MAKE apre il 2025 ospitanto 25 particolarissime piccole tele e 3 pastelli su carta di Giancarlo Bonacorsi. Ex restauratore di fossili, Bonacorsi crea opere intime e autobiografiche incentrate sul tema della natura morta come sinonimo di vita silente.
Sarà, infatti, proprio “Vita silente” il titolo dell'esposizione che inaugura il prossimo venerdì 21 febbraio, alle 18.00.
Per Alessandra Santin, che presenterà l'autore, “il gesto meditato, la stesura accurata degli strati materici, quasi monocromi dei fondi, le personalissime tecniche compositive di Giancarlo suggeriscono, o meglio ancora, esigono, una concentrazione attenta, una prossimità del nostro sguardo partecipativo ed empatico nella lettura di queste visioni di Vita Silente.
Le linee vibranti e per certi aspetti incongrue delle sue architetture, mutate in “forme simboliche viventi”, offrono - sottolinea la curatrice - la massima espressione in geometrie che tutto contengono: una poesia visiva potente, capace di evocare tanto i silenzi quanto le narrazioni, i lampi delle memorie sempre in dialogo con evanescenze, ombre costruttive di un immaginario rinnovato e sapiente.”

“C’è una potenzialità immersiva ed emersiva – conclude la Santin – in queste sue scenografie minimali che, di fatto, costituiscono l’originalità e la cifra significativa della sua ricerca più recente. Il Tempo si fa Tempio in spazi minerari velati, a volte dolenti, le cui suggestioni claustrofobiche creano luoghi originari, intimi, sontuosi e colmi d’assenza”.