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Gabriela Spiller – Racconti
La opere dell’artista Gabriela Spiller “Racconti”, sono ispirate all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Un percorso visivo per entrare nel vissuto di persone dimenticate, dando loro voce e dignità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 31 maggio 2025 con inizio alle ore 18.00, apre i battenti alla Sala U. Veruda di Trieste, presso Palazzo Costanzi (Piazza Piccola 2), la mostra dell’artista Gabriela Spiller “Racconti”, che sarà introdotta sul piano critico da Gabriella Dipietro. Intervento musicale di Elisa Manzutto.
Gabriela Spiller, artista di origini vicentine, ha sempre amato creare. Le radici familiari legate a una realtà agricola le hanno lasciato una grande eredità: l’amore per la terra, a volte aspra, resistente, legata inscindibilmente alla sopravvivenza e alla generazione.
Nel suo variegato cammino artistico, non stupisce quindi si sia avvicinata anche alla ceramica, pura terra che si trasmuta al contatto di aria, acqua e fuoco, elementi fondamentali della natura. La lavorazione della materia argillosa diventa ispirazione per l’elaborazione delle “Croste”: un impasto acrilico preparato con grande attenzione a temperature e pese, con il quale realizza, per asciugatura, delle superfici sgretolate, con crepe e solchi che lasciano intravedere una realtà sommersa altrimenti non percepibile.
“Sono giunta alle Croste nel 2004, e ne ho compreso le potenzialità. Le vivo come una pelle che lascio cadere per mostrare me stessa. L'emozione di veder riaffiorare ciò che inizialmente era nascosto è impagabile” spiega l’artista.
Ricorda con emozione il momento in cui la sorella le aveva regalato l’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Quella volta lei era forse troppo piccola per comprendere bene quella raccolta di poesie, ma quelle parole, quei sussurri espressi da presenze non presenti, le erano entrati comunque nell’anima profondamente.
In questo percorso visivo si ispira a quel testo, con la necessità quasi carnale di capire, di entrare nel vissuto di quelle persone dimenticate, dando voce e dignità a donne, bambini, amanti, poeti… a nessuno e a ognuno di noi.
Un invito al dubbio, al non pensare di conoscere tutto, a cercare sotto la superficie… una tendenza fin troppo contemporanea.
Gabriella Dipietro
Gabriela Spiller, artista di origini vicentine, ha sempre amato creare. Le radici familiari legate a una realtà agricola le hanno lasciato una grande eredità: l’amore per la terra, a volte aspra, resistente, legata inscindibilmente alla sopravvivenza e alla generazione.
Nel suo variegato cammino artistico, non stupisce quindi si sia avvicinata anche alla ceramica, pura terra che si trasmuta al contatto di aria, acqua e fuoco, elementi fondamentali della natura. La lavorazione della materia argillosa diventa ispirazione per l’elaborazione delle “Croste”: un impasto acrilico preparato con grande attenzione a temperature e pese, con il quale realizza, per asciugatura, delle superfici sgretolate, con crepe e solchi che lasciano intravedere una realtà sommersa altrimenti non percepibile.
“Sono giunta alle Croste nel 2004, e ne ho compreso le potenzialità. Le vivo come una pelle che lascio cadere per mostrare me stessa. L'emozione di veder riaffiorare ciò che inizialmente era nascosto è impagabile” spiega l’artista.
Ricorda con emozione il momento in cui la sorella le aveva regalato l’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Quella volta lei era forse troppo piccola per comprendere bene quella raccolta di poesie, ma quelle parole, quei sussurri espressi da presenze non presenti, le erano entrati comunque nell’anima profondamente.
In questo percorso visivo si ispira a quel testo, con la necessità quasi carnale di capire, di entrare nel vissuto di quelle persone dimenticate, dando voce e dignità a donne, bambini, amanti, poeti… a nessuno e a ognuno di noi.
Un invito al dubbio, al non pensare di conoscere tutto, a cercare sotto la superficie… una tendenza fin troppo contemporanea.
Gabriella Dipietro
31
maggio 2025
Gabriela Spiller – Racconti
Dal 31 maggio al 16 giugno 2025
arte contemporanea
Location
Palazzo Costanzi – Sala Umberto Veruda
Trieste, Passo Costanzi, 2, (TS)
Trieste, Passo Costanzi, 2, (TS)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10-13 e 17-20
Vernissage
31 Maggio 2025, Ore 18
Autore
Curatore
Autore testo critico





