Nato a Fossano nel 1959, l'artista negli anni '80 e 2000 si dedica soprattutto alla fotografia a colori e successivamente al bianco e nero, utilizzando la figura umana come elemento simbolico, oltre a una ricerca quasi ossessiva sul tema dei ritratti.

Soltanto negli ultimi anni si è dedicato all'aspetto pittorico della sua creatività, frequentando la scuola di disegno di Markus Parisini e quella di pittura dei maestri Antonio Carena e Plinio Martelli presso l'Accademia delle Belle Arti di Cuneo, dove nel 2007 si laurea in Pittura e Arti Visive con 110 e lode.

Nei lavori svolti in questo periodo cerca di continuare la sua ricerca sul linguaggio del corpo e sull'esistenza dell'uomo, che cattura nei suoi viaggi attorno al mondo, per diventare soggetti privilegiati delle sue opere. Il suo segno distintivo sono volti con occhi profondi, testimoni silenziosi di stati d'animo.

La sua filosofia di vita è di fotografare le emozioni e dipingere per emozionare.

Come ha scritto il critico Carlo Gramaglia “La storia dell'umanità è al centro delle opere di Gian Piero Trucco, anche se ama i nostri paesaggi, scorci, personaggi, le bellezze della natura. Tangibili sono i suoi viaggi nei paesi del Terzo Mondo, dove, attraverso un dialogo, solleva ed aiuta i bambini e le persone che soffrono, catturando anche, sulle sue tele e nei servizi fotografici, una cultura fatta di miseria, di povertà; scopre l'anima palpitante delle popolazioni, con un'avventura fantastica, altamente sociale”.