L'irriverenza è il tratto che ha sempre contraddistinto l'operato di Gerico. Di lui conosciamo ben poco, quanto basta per farne un quadro leggermente esauriente sulla sua situazione. Nasce a Pontedera nel 1978 in provincia di Pisa, città che ha dato i natali a scultori, cantanti e personaggi politici e nella quale è nata la Vespa. Artista eclettico, da sempre ha circondanto la sua esistenza travagliata da un alone di mistero, proseguendo le sue instancabili ricerche artistiche nell'Arte figurativa, la musica, il video e la letteratura. Il suo nome d'Arte è stato da lui scelto in onore della città mediorientale, in quanto a tutt'oggi è considerato uno degli insediamenti umani più antichi al mondo. Da esso ha deciso di rivistare il corso della storia con particolari procedimenti trazionali ed informatici, in grado di dare un "aspetto diverso", al solito modo di vedere e concepire il mondo, la cultura e l'Arte. Artista tra i più interessanti nel panorama contemporaneo, ha saputo suscitare ogni qualvolta ha deciso di esporsi, scalpore e forti contrasti emozionali, presentando aspetti della vita in tonalità opposte ai soliti modelli canonici, puntando fermamente sulla concezione di una diversità, da lui definita "un motore di ricerca per navigare costantemente verso nuovi orizzonti". Sabato 21 maggio quindi, si svolgerà l'inaugurazione della sua mostra personale che per l'occasione assumerà gli aspetti di una vera e propria festa, dal momento che si celebra anche il suo 27° compleanno, per l'occasione oltre a dar modo a chiunque di vedere i suoi ultimi lavori che un esperto fotografico quale Rolando Mannucci, ha definito "grafismi fotografici", darà in pasto al pubblico il suo ultimo lungometraggio che affonda le radici nel cinema underground, proiettando "My body", una sorta di video-suite sulla propria nudità fisica, esplorando particolari ed inusuali aspetti della propria pelle, accompagnata dalla musica del "Rock Requiem" da lui creato con particolari procedimenti informatici, rivisitando i compositori classici che hanno creato per questo genere di musica sacra, veri e propri capolavori. Un appuntamento pertanto unico ed innovativo nel panorama culturale pisano, che sicuramente susciterà interesse e un acceso dibattito.