quindi che l’incertezza del futuro spinge l’uomo moderno alla chiusura in se stesso, prediligendo un atteggiamento egoistico e primitivo che identifica la sopravvivenza personale con la prevaricazione dell’altro (“Homo homini lupus” ovvero l’animalesca legge del più forte).
Il processo artistico, sia esso letterario, pittorico o musicale ha il compito di fare da ponte, permettendo di scavallare la sterilità di un atteggiamento ostile alla diversità.
Lo spunto parte dalla poesia “La Vela” scritta nel 1832 dal russo Michail Jur’evič Lemontov; un testo che racconta l’esilio dello scomodo poeta dalla sua patria. Il giovane Lemontov, trasportato di forza in Georgia, ha saputo trarre dalla sua emarginazione l’aspetto positivo, vivendo il confino come un’occasione per incamerare con entusiasmo e rielaborare in produzione letteraria una cultura diversa dalla sua.
Gli artisti hanno voluto lavorare su differenti fronti indagando sulle diverse accezioni della parola integrazione come condivisione di qualcosa che rappresenta altro dal sé: integrazione di diversità razziali, sociali, sessuali, culturali, linguistiche e tutto ciò che dovrebbe stimolare nell’uomo un percorso di accrescimento e non un ostacolo alla vita, come spesso accade.
08
aprile 2017
From Paris To Rome. Integration
Dall'otto aprile al 06 maggio 2017
disegno e grafica
Location
STAMPERIA DEL TEVERE
Roma, Via Di San Francesco A Ripa, 69, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco A Ripa, 69, (Roma)
Orario di apertura
Lun-sab 14-19,30
Vernissage
8 Aprile 2017, h 18,30
Autore