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Get Closer If You Can
L’Associazione Il Frantoio di Capalbio è lieta di presentare Get Closer If You Can, la mostra
di Lina Pallotta a cura di Davide Sarchioni, che inaugura sabato 21 giugno alle ore 19:00
presso la Galleria Il Frantoio, aprendo la stagione espositiva 2025. La mostra è patrocinata dal
Comune di Capalbio,
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il titolo Get Closer If You Can richiama la particolare modalità con cui Lina Pallotta si avvicina
alla fotografia e al soggetto, rifiutando la distanza documentaristica e impersonale per immer -
gersi profondamente nelle esperienze, nei legami, nelle emozioni delle persone ritratte e nel-
l'ambiente legato ad esse. Il suo sguardo non è mai neutro o distaccato, ma intensamente par-
tecipe, empatico, intimo, pur mantenendo un rigore formale lucido e consapevole. Lo stesso ti-
tolo risuona anche come un’esortazione, un monito rivolto al pubblico: un invito a cercare di
avvicinarsi — se si è capaci — alla quotidianità e anche alla complessità stratificata della co-
munità LGBTQI+, e in particolare alle vite delle persone transgender superando stereotipi e
pregiudizi contro ogni forma di discriminazione, per riaffermare il riconoscimento pieno della
dignità, dell’identità e dei diritti di ogni persona.
Il senso profondo della pratica dell’artista si riflette in una sua dichiarazione:
“Con la fotografia non esploro la distanza, ma anzi cerco di afferrare sentire e mostrare ciò che è
là fuori – scrive. È nel caos delle emozioni, nel disordine effimero e imperfetto della vita persona-
le che fugaci e mutevoli momenti di verità prendono forma. E, tra gli interstizi dei segni e simu-
lacri della contemporaneità, spero si insinui la gioia della solidarietà e una timida sovversione”.
In mostra una selezione di 32 fotografie rigorosamente in bianco e nero, tratte da tre differen-
ti nuclei di immagini scattate tra Bologna, Napoli e Roma dal 1991 al 2018, che ritraggono pre-
valentemente Porpora Marcasciano, Valerie Taccarelli e Loredana Rossi, tre amiche e figure
chiave del movimento transessuale e transgender italiano, testimoni di un lungo sodalizio
umano e artistico con Pallotta. Un rapporto fondato anzitutto su un’amicizia profonda e una
condivisione di vita quotidiana e di militanza che si è trasformato nel tempo in un legame in-
dissolubile.
Porpora si racconta attraverso lo sguardo complice di un’amica, quello di Lina Pallotta che ha
saputo accogliere e custodire ogni frammento di vita, dall'intimità dei gesti, agli ambienti fa-
miliari, alle persone – come Marco, Ciro e Marcella, ma anche Roberta e Lucrezia, Lulù e Vero-
nica – restituendoli con rispetto e coerenza. Pallotta non è un’osservatrice esterna, ma parte-
cipe di quel vissuto e così Porpora appare non soltanto come figura emblematica della lotta
trans, ma anche come corpo vulnerabile immerso in una rete affettiva che attraversa il tempo.
Allo stesso modo, quelli di Valerie e Loredana sono ritratti intensi, partecipati, frutto di una
relazione autentica che Pallotta ha immortalato con quella sensibilità e attenzione che da oltre
trent’anni caratterizza la sua pratica artistica che consente alle immagini di raccontare senza
violare. I ritratti oscillano tra la dimensione privata e quella pubblica, mostrando come l’iden-
tità sia un processo in divenire, e si caricano di una peculiare forza espressiva e altamente
suggestiva diventando gli emblemi di una resistenza quotidiana, urgente e poetica. Ad essi
sono associati dettagli di interni domestici, paesaggi naturali e vedute urbane che, quale parte
integrante della narrazione, si distinguono per la loro capacità evocativa nel restituire la den-
sità emotiva di luoghi carichi di segni ed esperienze sedimentate che si intrecciano inscindibil-
mente con le storie e i corpi delle persone ritratte dall'artista.
La fotografia di Pallotta sfugge alla pura rappresentazione poiché non cerca la posa, non si af-
fida all’estetica del sensazionalismo, non costruisce la scena. Al contrario, sono immagini sot-
tratte all’incoscienza dell’attimo, scatti in movimento, immediati e talvolta sfocati, attraversati
da un’urgenza vitale che ne costituisce l’essenza e il valore più autentico. Ogni scatto è un
frammento di esistenza: non una semplice testimonianza, ma una presenza viva, instabile, che
ci interpella. Pallotta si muove ai margini della rappresentazione mediatica, ne rifiuta i codici e
le ideologie, per restituire sprazzi di verità — talvolta scomode, talvolta struggenti — che toc-
cano corde profonde, sul piano umano prima ancora che politico, raccontando storie personali
e collettive insieme, come quelle di Porpora, Valerie, Loredana, ma anche quelle di tante altre
persone che hanno vissuto il peso della marginalità e il coraggio della rivendicazione. Le im-
magini costruiscono una narrazione fluida e articolata che passa attraverso il corpo, l’identità
e la memoria e che, frutto di un'alleanza profonda tra fotografa e soggetto, trasforma la poesia
dell'ordinario in un messaggio politico.
La sua è una ricerca radicale che si muove in una zona liminale tra intimità e narrazione socia-
le e sovverte i codici del fotogiornalismo tradizionale restituendo uno sguardo soggettivo,
partecipe, necessario, capace di aprire spazi di consapevolezza.
Gli scatti selezionati hanno avuto un importante percorso espositivo e alcuni di essi sono con-
servati in musei e collezioni pubbliche, tra cui il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
(Prato), la Fondazione Paul Thorel (Napoli), le Gallerie d’Italia (Napoli), la Collezione Farnesi-
na (Roma), oltre a collezioni private in Italia e all’estero.
Get Closer If You Can non è soltanto un’esposizione di foto, ma un invito a guardare davvero, a
mettersi in discussione, a entrare in relazione. Perché avvicinarsi, se si può, è il primo passo
verso la comprensione.
La mostra è resa possibile grazie alla visione dell’imprenditore e mecenate Lorenzo Bassetti.
Sarà disponibile il volume “Porpora” di Lina Pallotta, edito da Nero Editions, Roma, 2023.
Scheda tecnica
Artisti: Lina Pallotta
Titolo mostra: Get Closer If You Can
A cura di: Davide Sarchioni
Con il patrocinio di: Comune di Capalbio
Promossa da: Fondazione Capalbio
Organizzata da: Associazione Culturale Il Frantoio
In collaborazione con: Baleno International – Roma
Main Sponsor: MAG Broker di Assicurazione
Partner: Terenzi
Periodo: 22 giugno – 27 luglio 2025
Inaugurazione: sabato 21 giugno, ore 19.00
INFO
Date e orari di apertura: dal 21 giugno al 27 luglio, tutti i giorni ore 19.00 – 22.30 o su appunta -
mento. Chiuso il martedì.
CONTATTI
t. +39 3357504436
e-mail: ilfrantoioart@gmail.com
IG: @frantoio_arte
FB: Associazione Culturale “Il Frantoio”
alla fotografia e al soggetto, rifiutando la distanza documentaristica e impersonale per immer -
gersi profondamente nelle esperienze, nei legami, nelle emozioni delle persone ritratte e nel-
l'ambiente legato ad esse. Il suo sguardo non è mai neutro o distaccato, ma intensamente par-
tecipe, empatico, intimo, pur mantenendo un rigore formale lucido e consapevole. Lo stesso ti-
tolo risuona anche come un’esortazione, un monito rivolto al pubblico: un invito a cercare di
avvicinarsi — se si è capaci — alla quotidianità e anche alla complessità stratificata della co-
munità LGBTQI+, e in particolare alle vite delle persone transgender superando stereotipi e
pregiudizi contro ogni forma di discriminazione, per riaffermare il riconoscimento pieno della
dignità, dell’identità e dei diritti di ogni persona.
Il senso profondo della pratica dell’artista si riflette in una sua dichiarazione:
“Con la fotografia non esploro la distanza, ma anzi cerco di afferrare sentire e mostrare ciò che è
là fuori – scrive. È nel caos delle emozioni, nel disordine effimero e imperfetto della vita persona-
le che fugaci e mutevoli momenti di verità prendono forma. E, tra gli interstizi dei segni e simu-
lacri della contemporaneità, spero si insinui la gioia della solidarietà e una timida sovversione”.
In mostra una selezione di 32 fotografie rigorosamente in bianco e nero, tratte da tre differen-
ti nuclei di immagini scattate tra Bologna, Napoli e Roma dal 1991 al 2018, che ritraggono pre-
valentemente Porpora Marcasciano, Valerie Taccarelli e Loredana Rossi, tre amiche e figure
chiave del movimento transessuale e transgender italiano, testimoni di un lungo sodalizio
umano e artistico con Pallotta. Un rapporto fondato anzitutto su un’amicizia profonda e una
condivisione di vita quotidiana e di militanza che si è trasformato nel tempo in un legame in-
dissolubile.
Porpora si racconta attraverso lo sguardo complice di un’amica, quello di Lina Pallotta che ha
saputo accogliere e custodire ogni frammento di vita, dall'intimità dei gesti, agli ambienti fa-
miliari, alle persone – come Marco, Ciro e Marcella, ma anche Roberta e Lucrezia, Lulù e Vero-
nica – restituendoli con rispetto e coerenza. Pallotta non è un’osservatrice esterna, ma parte-
cipe di quel vissuto e così Porpora appare non soltanto come figura emblematica della lotta
trans, ma anche come corpo vulnerabile immerso in una rete affettiva che attraversa il tempo.
Allo stesso modo, quelli di Valerie e Loredana sono ritratti intensi, partecipati, frutto di una
relazione autentica che Pallotta ha immortalato con quella sensibilità e attenzione che da oltre
trent’anni caratterizza la sua pratica artistica che consente alle immagini di raccontare senza
violare. I ritratti oscillano tra la dimensione privata e quella pubblica, mostrando come l’iden-
tità sia un processo in divenire, e si caricano di una peculiare forza espressiva e altamente
suggestiva diventando gli emblemi di una resistenza quotidiana, urgente e poetica. Ad essi
sono associati dettagli di interni domestici, paesaggi naturali e vedute urbane che, quale parte
integrante della narrazione, si distinguono per la loro capacità evocativa nel restituire la den-
sità emotiva di luoghi carichi di segni ed esperienze sedimentate che si intrecciano inscindibil-
mente con le storie e i corpi delle persone ritratte dall'artista.
La fotografia di Pallotta sfugge alla pura rappresentazione poiché non cerca la posa, non si af-
fida all’estetica del sensazionalismo, non costruisce la scena. Al contrario, sono immagini sot-
tratte all’incoscienza dell’attimo, scatti in movimento, immediati e talvolta sfocati, attraversati
da un’urgenza vitale che ne costituisce l’essenza e il valore più autentico. Ogni scatto è un
frammento di esistenza: non una semplice testimonianza, ma una presenza viva, instabile, che
ci interpella. Pallotta si muove ai margini della rappresentazione mediatica, ne rifiuta i codici e
le ideologie, per restituire sprazzi di verità — talvolta scomode, talvolta struggenti — che toc-
cano corde profonde, sul piano umano prima ancora che politico, raccontando storie personali
e collettive insieme, come quelle di Porpora, Valerie, Loredana, ma anche quelle di tante altre
persone che hanno vissuto il peso della marginalità e il coraggio della rivendicazione. Le im-
magini costruiscono una narrazione fluida e articolata che passa attraverso il corpo, l’identità
e la memoria e che, frutto di un'alleanza profonda tra fotografa e soggetto, trasforma la poesia
dell'ordinario in un messaggio politico.
La sua è una ricerca radicale che si muove in una zona liminale tra intimità e narrazione socia-
le e sovverte i codici del fotogiornalismo tradizionale restituendo uno sguardo soggettivo,
partecipe, necessario, capace di aprire spazi di consapevolezza.
Gli scatti selezionati hanno avuto un importante percorso espositivo e alcuni di essi sono con-
servati in musei e collezioni pubbliche, tra cui il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
(Prato), la Fondazione Paul Thorel (Napoli), le Gallerie d’Italia (Napoli), la Collezione Farnesi-
na (Roma), oltre a collezioni private in Italia e all’estero.
Get Closer If You Can non è soltanto un’esposizione di foto, ma un invito a guardare davvero, a
mettersi in discussione, a entrare in relazione. Perché avvicinarsi, se si può, è il primo passo
verso la comprensione.
La mostra è resa possibile grazie alla visione dell’imprenditore e mecenate Lorenzo Bassetti.
Sarà disponibile il volume “Porpora” di Lina Pallotta, edito da Nero Editions, Roma, 2023.
Scheda tecnica
Artisti: Lina Pallotta
Titolo mostra: Get Closer If You Can
A cura di: Davide Sarchioni
Con il patrocinio di: Comune di Capalbio
Promossa da: Fondazione Capalbio
Organizzata da: Associazione Culturale Il Frantoio
In collaborazione con: Baleno International – Roma
Main Sponsor: MAG Broker di Assicurazione
Partner: Terenzi
Periodo: 22 giugno – 27 luglio 2025
Inaugurazione: sabato 21 giugno, ore 19.00
INFO
Date e orari di apertura: dal 21 giugno al 27 luglio, tutti i giorni ore 19.00 – 22.30 o su appunta -
mento. Chiuso il martedì.
CONTATTI
t. +39 3357504436
e-mail: ilfrantoioart@gmail.com
IG: @frantoio_arte
FB: Associazione Culturale “Il Frantoio”
21
giugno 2025
Get Closer If You Can
Dal 21 giugno al 27 luglio 2025
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
Galleria Il Frantoio
Capalbio, Piazza della Provvidenza, 10, (GR)
Capalbio, Piazza della Provvidenza, 10, (GR)
Orario di apertura
dalle 19 alle 22
Vernissage
21 Giugno 2025, 19:00
Ufficio stampa
TerraMedia_LaDI_Art
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini






