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Fulvio Marino – Opere aperte
In mostra esplosioni, eruzioni, paesaggi stellari, nebulose, spazi infiniti, fuochi d’artificio, tutto gioca su simmetrie e corrispondenze, rendendo questo lavoro opera “in divenire”, rigorose e palpitanti architetture.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Andy Ceausu, Sergio Gimelli, Monica Gorini, Pierluigi Ghidini, Fulvio Marino, Mario Zappa.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Lontana ormai da copie di natura, l’arte di Fulvio Marino vive e chiarisce le impressioni ottiche che sono di esperienze visuali, che si possono trasferire sulla tela semplificando, arricchendo di colori, rafforzando qualità immanenti del quadro, perché l’arte può essere capita come qualcosa di artificiale, come decisione emotiva o spirituale alla ricerca di un’armonia di vita. L’arte di Fulvio Marino pare quindi una citazione postmodern di quei nuclei astratto-geometrici che hanno anche declinato il secondo novecento. Il pittore concentra l’immagine astratta, quasi un fuoco, piuttosto che disperdere, portandosi verso un punto che muove l’osservatore ad una visione totale, punto che conferisce ai quadri una grandezza immaginaria. I quadri iniziano da qualche parte e si spingono verso la fine della tela, mostrano la concentrazione frammentaria di un avvenimento, di un’idea, di una riflessione in crescita. Queste forme astratto-geometriche, votate a un’inclinazione informale che mi riporta a nomi illustri dell’arte italiana degli anni Sessanta, queste scansioni matematiche di spazi liberi di tolleranza tanto da far parlare di “opere aperte” spiegano un nuovo senso del possibile che deve esistere, esattamente come il senso del reale. Esplosioni, eruzioni, paesaggi stellari, nebulose, spazi infiniti, fuochi d’artificio, tutto gioca su simmetrie e corrispondenze, e i percorsi, le tracce, la polpa materica generante, soggiacciono a una tensione emotiva che fa meditare il ripensamento e l’appropriazione di strutture spaziali, rendendo questo lavoro opera “in divenire”, dove velo e materia, forza del segno ed equilibrio cromatico, grafie e tralicci compositivi, sono linguaggi personalissimi di una severa coscienza, architetture rigorose quanto palpitanti. Luce e colore, talvolta anche squillanti, fatti di travestimenti, insinuazioni, esplosioni, affermazioni atmosferiche, sono al servizio di queste costruzioni formali, e il processo di crescita via via arriva all’affermazione di timbri stellari, bloccati e raffreddati come un magma rappreso”.
Biografia dell’artista
Fulvio Marino è un’artista contemporaneo con radici nella cultura urbana e un background accademico nel design. Sin da giovane, ha trovato nella street art e nei graffiti il suo primo mezzo di espressione, sperimentando con colori, forme e simbolismi che ancora oggi caratterizzano il suo linguaggio visivo.
Dopo aver affinato il suo talento nelle strade, ha deciso di approfondire la sua conoscenza dell’arte e del design frequentando l’Istituto Europeo di Design (IED), dove ha esplorato nuove tecniche e materiali, ampliando la sua visione creativa. Questa esperienza gli ha permesso di fondere la spontaneità dell’arte urbana con un approccio più strutturato e concettuale. Oggi, la sua produzione spazia dalla pittura alla street art, mantenendo sempre un forte legame con le tematiche dell’identità, della memoria urbana e della trasformazione degli spazi pubblici. Ha collaborato con progetti istituzionali che promuovono l’arte come strumento di dialogo sociale. Attraverso il suo lavoro, Fulvio Marino continua a esplorare il confine tra arte istituzionale e sperimentazione urbana, mantenendo viva l’energia e l’autenticità delle sue origini artistiche. Nel 2025 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Opere aperte” al Plus Florence di Firenze. Del suo lavoro ha scritto lo Storico dell’Arte Contemporanea Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. E’ vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano; Archivio Marisa Settembrini- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università degli Studi di Milano. E’ Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Lontana ormai da copie di natura, l’arte di Fulvio Marino vive e chiarisce le impressioni ottiche che sono di esperienze visuali, che si possono trasferire sulla tela semplificando, arricchendo di colori, rafforzando qualità immanenti del quadro, perché l’arte può essere capita come qualcosa di artificiale, come decisione emotiva o spirituale alla ricerca di un’armonia di vita. L’arte di Fulvio Marino pare quindi una citazione postmodern di quei nuclei astratto-geometrici che hanno anche declinato il secondo novecento. Il pittore concentra l’immagine astratta, quasi un fuoco, piuttosto che disperdere, portandosi verso un punto che muove l’osservatore ad una visione totale, punto che conferisce ai quadri una grandezza immaginaria. I quadri iniziano da qualche parte e si spingono verso la fine della tela, mostrano la concentrazione frammentaria di un avvenimento, di un’idea, di una riflessione in crescita. Queste forme astratto-geometriche, votate a un’inclinazione informale che mi riporta a nomi illustri dell’arte italiana degli anni Sessanta, queste scansioni matematiche di spazi liberi di tolleranza tanto da far parlare di “opere aperte” spiegano un nuovo senso del possibile che deve esistere, esattamente come il senso del reale. Esplosioni, eruzioni, paesaggi stellari, nebulose, spazi infiniti, fuochi d’artificio, tutto gioca su simmetrie e corrispondenze, e i percorsi, le tracce, la polpa materica generante, soggiacciono a una tensione emotiva che fa meditare il ripensamento e l’appropriazione di strutture spaziali, rendendo questo lavoro opera “in divenire”, dove velo e materia, forza del segno ed equilibrio cromatico, grafie e tralicci compositivi, sono linguaggi personalissimi di una severa coscienza, architetture rigorose quanto palpitanti. Luce e colore, talvolta anche squillanti, fatti di travestimenti, insinuazioni, esplosioni, affermazioni atmosferiche, sono al servizio di queste costruzioni formali, e il processo di crescita via via arriva all’affermazione di timbri stellari, bloccati e raffreddati come un magma rappreso”.
Biografia dell’artista
Fulvio Marino è un’artista contemporaneo con radici nella cultura urbana e un background accademico nel design. Sin da giovane, ha trovato nella street art e nei graffiti il suo primo mezzo di espressione, sperimentando con colori, forme e simbolismi che ancora oggi caratterizzano il suo linguaggio visivo.
Dopo aver affinato il suo talento nelle strade, ha deciso di approfondire la sua conoscenza dell’arte e del design frequentando l’Istituto Europeo di Design (IED), dove ha esplorato nuove tecniche e materiali, ampliando la sua visione creativa. Questa esperienza gli ha permesso di fondere la spontaneità dell’arte urbana con un approccio più strutturato e concettuale. Oggi, la sua produzione spazia dalla pittura alla street art, mantenendo sempre un forte legame con le tematiche dell’identità, della memoria urbana e della trasformazione degli spazi pubblici. Ha collaborato con progetti istituzionali che promuovono l’arte come strumento di dialogo sociale. Attraverso il suo lavoro, Fulvio Marino continua a esplorare il confine tra arte istituzionale e sperimentazione urbana, mantenendo viva l’energia e l’autenticità delle sue origini artistiche. Nel 2025 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Opere aperte” al Plus Florence di Firenze. Del suo lavoro ha scritto lo Storico dell’Arte Contemporanea Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. E’ vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano; Archivio Marisa Settembrini- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università degli Studi di Milano. E’ Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
12
aprile 2025
Fulvio Marino – Opere aperte
Dal 12 aprile al 20 novembre 2025
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
12 Aprile 2025, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini




