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Giovane Figurazione
Collettiva pittura
Comunicato stampa
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Stefano Ronci, secondo al Premio celeste 2005 per la Giovane Figurazione è nato a Rimini nel 1972 dove vive e lavora
Dice di lui Gianluca Marziani
“Le tele pittoriche raffigurano volti con precisione liquida e scivolosa, armonizzando le atmosfere dentro monocromie emozionali. Alcuni quadri si uniformano sui toni acquatici del blu profondo, altri su radici in bianco e nero che raffreddano il clima narrativo. Talvolta colano rivoli di materia, diverse volte la definizione si ripulisce senza perdere quel lento diluirsi…. A prescindere dalle motivazioni concettuali dei progetti, le opere rispecchiano e sintetizzano l’attualità con bella empatia…..
I motociclisti siamo tutti NOI
I loro volti, i loro sguardi i loro movimenti rappresentano la condizione umana, la fatica del quotidiano, la lotta costante di ogni giornata”…
Antonella Cinelli nasce a Teramo nel 1973. Conseguita la maturità presso il Liceo Artistico si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove si diploma nel corso di pittura .
Vive e lavora a Bologna.
Dice di Lei, Maurizio Sciaccaluga
Antonella Cinelli racconta e rappresenta una sensualità intima, raccolta, assolutamente personale. Tre quadri in stretta successione, legati l'uno all'altro come momenti di una striscia a fumetti, ricordano uno strip-tease lento e silenzioso, accaduto nel buio caldo di una piccola stanza. Sopra fondi dalla tonalità verde acido si vede, nitido e in tutte le tinte di un rosa ben definito, un corpo che si spoglia, per guardarsi più che per compiacere altri occhi. Tra i due istanti di questo pudico spogliarello l'opera presenta anche quel capo di vestiario che, disindossato con gentilezza, ha liberato le carni allo sguardo. Tutta la composizione ruota attorno agli atteggiamenti del soggetto, che si mostra e si nasconde allo stesso tempo, che ama osservarsi nello specchio dell'arte ma, al contempo, non vuole svelarsi completamente, rinunciando a tutti i propri segreti. La Cinelli, con un tratto raffinato e leggero, in definitiva estremamente discreto, riesce a dare nuova linfa alla figurazione narrativa, senza rinnegare quell'intimità e quella ritrosia tipiche di tanta ricerca attuale.
A Luca Giovagnoli , nato nel 1964 a Rimini ai suoi inconfondibili profili sognanti di città di mare, di teatrali Grand Hotel, di incontri sulla sabbia scie persistenti di una sottile nostalgia collettiva, è affidato il compito di realizzare l’immagine che nel 2006 figurerà sui manifesti, sulle guide degli eventi, sulle pubblicità, sulle cartoline, sui gadget dell’estate di Rimini.
Ha al suo attivo numerosissime personali in Italia e all’estero; di lui hanno scritto moltissimi e autorevoli critici ( F. Basile, L. Beatrice, M. Sciaccaluga, V. Cohen, G. Seveso, D. Montaldo,
E. Gravagnuolo, e altri )
Dice di lui Davide Rondoni
“Già in molti si sono chiesti, e altri lo faranno guardando questi quadri, cosa ci stanno a fare queste figure, o figurine, ritagliate da un altro tempo, da altri luoghi in mezzo al calmo divampare di colori, ora più festosi ora più gelidi, e alle traiettorie di segni e graffi di Giovagnoli.[ …]
Il pittore qui mette insieme le figure del passato e il moto del presente perché non sa come fare a tenerli insieme. A metterli in relazione, a farli comunicare. Perché è sincero con la sua memoria, e con la propria impotenza a governarla. E non è la pittura uno dei luoghi di grande possibile sincerità della memoria ? E così pure di possibile, continua, menzogna della memoria ?
Belle statuine. Come nel gioco da bambini quel fermarsi improvviso, mentre tutto correva
intorno: la vita del cortile, il sangue nelle vene, l’età dei nostri genitori, i cambiamenti
dell’Italia. Il farsi statua, fosse pure statuina, come estrema risorsa contro il tempo………
Dice di lui Gianluca Marziani
“Le tele pittoriche raffigurano volti con precisione liquida e scivolosa, armonizzando le atmosfere dentro monocromie emozionali. Alcuni quadri si uniformano sui toni acquatici del blu profondo, altri su radici in bianco e nero che raffreddano il clima narrativo. Talvolta colano rivoli di materia, diverse volte la definizione si ripulisce senza perdere quel lento diluirsi…. A prescindere dalle motivazioni concettuali dei progetti, le opere rispecchiano e sintetizzano l’attualità con bella empatia…..
I motociclisti siamo tutti NOI
I loro volti, i loro sguardi i loro movimenti rappresentano la condizione umana, la fatica del quotidiano, la lotta costante di ogni giornata”…
Antonella Cinelli nasce a Teramo nel 1973. Conseguita la maturità presso il Liceo Artistico si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove si diploma nel corso di pittura .
Vive e lavora a Bologna.
Dice di Lei, Maurizio Sciaccaluga
Antonella Cinelli racconta e rappresenta una sensualità intima, raccolta, assolutamente personale. Tre quadri in stretta successione, legati l'uno all'altro come momenti di una striscia a fumetti, ricordano uno strip-tease lento e silenzioso, accaduto nel buio caldo di una piccola stanza. Sopra fondi dalla tonalità verde acido si vede, nitido e in tutte le tinte di un rosa ben definito, un corpo che si spoglia, per guardarsi più che per compiacere altri occhi. Tra i due istanti di questo pudico spogliarello l'opera presenta anche quel capo di vestiario che, disindossato con gentilezza, ha liberato le carni allo sguardo. Tutta la composizione ruota attorno agli atteggiamenti del soggetto, che si mostra e si nasconde allo stesso tempo, che ama osservarsi nello specchio dell'arte ma, al contempo, non vuole svelarsi completamente, rinunciando a tutti i propri segreti. La Cinelli, con un tratto raffinato e leggero, in definitiva estremamente discreto, riesce a dare nuova linfa alla figurazione narrativa, senza rinnegare quell'intimità e quella ritrosia tipiche di tanta ricerca attuale.
A Luca Giovagnoli , nato nel 1964 a Rimini ai suoi inconfondibili profili sognanti di città di mare, di teatrali Grand Hotel, di incontri sulla sabbia scie persistenti di una sottile nostalgia collettiva, è affidato il compito di realizzare l’immagine che nel 2006 figurerà sui manifesti, sulle guide degli eventi, sulle pubblicità, sulle cartoline, sui gadget dell’estate di Rimini.
Ha al suo attivo numerosissime personali in Italia e all’estero; di lui hanno scritto moltissimi e autorevoli critici ( F. Basile, L. Beatrice, M. Sciaccaluga, V. Cohen, G. Seveso, D. Montaldo,
E. Gravagnuolo, e altri )
Dice di lui Davide Rondoni
“Già in molti si sono chiesti, e altri lo faranno guardando questi quadri, cosa ci stanno a fare queste figure, o figurine, ritagliate da un altro tempo, da altri luoghi in mezzo al calmo divampare di colori, ora più festosi ora più gelidi, e alle traiettorie di segni e graffi di Giovagnoli.[ …]
Il pittore qui mette insieme le figure del passato e il moto del presente perché non sa come fare a tenerli insieme. A metterli in relazione, a farli comunicare. Perché è sincero con la sua memoria, e con la propria impotenza a governarla. E non è la pittura uno dei luoghi di grande possibile sincerità della memoria ? E così pure di possibile, continua, menzogna della memoria ?
Belle statuine. Come nel gioco da bambini quel fermarsi improvviso, mentre tutto correva
intorno: la vita del cortile, il sangue nelle vene, l’età dei nostri genitori, i cambiamenti
dell’Italia. Il farsi statua, fosse pure statuina, come estrema risorsa contro il tempo………
15
maggio 2006
Giovane Figurazione
Dal 15 al 30 maggio 2006
giovane arte
Location
ANGELA MEMOLA GRAFIQUE ART GALLERY
Bologna, Via Ferrarese, 57, (Bologna)
Bologna, Via Ferrarese, 57, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 9.30 - 13.00 /16,00 -19,30
Sabato 9,30-13,00 e 16,00-20,00
Chiuso lunedì mattina e giovedì pomeriggio
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