Sabato 22 gennaio alle ore 18.30 si inaugura alla Galleria Fioretto di Padova la mostra dell'artista Gino Morandis, uno degli esponenti di maggior spicco dello spazialismo veneziano a partire dagli anni '50.

La pittura di Morandis in quegli anni assume un ruolo particolare all'interno del movimento spaziale: la sua sensibilità coloristica, a cui si accompagna una decisa vocazione formale, lo porta a elaborare un linguaggio di pura astrazione fantastica.

L'artista opera una sorta di scomposizione strutturale della forma che si apre nello spazio ma mantiene una sua unità dinamica.

Gli anni successivi lo vedranno operare una sorta di essenzializzazione della forma servendosi di colori marcati, sperimentando forme plastiche in rilievo e utilizzando dei retini, che permettono una ricerca legata alla materia trasparente

Morandis è stato non solo pittore di profonda sensibilità, grande eleganza e notevole curiosità, ma anche e soprattutto uno sperimentatore.

Nato a Venezia nel 1915 e morto nel 1994, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Virgilio Guidi che poi seguirà all'Accademia di Bologna nel 1935 quando sarà costretto a lasciare la città lagunare.

Inizia ad esporre giovanissimo nel 1932 alla Mostra Collettiva dell'Opera Bevilacqua La Masa. Alla fine degli anni '40 instaura un rapporto privilegiato con E. Vedova, si allontana dalla pittura figurativa per orientare la sua ricerca verso espressioni astratte. Aderisce nei primi anni '50 al movimento spaziale e partecipa alle mostre degli artisti spaziali a Venezia e a Trieste. Nel 1964 vince il concorso nazionale per gli affreschi del nuovo Policlinico dell'Università di Padova.

Partecipa a numerose e importanti manifestazioni artistiche nazionali e internazionali tra cui le Biennali di Venezia dal 1936 al 1968 e le Quadriennali di Roma dal 1935 al 1972.

In mostra alla Galleria Fioretto si potranno ora ammirare una ventina di opere pittoriche, bassorilievi in legno e sculture.