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Fulvio Di Piazza – Popolare
Di Piazza presenterà un buon numero di nuovi lavori di formati diversi. Ci sarà una serie d’”acqua”, con pesci di tutte le specie inseriti in un razionalissimo caos visivo, ed una serie di “terra”,dove sono le piante ed il verde a farla da padrone.
Comunicato stampa
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E’ una mostra molto attesa questa di Fulvio Di Piazza a Firenze. Perché è in preparazione da oltre due anni, ed è un fatto giustificato dalla meticolosità e complessità della pittura dell’artista siciliano, e perché in questo lasso di tempo la considerazione di critica e collezionismo è cresciuta in modo esponenziale. Qualcuno sostiene che Di Piazza sia attualmente il miglior pittore italiano della sua generazione (è nato a Siracusa nel 1969).
Si può discutere su questa affermazione ma non si può negare che la sua arte lasci il segno in chi la osserva, con una stratificazione di letture possibili che non lascia indifferenti. La più diffusa rivista d’arte italiana ha incluso il suo quadro “Ficus” tra le opere imperdibili dell’ultima Biennale di Venezia, pur essendo inclusa in una delle mostre collaterali della manifestazione lagunare, e molti altri critici ne hanno notato la straordinarietà.
In effetti pochi artisti riescono a coniugare in maniera così convincente un lavoro formalmente tradizionale, con cenni di citazione (Bosch,Arcimboldo), ed una complessità tematica profondamente contemporanea.
Il titolo della mostra è quello di uno dei quadri esposti ma ben esemplifica il lavoro e la ricerca di Di Piazza. Se infatti tendiamo ad identificare il POP (anglosassone contrazione di “popular”) con un’arte che si rifà al quotidiano, all’oggetto di uso comune, all’immagine pubblicitaria decontestualizzata, cosa può essere “popolare” per lo sguardo di un artista italiano che perdipiù vive a Palermo? La convivenza di architettura barocca e di insegne al neon, di maleodoranti mercati del pesce ed automobili lucide e superaccessoriate, di giardini curati e rigogliosi e montagne d’immondizia, di letteratura colta e riviste trash: tutto questo non è forse il nostro vero universo Pop?
In questa mostra Fulvio Di Piazza presenterà un buon numero di nuovi lavori di formati diversi, alcuni dei quali hanno richiesto mesi di preparazione. Ci sarà una serie d’”acqua”, con pesci di tutte le specie inseriti in un razionalissimo caos visivo, ed una serie di “terra”,dove sono le piante ed il verde, in antropomorfiche trasformazioni, a farla da padrone. Tutto in un vortice visionario che lascia stupefatti. Ogni singola tela presenta un impianto immaginifico che richiede sguardo ed analisi lenti e ponderati, ma di sicura soddisfazione.
Il catalogo, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte, contiene un testo critico di Maurizio Sciaccaluga ed una conversazione dell’artista con Alessandro Riva.
Si può discutere su questa affermazione ma non si può negare che la sua arte lasci il segno in chi la osserva, con una stratificazione di letture possibili che non lascia indifferenti. La più diffusa rivista d’arte italiana ha incluso il suo quadro “Ficus” tra le opere imperdibili dell’ultima Biennale di Venezia, pur essendo inclusa in una delle mostre collaterali della manifestazione lagunare, e molti altri critici ne hanno notato la straordinarietà.
In effetti pochi artisti riescono a coniugare in maniera così convincente un lavoro formalmente tradizionale, con cenni di citazione (Bosch,Arcimboldo), ed una complessità tematica profondamente contemporanea.
Il titolo della mostra è quello di uno dei quadri esposti ma ben esemplifica il lavoro e la ricerca di Di Piazza. Se infatti tendiamo ad identificare il POP (anglosassone contrazione di “popular”) con un’arte che si rifà al quotidiano, all’oggetto di uso comune, all’immagine pubblicitaria decontestualizzata, cosa può essere “popolare” per lo sguardo di un artista italiano che perdipiù vive a Palermo? La convivenza di architettura barocca e di insegne al neon, di maleodoranti mercati del pesce ed automobili lucide e superaccessoriate, di giardini curati e rigogliosi e montagne d’immondizia, di letteratura colta e riviste trash: tutto questo non è forse il nostro vero universo Pop?
In questa mostra Fulvio Di Piazza presenterà un buon numero di nuovi lavori di formati diversi, alcuni dei quali hanno richiesto mesi di preparazione. Ci sarà una serie d’”acqua”, con pesci di tutte le specie inseriti in un razionalissimo caos visivo, ed una serie di “terra”,dove sono le piante ed il verde, in antropomorfiche trasformazioni, a farla da padrone. Tutto in un vortice visionario che lascia stupefatti. Ogni singola tela presenta un impianto immaginifico che richiede sguardo ed analisi lenti e ponderati, ma di sicura soddisfazione.
Il catalogo, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte, contiene un testo critico di Maurizio Sciaccaluga ed una conversazione dell’artista con Alessandro Riva.
23
novembre 2003
Fulvio Di Piazza – Popolare
Dal 23 novembre 2003 al 15 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
SERGIO TOSSI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Ippolito Pindemonte, 63, (Firenze)
Firenze, Via Ippolito Pindemonte, 63, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 15 – 19 sabato 11 – 13 e 15 – 19
Vernissage
23 Novembre 2003, h.11.30 – 13.30




