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Gerardo Parrella – Terre mie 2008
La mostra comprende una selezione di 40 foto che vanno dal 1982 al 2007 fatte tra il Sub Appenino Dauno ( Foggia) e la Basilicata. Tutte rigorosamente scattate con la vecchia attrezzatura analogica CANON F1 e A-1 e relative ottiche
Comunicato stampa
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Terre Mie ’08 è il seguito della mia prima mostra del 2004 a cui si sono state aggiunte altre immagini scattate dal 2005 al 2007.
Comprende una selezione di 40 foto che vanno dal 1982 al 2007 fatte tra il Sub Appenino Dauno ( Foggia) e la Basilicata.
Tutte rigorosamente scattate con la vecchia attrezzatura analogica CANON F1 e A-1 e relative ottiche . Il digitale ancora non mi soddisfa , preferisco la vecchia pellicola negativa o positiva , perché mi dà quello che voglio senza tanti problemi.
Perché mi sono dedicato solo al paesaggio?
Diciamo che forse è il soggetto che più mi ha impressionato e anche perchè sei tu che scegli il soggetto, la luce…, dove e quando scattare.
La foto di reportage in genere ed in particolare quello urbano fatto di scatti rubati e non, è al di fuori del mio pensiero , ho troppo rispetto degli altri e cogliere una loro espressione o scena di vita è per me come violare la loro intimità. Poi c’è il fatto che vivendo a Foggia non ci sono tante occasioni per fotografare altro se non gli stupendi paesaggi del Tavoliere e della vicina Basilicata.
Ma ritorniamo a questa mostra e a quello che voglio raccontare.
Però più che scriverlo io, lo faccio con le parole della prof.ssa Livia Semerari, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Foggia, che così ha scritto nella presentazione del catalogo edito per la mostra del 2004 ......
”il paesaggio è ritratto per frazioni e settori, macchie e toni, ora duri ora scabri, ora segnati da tratti densi ed incisivi, a significarci la trasposizione precisa di particolari stati d’animo nelle immagini ritratte….
I paesaggi di Parrella rivivono nella loro accentuazione tonale, nell’isolamento del taglio, nell’assenza di particolari decorativi e di contorno il sentimento del loro artefice. In questi paesaggi, in cui la presenza dell’uomo è taciuta ma non cancellata , la terra mostra nel nostro autore una specie di panteismo oggi difficilmente riscontrabile….
Nelle foto, la particolarità dei paesaggi pugliesi e lucani trovano nell’autore non un’ illustratore , ma un interprete valido ed efficace…...
L’idea è quella di fotografare un paesaggio a colori, un paesaggio che è stratificato, complesso poiché comprende la storia, gli spazi e la dimensione della campagna.
Il problema del fotografo del territorio è analizzare il senso: riportare su questo spazio come senza forma la tradizione di immagine della propria cultura, ribaltare l’iconologia spesso pittorica delle cartoline, vuole dire impostare una ricerca corretta sui caratteri che rendono diverso , appunto, quello spazio da qualsiasi altro - …. Ma presto nei colori del paesaggio, Parrella scopre le ombre e la luce,tra le molte cose il fotografo mette l’accento sulle striature, sui solchi contrastati di luce ….. Le fratture nelle vedute, le suture delle vedute, le rotture delle vedute, le scritture sulla struttura stessa del terreno fino a renderlo come l’autore vorrebbe che fosse, mostrano l’intenzionalità della ricerca e negano il supposto realismo di queste immagini…….
Una lettura di questo paesaggio graffiato e scavato, bruciato( le stoppie, le tracce) dall’uomo è anche un ritratto delle nature pugliesi e lucane, ma è soprattutto costruzione di un paesaggio che è quello lentissimo e sospeso dei tempi lunghi della campagna, fuori da ogni retorica nostalgica e contemplazione”….
Non voglio aggiungere altro se non due pensieri che ho scritto nella presentazione della prima mostra TERRE MIE a riguardo della Puglia e della Basilicata…...
“La Puglia, anzi il Tavoliere, con il sub Appennino Dauno è stato il primo soggetto che ho fotografato e nello stesso tempo esplorato, perché non sempre ,anzi quasi mai, il “ paesaggio” lo si trova al bordo della strada ma a volte bisogna girare e rigirare per strade di campagna o tratturi ,così numerosi nel nostro territorio. Posti che per chi ci abita o lavora non hanno niente di particolare ma per me mostrano ciò che cercavo…”l’ essenziale ”…… la Basilicata, infatti, è stata come un’amante segreta da incontrare furtivamente al riparo di sguardi altrui e che ora viene svelata con questa mostra fotografica con l’augurio che le emozioni che io ho provato vengano condivise da Voi tutti.
Gerardo Parrella
________________________________________
Gerardo Parrella nasce 54 anni fa a Carapelle (FG)ed inizia a fotografare alle medie con una vecchia Zeiss del padre.
Con i primi stipendi compra una modesta attrezzatura fotografica e da sfogo alla sua passione.
Si iscrive al FotoCineClubFoggia nel 1981 dove conosce altri fotoamatori tra cui Renzo Cambi, modenese di nascita ma foggiano d’adozione, già apprezzato fotoamatore e conosciuto a livello internazionale per i suoi paesaggi , fatto che influenzerà negli anni il fotografo Parrella .
Aderisce alla FIAF ( Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) dove ha ricoperto anche la carica di Delegato Provinciale ed alla FIAP( Federation International de l’Art Photographique).
All’interno del Circolo diventa subito punto di riferimento per gli altri soci , ricoprendo anche la carica di Presidente nonché membro,quasi permanente, nella Commissione Artistica., e docente nei corsi fotografici organizzati dal sodalizio.
Partecipa a numerosi concorsi fotografici nazionali ottenendo buoni risultati che lo porteranno nel 2005 ad essere insignito da parte della FIAF del titolo “ AFI” ( Artista della Fotografia Italiana).
Appassionato di foto di paesaggio non ha disdegnato anche gli altri generi e tra i lavori più interessanti sicuramente è “ Venezia… il carnevale, le sue maschere” mix di 3 anni di carnevale veneziano dal 1982 al 1984.
Ha seguito anche la squadra del Foggia come fotoreporter per una rivista locale dal 1979 al 1994 anni in cui ha avuto la possibilità di fotografare anche nomi eccellenti di calciatori militanti in serie A.
Oggi quelle foto sono sicuramente un archivio storico non indifferente.
Nel 2004 la sua prima personale “ TERRE MIE” a Taranto in occasione della I^ Edizione di FOTO ART e poi nella ricorrenza del 35° Anniversario della fondazione del FotoCineClub Foggia espone presso la Fondazione Banca del Monte , a Foggia, ottenendo consensi di critica e pubblico.
Di seguito altre mostre a :
2006 Casamassima (BA) - “Puglia e Basilicata i colori delle stagioni”
2006 Manfredonia (FG) - “ Terre Mie “
2006 Foggia - “ Alpi “
2007 Foggia - “ Venezia… il carnevale,le sue maschere”
2007 Apricena (FG) - “ Alpi “
2007 Mattinata (FG) - “ Terre Mie “
2008 Casamassima (BA) - “ Alpi “
Nel mese di agosto sono in programma altre due mostre, in Val Venosta, in provincia di Bolzano.
Una a Silandro dal 12/8 al 31/08/2008 dal titolo “ Colours” e l’altra dal 14 agosto al 31 dal Titolo “Terre Mie “ all’ Aquaprad di Prato allo Stelvio, un mix di paesaggi dalla Basilicata alla Puglia fino alla Val Venosta, terra questa che è diventata ormai “ Terra Mia “ , frequentandola ormai dal lontano 1984.
***
Gerardo Parrella nasce 54 anni fa a Carapelle (FG)ed inizia a fotografare alle medie con una vecchia Zeiss del padre.
Con i primi stipendi compra una modesta attrezzatura fotografica e da sfogo alla sua passione.
Si iscrive al FotoCineClubFoggia nel 1981 dove conosce altri fotoamatori tra cui Renzo Cambi, modenese di nascita ma foggiano d’adozione, già apprezzato fotoamatore e conosciuto a livello internazionale per i suoi paesaggi , fatto che influenzerà negli anni il fotografo Parrella .
Aderisce alla FIAF ( Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) dove ha ricoperto anche la carica di Delegato Provinciale ed alla FIAP( Federation International de l’Art Photographique).
All’interno del Circolo diventa subito punto di riferimento per gli altri soci , ricoprendo anche la carica di Presidente nonché membro,quasi permanente, nella Commissione Artistica., e docente nei corsi fotografici organizzati dal sodalizio.
Partecipa a numerosi concorsi fotografici nazionali ottenendo buoni risultati che lo porteranno nel 2005 ad essere insignito da parte della FIAF del titolo “ AFI” ( Artista della Fotografia Italiana).
Appassionato di foto di paesaggio non ha disdegnato anche gli altri generi e tra i lavori più interessanti sicuramente è “ Venezia… il carnevale, le sue maschere” mix di 3 anni di carnevale veneziano dal 1982 al 1984.
Ha seguito anche la squadra del Foggia come fotoreporter per una rivista locale dal 1979 al 1994 anni in cui ha avuto la possibilità di fotografare anche nomi eccellenti di calciatori militanti in serie A.
Oggi quelle foto sono sicuramente un archivio storico non indifferente.
Nel 2004 la sua prima personale “ TERRE MIE” a Taranto in occasione della I^ Edizione di FOTO ART e poi nella ricorrenza del 35° Anniversario della fondazione del FotoCineClub Foggia espone presso la Fondazione Banca del Monte , a Foggia, ottenendo consensi di critica e pubblico.
Di seguito altre mostre a :
Casamassima (BA) - “Puglia e Basilicata i colori delle stagioni”
2006 Manfredonia (FG) - “ Terre Mie “
2006 Foggia - “ Alpi “
2007 Foggia - “ Venezia… il carnevale,le sue maschere”
2007 Apricena (FG) - “ Alpi “
2007 Mattinata (FG) - “ Terre Mie “
2008 Casamassima (BA) - “ Alpi “
Nel mese di agosto sono in programma altre due mostre, in Val Venosta, in provincia di Bolzano.
Una a Silandro dal 12/8 al 31/08/2008 dal titolo “ Colours” e l’altra dal 14 agosto al 31 dal Titolo “Terre Mie “ all’ Aquaprad di Prato allo Stelvio, un mix di paesaggi dalla Basilicata alla Puglia fino alla Val Venosta, terra questa che è diventata ormai “ Terra Mia “ , frequentandola ormai dal lontano 1984.
Comprende una selezione di 40 foto che vanno dal 1982 al 2007 fatte tra il Sub Appenino Dauno ( Foggia) e la Basilicata.
Tutte rigorosamente scattate con la vecchia attrezzatura analogica CANON F1 e A-1 e relative ottiche . Il digitale ancora non mi soddisfa , preferisco la vecchia pellicola negativa o positiva , perché mi dà quello che voglio senza tanti problemi.
Perché mi sono dedicato solo al paesaggio?
Diciamo che forse è il soggetto che più mi ha impressionato e anche perchè sei tu che scegli il soggetto, la luce…, dove e quando scattare.
La foto di reportage in genere ed in particolare quello urbano fatto di scatti rubati e non, è al di fuori del mio pensiero , ho troppo rispetto degli altri e cogliere una loro espressione o scena di vita è per me come violare la loro intimità. Poi c’è il fatto che vivendo a Foggia non ci sono tante occasioni per fotografare altro se non gli stupendi paesaggi del Tavoliere e della vicina Basilicata.
Ma ritorniamo a questa mostra e a quello che voglio raccontare.
Però più che scriverlo io, lo faccio con le parole della prof.ssa Livia Semerari, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Foggia, che così ha scritto nella presentazione del catalogo edito per la mostra del 2004 ......
”il paesaggio è ritratto per frazioni e settori, macchie e toni, ora duri ora scabri, ora segnati da tratti densi ed incisivi, a significarci la trasposizione precisa di particolari stati d’animo nelle immagini ritratte….
I paesaggi di Parrella rivivono nella loro accentuazione tonale, nell’isolamento del taglio, nell’assenza di particolari decorativi e di contorno il sentimento del loro artefice. In questi paesaggi, in cui la presenza dell’uomo è taciuta ma non cancellata , la terra mostra nel nostro autore una specie di panteismo oggi difficilmente riscontrabile….
Nelle foto, la particolarità dei paesaggi pugliesi e lucani trovano nell’autore non un’ illustratore , ma un interprete valido ed efficace…...
L’idea è quella di fotografare un paesaggio a colori, un paesaggio che è stratificato, complesso poiché comprende la storia, gli spazi e la dimensione della campagna.
Il problema del fotografo del territorio è analizzare il senso: riportare su questo spazio come senza forma la tradizione di immagine della propria cultura, ribaltare l’iconologia spesso pittorica delle cartoline, vuole dire impostare una ricerca corretta sui caratteri che rendono diverso , appunto, quello spazio da qualsiasi altro - …. Ma presto nei colori del paesaggio, Parrella scopre le ombre e la luce,tra le molte cose il fotografo mette l’accento sulle striature, sui solchi contrastati di luce ….. Le fratture nelle vedute, le suture delle vedute, le rotture delle vedute, le scritture sulla struttura stessa del terreno fino a renderlo come l’autore vorrebbe che fosse, mostrano l’intenzionalità della ricerca e negano il supposto realismo di queste immagini…….
Una lettura di questo paesaggio graffiato e scavato, bruciato( le stoppie, le tracce) dall’uomo è anche un ritratto delle nature pugliesi e lucane, ma è soprattutto costruzione di un paesaggio che è quello lentissimo e sospeso dei tempi lunghi della campagna, fuori da ogni retorica nostalgica e contemplazione”….
Non voglio aggiungere altro se non due pensieri che ho scritto nella presentazione della prima mostra TERRE MIE a riguardo della Puglia e della Basilicata…...
“La Puglia, anzi il Tavoliere, con il sub Appennino Dauno è stato il primo soggetto che ho fotografato e nello stesso tempo esplorato, perché non sempre ,anzi quasi mai, il “ paesaggio” lo si trova al bordo della strada ma a volte bisogna girare e rigirare per strade di campagna o tratturi ,così numerosi nel nostro territorio. Posti che per chi ci abita o lavora non hanno niente di particolare ma per me mostrano ciò che cercavo…”l’ essenziale ”…… la Basilicata, infatti, è stata come un’amante segreta da incontrare furtivamente al riparo di sguardi altrui e che ora viene svelata con questa mostra fotografica con l’augurio che le emozioni che io ho provato vengano condivise da Voi tutti.
Gerardo Parrella
________________________________________
Gerardo Parrella nasce 54 anni fa a Carapelle (FG)ed inizia a fotografare alle medie con una vecchia Zeiss del padre.
Con i primi stipendi compra una modesta attrezzatura fotografica e da sfogo alla sua passione.
Si iscrive al FotoCineClubFoggia nel 1981 dove conosce altri fotoamatori tra cui Renzo Cambi, modenese di nascita ma foggiano d’adozione, già apprezzato fotoamatore e conosciuto a livello internazionale per i suoi paesaggi , fatto che influenzerà negli anni il fotografo Parrella .
Aderisce alla FIAF ( Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) dove ha ricoperto anche la carica di Delegato Provinciale ed alla FIAP( Federation International de l’Art Photographique).
All’interno del Circolo diventa subito punto di riferimento per gli altri soci , ricoprendo anche la carica di Presidente nonché membro,quasi permanente, nella Commissione Artistica., e docente nei corsi fotografici organizzati dal sodalizio.
Partecipa a numerosi concorsi fotografici nazionali ottenendo buoni risultati che lo porteranno nel 2005 ad essere insignito da parte della FIAF del titolo “ AFI” ( Artista della Fotografia Italiana).
Appassionato di foto di paesaggio non ha disdegnato anche gli altri generi e tra i lavori più interessanti sicuramente è “ Venezia… il carnevale, le sue maschere” mix di 3 anni di carnevale veneziano dal 1982 al 1984.
Ha seguito anche la squadra del Foggia come fotoreporter per una rivista locale dal 1979 al 1994 anni in cui ha avuto la possibilità di fotografare anche nomi eccellenti di calciatori militanti in serie A.
Oggi quelle foto sono sicuramente un archivio storico non indifferente.
Nel 2004 la sua prima personale “ TERRE MIE” a Taranto in occasione della I^ Edizione di FOTO ART e poi nella ricorrenza del 35° Anniversario della fondazione del FotoCineClub Foggia espone presso la Fondazione Banca del Monte , a Foggia, ottenendo consensi di critica e pubblico.
Di seguito altre mostre a :
2006 Casamassima (BA) - “Puglia e Basilicata i colori delle stagioni”
2006 Manfredonia (FG) - “ Terre Mie “
2006 Foggia - “ Alpi “
2007 Foggia - “ Venezia… il carnevale,le sue maschere”
2007 Apricena (FG) - “ Alpi “
2007 Mattinata (FG) - “ Terre Mie “
2008 Casamassima (BA) - “ Alpi “
Nel mese di agosto sono in programma altre due mostre, in Val Venosta, in provincia di Bolzano.
Una a Silandro dal 12/8 al 31/08/2008 dal titolo “ Colours” e l’altra dal 14 agosto al 31 dal Titolo “Terre Mie “ all’ Aquaprad di Prato allo Stelvio, un mix di paesaggi dalla Basilicata alla Puglia fino alla Val Venosta, terra questa che è diventata ormai “ Terra Mia “ , frequentandola ormai dal lontano 1984.
***
Gerardo Parrella nasce 54 anni fa a Carapelle (FG)ed inizia a fotografare alle medie con una vecchia Zeiss del padre.
Con i primi stipendi compra una modesta attrezzatura fotografica e da sfogo alla sua passione.
Si iscrive al FotoCineClubFoggia nel 1981 dove conosce altri fotoamatori tra cui Renzo Cambi, modenese di nascita ma foggiano d’adozione, già apprezzato fotoamatore e conosciuto a livello internazionale per i suoi paesaggi , fatto che influenzerà negli anni il fotografo Parrella .
Aderisce alla FIAF ( Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) dove ha ricoperto anche la carica di Delegato Provinciale ed alla FIAP( Federation International de l’Art Photographique).
All’interno del Circolo diventa subito punto di riferimento per gli altri soci , ricoprendo anche la carica di Presidente nonché membro,quasi permanente, nella Commissione Artistica., e docente nei corsi fotografici organizzati dal sodalizio.
Partecipa a numerosi concorsi fotografici nazionali ottenendo buoni risultati che lo porteranno nel 2005 ad essere insignito da parte della FIAF del titolo “ AFI” ( Artista della Fotografia Italiana).
Appassionato di foto di paesaggio non ha disdegnato anche gli altri generi e tra i lavori più interessanti sicuramente è “ Venezia… il carnevale, le sue maschere” mix di 3 anni di carnevale veneziano dal 1982 al 1984.
Ha seguito anche la squadra del Foggia come fotoreporter per una rivista locale dal 1979 al 1994 anni in cui ha avuto la possibilità di fotografare anche nomi eccellenti di calciatori militanti in serie A.
Oggi quelle foto sono sicuramente un archivio storico non indifferente.
Nel 2004 la sua prima personale “ TERRE MIE” a Taranto in occasione della I^ Edizione di FOTO ART e poi nella ricorrenza del 35° Anniversario della fondazione del FotoCineClub Foggia espone presso la Fondazione Banca del Monte , a Foggia, ottenendo consensi di critica e pubblico.
Di seguito altre mostre a :
Casamassima (BA) - “Puglia e Basilicata i colori delle stagioni”
2006 Manfredonia (FG) - “ Terre Mie “
2006 Foggia - “ Alpi “
2007 Foggia - “ Venezia… il carnevale,le sue maschere”
2007 Apricena (FG) - “ Alpi “
2007 Mattinata (FG) - “ Terre Mie “
2008 Casamassima (BA) - “ Alpi “
Nel mese di agosto sono in programma altre due mostre, in Val Venosta, in provincia di Bolzano.
Una a Silandro dal 12/8 al 31/08/2008 dal titolo “ Colours” e l’altra dal 14 agosto al 31 dal Titolo “Terre Mie “ all’ Aquaprad di Prato allo Stelvio, un mix di paesaggi dalla Basilicata alla Puglia fino alla Val Venosta, terra questa che è diventata ormai “ Terra Mia “ , frequentandola ormai dal lontano 1984.
08
giugno 2008
Gerardo Parrella – Terre mie 2008
Dall'otto al 21 giugno 2008
fotografia
Location
VILLA MARAZZI CENTRO CULTURALE
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Orario di apertura
Giovedì e Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00
Sabato e Domenica: dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 17.00 alle 19.00
Vernissage
8 Giugno 2008, ore 11.00
Sito web
www.cizanum.netsons.org.it
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