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Gianmaria Giannetti
personale di pittura
Comunicato stampa
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GIANMARIA GIANNETTI
1974 Nasce a Milano.
Studia Filosofia Estetica all’Università degli Studi di Milano.
Al mio amico Gianmaria guardando la sua pittura di Rossana Campo
Io credo che la pittura, proprio l’atto del dipingere e tutti i suoi materiali, le tele i pennelli i colori i solventi gli odori, le ore passate in solitudine dentro se stessi, magari con la musica anche, è una specie di droga fantastica. E una volta che l’hai provata e ti è entrata nel sangue non puoi farne più a meno. Soppianta un po’ tutti gli altri enzimi, comanda la ghiandola pineale, e come con l’eroina, il solo antidoto alla pittura è la pittura stessa. Credo che si diventa artisti per darsi delle regole, per trovare un modo di stare al mondo secondo regole che ci diamo noi, che stanno bene a noi. Contro le regole del mondo. Un artista, come uno scrittore, se è davvero tale (se fa sul serio, se non è solo uno che passa il suo tempo a buttare giù colori su una tela o a riempire i fogli con le sue cazzate) compie una specie di cammino di autoeducazione, di autodisciplina, e si costruisce la sua vita e il suo lavoro in libertà, mettendosi al mondo da sé, contro il discorso dominante, contro le regole che hanno cercato di imporgli. Ti voglio trascrivere una delle molte cose interessanti che ha detto Dubuffet: “I bambini, come i pazzi, sono fuori dal sociale, fuori dalla legge, asociali, alienati: proprio quello che l’artista deve essere. Ecco da dove viene il sapore dei loro disegni, la libertà d’invenzione che in loro troviamo, la facilità e la disinvoltura delle loro trascrizioni, il loro ardimento e soprattutto (ed è questa la chiave di volta della pittura) la forte capacità di “vedere” sul serio ciò che è dipinto, senza che lo spirito critico intervenga subito, come succede nell’adulto, nel “professionista”, a impedirlo.”
Io non sopporto i professionisti dell’arte, se un artista non sa mantenersi un po’ nell’incertezza, e in quello che i maestri buddisti chiamano “lo spirito del principiante” per me perde qualunque interesse. Rossana Campo
Solo Exhibitions
1998 ‘Abisso’, paintings, Creuza de Mä, Alassio
1999 ‘The 124’, paintings, Le Trottoir, a cura di Michelangelo Jr, Milano
2001 ‘Duel’, paintings and performance, (catalogo) Galleria Arte Bersani. Catalogo con saggi di Dino Carlesi e Tiziana Fornero, Finale Ligure
2002 ‘Terra-Lux’, paintings, Galleria LalliHome, Varenna
2003 Book: ‘Escatologia (di una piuma)’, presentazione Dino Carlesi, Andrea G. Pinketts, Edizioni Il Filo.
‘Estroflessioni di mondi sommersi’, paintings and performance, Palazzo Ducale, Genova
2004 ‘autobiografiavuoto’, performance, Galleria 2000, Milano
2005 ‘c’era una volta un cerchio’, paintings, Camera di Commercio Italiana, a cura di Beatrice Bregoli Orts, Cote d’Azur, Nizza
‘The story of Vera Blu’, paintings, (dvd) Silvens P. Gallery, New York
‘mondogirointornoame’, paintings, (catalogo Silvana Editoriale), saggio di Rossana Campo e Williams Abitbol, Spazio no-profit Spiazzi (Arsenale), Venezia
‘I am Pollo-k’, paintings, (catalogo Silvana Editoriale) Libreria Bocca, a cura di Giorgio Lodetti, Milano
Book: ‘Appunti di un terrestre’, introduzione Giancarlo Rossi, Giulio Perrone Editore. www.giulioperroneditore.it
Group Exhibitions
2001 ‘No Art No’, paintings, No profit home, Berlino
2002 Roma Poesia, performance poetry, Roma
‘Pink Memory’, paintings and performance, Galleria a casa di Giorgio, Montecatini
2003 Salone internazionale del libro, performance poetry, Torino
Slam Poetry Sparajiuri, performance poetry, Torino
2004 Flash Art Fair, performance poetry, Galleria Pio Monti, Milano
Festival internazionale di poesia, performance poetry, Reggio Emilia
Festival delle arti, paintings, Bologna
2005 Book: ‘La storia di Vera Blu (primi appunti)’ nell’antologia ‘La coda della galassia’, Fara Editore, www.faraeditore.it
‘I° Festival degli Sbuffoni’, performance poetry, Fabbrica del Vapore, Milano.
‘Respiro’, collezione di Roberto Coda Zabetta in memoria di Stefano Coda Zabetta, da Marina Abramovic a Gilberto Zorio photograph, dimensioni
1974 Nasce a Milano.
Studia Filosofia Estetica all’Università degli Studi di Milano.
Al mio amico Gianmaria guardando la sua pittura di Rossana Campo
Io credo che la pittura, proprio l’atto del dipingere e tutti i suoi materiali, le tele i pennelli i colori i solventi gli odori, le ore passate in solitudine dentro se stessi, magari con la musica anche, è una specie di droga fantastica. E una volta che l’hai provata e ti è entrata nel sangue non puoi farne più a meno. Soppianta un po’ tutti gli altri enzimi, comanda la ghiandola pineale, e come con l’eroina, il solo antidoto alla pittura è la pittura stessa. Credo che si diventa artisti per darsi delle regole, per trovare un modo di stare al mondo secondo regole che ci diamo noi, che stanno bene a noi. Contro le regole del mondo. Un artista, come uno scrittore, se è davvero tale (se fa sul serio, se non è solo uno che passa il suo tempo a buttare giù colori su una tela o a riempire i fogli con le sue cazzate) compie una specie di cammino di autoeducazione, di autodisciplina, e si costruisce la sua vita e il suo lavoro in libertà, mettendosi al mondo da sé, contro il discorso dominante, contro le regole che hanno cercato di imporgli. Ti voglio trascrivere una delle molte cose interessanti che ha detto Dubuffet: “I bambini, come i pazzi, sono fuori dal sociale, fuori dalla legge, asociali, alienati: proprio quello che l’artista deve essere. Ecco da dove viene il sapore dei loro disegni, la libertà d’invenzione che in loro troviamo, la facilità e la disinvoltura delle loro trascrizioni, il loro ardimento e soprattutto (ed è questa la chiave di volta della pittura) la forte capacità di “vedere” sul serio ciò che è dipinto, senza che lo spirito critico intervenga subito, come succede nell’adulto, nel “professionista”, a impedirlo.”
Io non sopporto i professionisti dell’arte, se un artista non sa mantenersi un po’ nell’incertezza, e in quello che i maestri buddisti chiamano “lo spirito del principiante” per me perde qualunque interesse. Rossana Campo
Solo Exhibitions
1998 ‘Abisso’, paintings, Creuza de Mä, Alassio
1999 ‘The 124’, paintings, Le Trottoir, a cura di Michelangelo Jr, Milano
2001 ‘Duel’, paintings and performance, (catalogo) Galleria Arte Bersani. Catalogo con saggi di Dino Carlesi e Tiziana Fornero, Finale Ligure
2002 ‘Terra-Lux’, paintings, Galleria LalliHome, Varenna
2003 Book: ‘Escatologia (di una piuma)’, presentazione Dino Carlesi, Andrea G. Pinketts, Edizioni Il Filo.
‘Estroflessioni di mondi sommersi’, paintings and performance, Palazzo Ducale, Genova
2004 ‘autobiografiavuoto’, performance, Galleria 2000, Milano
2005 ‘c’era una volta un cerchio’, paintings, Camera di Commercio Italiana, a cura di Beatrice Bregoli Orts, Cote d’Azur, Nizza
‘The story of Vera Blu’, paintings, (dvd) Silvens P. Gallery, New York
‘mondogirointornoame’, paintings, (catalogo Silvana Editoriale), saggio di Rossana Campo e Williams Abitbol, Spazio no-profit Spiazzi (Arsenale), Venezia
‘I am Pollo-k’, paintings, (catalogo Silvana Editoriale) Libreria Bocca, a cura di Giorgio Lodetti, Milano
Book: ‘Appunti di un terrestre’, introduzione Giancarlo Rossi, Giulio Perrone Editore. www.giulioperroneditore.it
Group Exhibitions
2001 ‘No Art No’, paintings, No profit home, Berlino
2002 Roma Poesia, performance poetry, Roma
‘Pink Memory’, paintings and performance, Galleria a casa di Giorgio, Montecatini
2003 Salone internazionale del libro, performance poetry, Torino
Slam Poetry Sparajiuri, performance poetry, Torino
2004 Flash Art Fair, performance poetry, Galleria Pio Monti, Milano
Festival internazionale di poesia, performance poetry, Reggio Emilia
Festival delle arti, paintings, Bologna
2005 Book: ‘La storia di Vera Blu (primi appunti)’ nell’antologia ‘La coda della galassia’, Fara Editore, www.faraeditore.it
‘I° Festival degli Sbuffoni’, performance poetry, Fabbrica del Vapore, Milano.
‘Respiro’, collezione di Roberto Coda Zabetta in memoria di Stefano Coda Zabetta, da Marina Abramovic a Gilberto Zorio photograph, dimensioni
15
ottobre 2005
Gianmaria Giannetti
Dal 15 al 31 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE SPIAZZI – ISOLAB
Venezia, Castello, 3865, (Venezia)
Venezia, Castello, 3865, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni (tranne il mercoledì) 10-16
Vernissage
15 Ottobre 2005, ore 19
Autore



