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Gabriele Arruzzo – Cuoredicervo
L’opera di Gabriele Arruzzo si richiama esplicitamente alla “pop-art”: nei suoi quadri sono assemblati elementi figurativi di origine diversa a ottenere un effetto grafico fiabesco che, esaltato anche dall’utilizzo di smalti industriali, contrasta con la crudeltà dei temi raffigurati
Comunicato stampa
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L’opera di Gabriele Arruzzo si richiama esplicitamente alla “pop-art”: nei suoi quadri sono assemblati elementi figurativi di origine diversa a ottenere un effetto grafico fiabesco che, esaltato anche dall’utilizzo di smalti industriali, contrasta con la crudeltà dei temi raffigurati.
Il fantastico universo coloristico di Arruzzo, momentaneamente in balia del sonno della ragione, partorisce il più terribile degli ossimori visivi, quello in cui innocenza e malizia, bellezza e orrore si congiungono incestuosamente.
Nei dipinti di Arruzzo la fiaba si denuda, mostra le sue raccapriccianti pubenda, svelando un mondo di crudeli delizie, più affine all’universo del Divin Marchese che non a quello dei Fratelli Grimm.
Gabriele Arruzzo libera nei suoi quadri le forze distruttrici dell’irrazionale, scatena i fantasmi e i lemuri dell’inconscio come per l’effetto di una prolungata e disastrosa cura ascetica, di un’insistita e paralizzante enfasi razionale, che finisce per minare le fondamenta dell’Occidente. E tuttavia, mentre i demoni impazzano, la sua grammatica pittorica resta apollinea, quieta e serena come una ninna nanna, piatta e siderale come solo l’arte Pop sa esserlo.
In Galleria saranno esposte 13 opere di dimensioni diverse, dalla tavoletta di legno 40X40 alle grandi tele di 150X150 e 200X250.
La mostra, a cura di Ivan Quaroni e accompagnata da un’intervista di Chiara Canali e Ivan Quaroni, prosegue fino al 31 maggio.
Gabriele Arruzzo (Roma 1975), diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, ha partecipato a diverse mostre collettive, tra le quali segnaliamo “Allarmi - Zona creativa temporaneamente valicabile” (Caserma De Cristoforis, Como); “La morte ti fa bella”, a cura di I. Quaroni e N. Mangione (Galleria S. Salvatore, Modena); “Suspense” (Galleria S. Salvatore); “Keep’n touch” (Aeroporto G. marconi, Spazio aperto GAM Bologna).
Il fantastico universo coloristico di Arruzzo, momentaneamente in balia del sonno della ragione, partorisce il più terribile degli ossimori visivi, quello in cui innocenza e malizia, bellezza e orrore si congiungono incestuosamente.
Nei dipinti di Arruzzo la fiaba si denuda, mostra le sue raccapriccianti pubenda, svelando un mondo di crudeli delizie, più affine all’universo del Divin Marchese che non a quello dei Fratelli Grimm.
Gabriele Arruzzo libera nei suoi quadri le forze distruttrici dell’irrazionale, scatena i fantasmi e i lemuri dell’inconscio come per l’effetto di una prolungata e disastrosa cura ascetica, di un’insistita e paralizzante enfasi razionale, che finisce per minare le fondamenta dell’Occidente. E tuttavia, mentre i demoni impazzano, la sua grammatica pittorica resta apollinea, quieta e serena come una ninna nanna, piatta e siderale come solo l’arte Pop sa esserlo.
In Galleria saranno esposte 13 opere di dimensioni diverse, dalla tavoletta di legno 40X40 alle grandi tele di 150X150 e 200X250.
La mostra, a cura di Ivan Quaroni e accompagnata da un’intervista di Chiara Canali e Ivan Quaroni, prosegue fino al 31 maggio.
Gabriele Arruzzo (Roma 1975), diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, ha partecipato a diverse mostre collettive, tra le quali segnaliamo “Allarmi - Zona creativa temporaneamente valicabile” (Caserma De Cristoforis, Como); “La morte ti fa bella”, a cura di I. Quaroni e N. Mangione (Galleria S. Salvatore, Modena); “Suspense” (Galleria S. Salvatore); “Keep’n touch” (Aeroporto G. marconi, Spazio aperto GAM Bologna).
30
aprile 2005
Gabriele Arruzzo – Cuoredicervo
Dal 30 aprile al 31 maggio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELLE BATTAGLIE
Brescia, Via Delle Battaglie, 69A, (Brescia)
Brescia, Via Delle Battaglie, 69A, (Brescia)
Orario di apertura
lunedì 15.30-19.30. Martedì-sabato 9.30-12-30 e 15.30-19.30
Vernissage
30 Aprile 2005, ore 18,30-21
Autore
Curatore




