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Giorgio Bompadre – Le opere che mi hanno scelto
una rivisitazione dell’opera pittorica e grafica di uno dei più importanti artisti marchigiani della seconda metà del Novecento
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata presso la Galleria Artemisia Arte Contemporanea di Via Nino Bixio, 39 a Falconara M (An), con una presentazione a cura di Silvia Cuppini dell'Università di Urbino, sabato 28 maggio 2005, la mostra dal titolo "Le opere che mi hanno scelto" una rivisitazione dell'opera pittorica e grafica di uno dei più importanti artisti marchigiani della seconda metà del Novecento: Giorgio Bompadre.
Nato ad Ancona nel 1929 e recentemente scomparso (2005) a Urbino, sua città d'adozione, Bompadre è considerato un maestro dell'incisione per aver raggiunto il merito di esservisi sempre distinto con spirito innovativo esemplarmente sperimentato in aderenza ad una poetica d'impronta lirica e metafisica che ha avuto modo di tradurre anche nella sua opera pittorica.
La mostra intende ripercorrere quel periodo più significativo dell'opera di Bompadre quando, alla metà degli anni Sessanta, egli si allontana da un'iniziale esperienza figuativa che nasce con la formazione scolastica di grande rigore tecnico sperimentata alla Scuola del Libro di Urbino, legata ad una tradizione incisorea di grande competenza tecnica e spesa, inizialmente, soprattutto sulla lettura del paesaggio marchigiano che gli era valsa importanti riconoscimenti ottenuti sia dalla critica che dall'affermazione in mostre, rassegne e premi in Italia e all'estero.
Una tendenza all'astrazione, quella successiva al primo periodo figurativo di elegiaci racconti novecentisti, che si definisce nel 1964 quando è inviato alla Biennale di Venezia dove presenta la più significativa espressione della sua poetica per la quale sviscera la pratica incisorea spingendosi fino all'estrema espressione del bianco su bianco: le famose incisioni a secco.
L'iniziativa espositiva della Galleria Artemisia, già programmata in un percorso che vuole presentare l'opera degli artisti esponenti autorevoli dell'arte contemporanea del Novecento, è il primo omaggio dopo la morte dell'artista, si propone come un momento di riflessione e come occasione per un importante apprezzamento e rivalutazione dell'opera di Bompadre tra quelli degli ultimi anni.
In questa mostra è presentata una corposa serie di incisioni a secco ed alcune opera a tempera reaizzate intorno alla metà degli anni Sessanta della collezione della Galleria d'Arte Scipione di Franco Cicconi, attiva tra gli anni Sessanta ed Ottanta a Macerata, luogo di presentazione e di dibattito di alcune esperienze e della poetica dei più importanti artisti di quegli anni, a loro volta esponenti delle neo - avanguardie artistiche dell'epoca. Una (quella della Galleria Cicconi), tra quelle realtà che spesso nelle Marche rimangono troppo circoscritte all'attenzione di pochi appassionati e relegate al lavoro di esperti, competenti e volenterosi appassionati e mecenati che non raccolgono l'attenzione delle Istituzioni e del grande pubblico, che invece tanto hanno bisogno, e all'opera della quali hanno un debito di riconoscenza.
Da questa raccolta prende il titolo la mostra che, presentando le opere degli eredi della Galleria Cicconi (quindi le opere della scelta implicita che fà il gallerista in qualità di collezionista), si vogliono mostrare sotto un "inedito" punto di vista, evidenziando l'aspetto che, piuttosto, sono le opere che "scelgono" il collezionista stesso, nel senso che, colpendone la sua personale sensibilità, entrano in una simbiosi di reciproca esigenza estetica che porta alla condivisione tra artista e fruitore di un comune senso di condivisione della percezione delle cose e del mondo, quella stessa che è appunto realizzata attraverso la rappresentazione che del mondo ne è interprete l'opera d'arte.
Le opere in mostra sono, peraltro, lo spaccato della più importante poetica dell'opera di Bompadre e sintetizzano la sua esperienza artistica più importante e riconosciuta, quella che si esprime all'interno di una concezione neo - astrattista e concretista realizzata con un gusto costante, corretto e raffinato fatto di un'autonoma e riconoscibile ricerca espressiva di grande valore estetico.
Nato ad Ancona nel 1929 e recentemente scomparso (2005) a Urbino, sua città d'adozione, Bompadre è considerato un maestro dell'incisione per aver raggiunto il merito di esservisi sempre distinto con spirito innovativo esemplarmente sperimentato in aderenza ad una poetica d'impronta lirica e metafisica che ha avuto modo di tradurre anche nella sua opera pittorica.
La mostra intende ripercorrere quel periodo più significativo dell'opera di Bompadre quando, alla metà degli anni Sessanta, egli si allontana da un'iniziale esperienza figuativa che nasce con la formazione scolastica di grande rigore tecnico sperimentata alla Scuola del Libro di Urbino, legata ad una tradizione incisorea di grande competenza tecnica e spesa, inizialmente, soprattutto sulla lettura del paesaggio marchigiano che gli era valsa importanti riconoscimenti ottenuti sia dalla critica che dall'affermazione in mostre, rassegne e premi in Italia e all'estero.
Una tendenza all'astrazione, quella successiva al primo periodo figurativo di elegiaci racconti novecentisti, che si definisce nel 1964 quando è inviato alla Biennale di Venezia dove presenta la più significativa espressione della sua poetica per la quale sviscera la pratica incisorea spingendosi fino all'estrema espressione del bianco su bianco: le famose incisioni a secco.
L'iniziativa espositiva della Galleria Artemisia, già programmata in un percorso che vuole presentare l'opera degli artisti esponenti autorevoli dell'arte contemporanea del Novecento, è il primo omaggio dopo la morte dell'artista, si propone come un momento di riflessione e come occasione per un importante apprezzamento e rivalutazione dell'opera di Bompadre tra quelli degli ultimi anni.
In questa mostra è presentata una corposa serie di incisioni a secco ed alcune opera a tempera reaizzate intorno alla metà degli anni Sessanta della collezione della Galleria d'Arte Scipione di Franco Cicconi, attiva tra gli anni Sessanta ed Ottanta a Macerata, luogo di presentazione e di dibattito di alcune esperienze e della poetica dei più importanti artisti di quegli anni, a loro volta esponenti delle neo - avanguardie artistiche dell'epoca. Una (quella della Galleria Cicconi), tra quelle realtà che spesso nelle Marche rimangono troppo circoscritte all'attenzione di pochi appassionati e relegate al lavoro di esperti, competenti e volenterosi appassionati e mecenati che non raccolgono l'attenzione delle Istituzioni e del grande pubblico, che invece tanto hanno bisogno, e all'opera della quali hanno un debito di riconoscenza.
Da questa raccolta prende il titolo la mostra che, presentando le opere degli eredi della Galleria Cicconi (quindi le opere della scelta implicita che fà il gallerista in qualità di collezionista), si vogliono mostrare sotto un "inedito" punto di vista, evidenziando l'aspetto che, piuttosto, sono le opere che "scelgono" il collezionista stesso, nel senso che, colpendone la sua personale sensibilità, entrano in una simbiosi di reciproca esigenza estetica che porta alla condivisione tra artista e fruitore di un comune senso di condivisione della percezione delle cose e del mondo, quella stessa che è appunto realizzata attraverso la rappresentazione che del mondo ne è interprete l'opera d'arte.
Le opere in mostra sono, peraltro, lo spaccato della più importante poetica dell'opera di Bompadre e sintetizzano la sua esperienza artistica più importante e riconosciuta, quella che si esprime all'interno di una concezione neo - astrattista e concretista realizzata con un gusto costante, corretto e raffinato fatto di un'autonoma e riconoscibile ricerca espressiva di grande valore estetico.
28
maggio 2005
Giorgio Bompadre – Le opere che mi hanno scelto
Dal 28 maggio al 23 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEMISIA
Falconara Marittima, Via Nino Bixio, 39, (Ancona)
Falconara Marittima, Via Nino Bixio, 39, (Ancona)
Orario di apertura
tutti i giorni escluso il lunedì e la domenica pomeriggio 10-12.30 e 17-19.30
Vernissage
28 Maggio 2005, ore 18
Autore
Curatore




