Ghiacciai: la visione dell’acquahttps://www.exibart.com/repository/media/2022/11/314880522_5072661682834336_6842888278096612637_n-1068x742.jpg

Ghiacciai: la visione dell’acqua

Il progetto espositivo Ghiacciai: la visione dell’acqua, presentato per la prima volta in Italia, si concentra sulla vitale importanza delle aree glaciali del Cile per la conservazione dell’equilibrio idrico, a contributo delle prospettive ecologiche e ambientali del pianeta.

Le ‘visioni’ dei cinque artisti, Micaelina Campos, Ximena García, Adelaida Larraín, Flavia Rebori e Juan Urrejola, sono il risultato di un anno di intensa sperimentazione sotto la cura della storica dell’arte Macarena Murúa Rawlins.

La poliedricità delle interpretazioni sul tema dei ghiacciai riflette l’eclettica sensibilità di ogni singolo artista, di fronte a questa realtà; l’arte diventa testimonianza, e proprio l’acquerello, sa cogliere al meglio l’espressività dell’acqua, mezzo costitutivo di questi monumentali corpi di ghiaccio.

Il percorso espositivo offre uno spazio di riflessione e di denuncia di un problema essenziale che riguarda tutti e che richiede il nostro impegno e la nostra cura.

Le opere di questi acquerellisti cileni sono state presentate in molti paesi – oltreché in Cile – in Perù, Argentina, Messico, Spagna, Stati Uniti e Francia.

La mostra – da poco esposta a l’Escalier-Espace d’Art, Montreuil, Parigi – dopo la prestigiosa tappa italiana al Sondrio Festival, tornerà nella capitale francese all’Unesco, per poi itinerare in altre sedi pubbliche e musei in Italia e in Europa.

Il progetto, patrocinato dal DIRAC, la Dirección de Asuntos Culturales, del Ministero degli Esteri del Cile, è curato dalla Fundación Museo Casa de la Acuarela di Santiago del Cile.

L’edizione italiana della mostra è patrocinata dal Consolato Generale del Cile a Milano, con il coordinamento a cura di Aldo Audisio, Mara Moscano, Vivien Jones (Console Onorario del Cile a Torino).

La mostra, allestita nelle sale del Palazzo Pretorio, è presentata dal Comune di Sondrio come evento di apertura del Sondrio Festival – Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi

 
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30 ottobre 2022

Ghiacciai: la visione dell’acqua

Dal 30 ottobre al 24 novembre 2022
arte contemporanea
Location
PALAZZO PRETORIO
Sondrio, Piazza Campello, (Sondrio)
Biglietti
Ghiacciai e visioni Macarena Murúa Rawlins, curatrice Abbiamo il privilegio, come abitanti del Cile, di vivere in un territorio ricco di ghiacciai che si estendono da nord a sud del Paese assicurando un’abbondante riserva di acqua dolce, essenziale per la vita, oggi compromessa dal riscaldamento globale e affidata alla coscienza dell’uomo. Di fronte a questa realtà l'arte diventa testimonianza, e proprio la tecnica dell’acquerello sa cogliere l'espressività dell'acqua, mezzo costitutivo di questi monumentali corpi di ghiaccio, offrendo uno spazio di riflessione e di denuncia. Le “visioni” dei cinque artisti, Micaelina Campos, Ximena García, Adelaida Larraín, Flavia Rebori e Juan Urrejola, rappresentano il culmine di un percorso creativo che sfida il linguaggio dell’acquerello, in cui il supporto svela l’espressività della sua materia: le velature si annacquano, rendendo eteree le masse di ghiaccio, l’astrazione e la figurazione provocano lo spettatore attraverso giochi atmosferici e cromatici e lo scorrimento del pigmento simula lo scivolamento stesso dei ghiacciai minacciati e vulnerabili. La poliedricità delle interpretazioni, sul tema dei ghiacciai, riflette l’eclettica sensibilità di ogni singolo artista. Il lavoro di Micaelina Campos gioca con gli spostamenti di spettrali pezzi di carta e trame fantasma, che appaiono e scompaiono sulla superficie dell'opera. In questo gesto di dislocazione, l’acqua e il pigmento vengono trascinati e le loro tracce appaiono sulla superficie dei grandi massicci di ghiaccio, come un clamore visivo che ci avverte dell'imminente scioglimento. Ximena García ci invita in uno spazio di raccoglimento, dove la quasi totale assenza di colore mette in evidenza la solitudine che pervade l’immensità dei paesaggi ghiacciati del sud del Cile. Il suo sguardo figurativo svanisce nello scontro fra bianco e nero lasciando apparire infiniti grigi e azzurri tenui, che si fondono e sfumano il bordo del ghiaccio e la compattezza e la durezza del paesaggio. Nell'opera di Adelaide Larraín, il supporto assume espressione e volume attraverso sottili frammenti di carta colorata, dai bordi strappati a mano, che l'artista nasconde tra le tracce di acqua e pigmento. Questi corpi sottili, si fondono in un paesaggio di fessure e crepe, da cui emergono come una provocazione allo sguardo attento dello spettatore. Flavia Rebori ci trasporta nella robustezza del ghiaccio eterno della montagna, attraverso corpi di colore che acquistano l’espressione di una geografia sfuggente e avversa. Emergono così il ghiacciaio, la terra e i suoi minerali, colpiti dalla luce del sole, che soccombono alla gestualità dell’artista, che ripropone più volte, il momento del contatto con la monumentalità delle Ande. Attraverso la padronanza del dominio cromatico e un minimalismo travolgente, Juan Urrejola esplora l’immensità dei ghiacciai, in uno spazio di brutale contrasto in cui si fondono forze primordiali. L’acqua che appare violacea tra un blu persistente e il bianco, che si appropria del territorio espressivo, è confinata tra sottili pieghe di carta che la catturano in un campo di lotta per l’esistenza. Il percorso espositivo è un’ occasione di riflessione e consapevolezza su un problema che riguarda tutti e che richiede il nostro impegno e la nostra cura. Macarena Murúa Rawlins, curatrice Laureata in Storia dell'Arte e Master in Museologia. Ricercatrice, curatrice e museologa. Docente presso l'Università Alberto Hurtado.
Sito web

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