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Giovanni Cerri – Gomorra, l’altro Eden
La mostra prende spunto dall’opera letteraria Gomorra del giovane scrittore napoletano Roberto Saviano e dal film omonimo di Matteo Garrone.
Comunicato stampa
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La Galleria Gli Eroici Furori di Silvia Agliotti è lieta di presentare la mostra Gomorra – L’altro Eden dell’artista milanese Giovanni Cerri che prende spunto dall’opera letteraria Gomorra del giovane scrittore napoletano Roberto Saviano e dal film omonimo di Matteo Garrone.
L’esposizione, patrocinata dalla Provincia di Milano e curata dallo storico dell’arte Antonio D’Amico, raccoglie un nucleo di 12 opere che ruotano intorno a un grande trittico (dimensione cm. 240x440) dal titolo appunto Gomorra – l’altro Eden.
L’opera viene presentata al pubblico per la prima volta con l’intento di Silvia Agliotti, titolare della galleria, e del curatore Antonio D’Amico, di promuoverne successive esposizioni in pubbliche sedi di altre città italiane. Giovanni Cerri si misura con un tema di cronaca forte e attuale, sul quale innesta il suo linguaggio visionario di tendenza neo-espressionista, che rende il lavoro assolutamente autonomo anche se il confronto con l’opera letteraria diventa passaggio obbligato. Giovanni Cerri ha immaginato la sua Gomorra come luogo di periferia, zona limite in cui la lotta fra il bene e il male neppure viene pensata, con la bilancia sempre dalla parte del male vissuto come Paradiso per chi deve convivere con il dolore della solitudine e l’assenza dello Stato. L’altro Eden è il territorio avvelenato, corrotto e sanguinante, malefico e sconfinato, la desolata terra dell’odio, l’Empireo del male contrapposto all’idea di un idilliaco paradiso. Le presenze umane si alternano agli “omini” anonimi e asessuati della segnaletica stradale, piegata in senso di disfatta culturale e che ci avverte di attraversamenti pedonali divenuti tiri al bersaglio, di aree off-limits e divieti di accesso, di ammonimenti di pericolo e lavori in corso di uomini che stanno scavando profonde buche nel terreno.
La tecnica usata è quella impiegata negli ultimi anni da Giovanni Cerri, ovvero carta di quotidiano incollata su tela e sulla quale successivamente l’artista interviene con la pittura a olio.
Ne viene fuori un racconto brutale, potente ed evocativo di un fascino angosciante. Un lavoro che nasce nella sua genesi dalle “città fantasma” che accompagnano spessissimo lo spazio dei suoi quadri, e dove si ritrovano alcuni riferimenti obbligati delle sue composizioni: carcasse di automobili, volti in cui convive l’abbandono, edifici di periferie sempre più inquietanti perchè mai finite.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi critici di Silvia Agliotti e Antonio D’Amico.
Giovanni Cerri (Milano, 1969) ha iniziato la sua attività di pittore nel 1987 e da allora è presente in numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le sue “personali” citiamo: 1995 – Galleria Cortina – Milano; 2000 – Galleria Artistudio/Magrorocca – Milano; 2002 – Galleria Monogramma – Roma; 2003 – Galleria Magenta 52 – Milano; 2005 – Casa Cini – Ferrara, Cortina Arte – Milano; 2006 – Galleria Blanchaert – Milano; 2007 – Galleria Palmieri – Busto Arsizio e Galleria Eclettica – Milano; 2008 Galleria Como Arte – Como; Spazio Tadini – Milano; Officina dell’Arte – Rho (MI); Avanguardia Antiquaria – Milano.. Tra le rassegne a cui ha partecipato: “1997 - Figurazioni” – Museo della Permanente – Milano; 1998 - “Milano-Berlino / Metropoli a confronto – Galerie Verein – Berlino (Germania); 2001 – “Giovane Arte Europea” – Castello Visconteo – Pavia; 2002 – “Arte per tempi nuovi” – Galerie Die Ecke – Augsburg (Germania); 2003 – “Dialoghi Incrociati” – Galleria Luka – Pola (Croazia); 2006 – Premio Michetti – Francavilla al Mare (CH); 2007 – “Mai dire Mao” – Mercante in Fiera – Parma; 2008 – “I Cerri. Giancarlo e Giovanni. La pittura di generazione in generazione” – Museo della Permanente – Milano.
L’esposizione, patrocinata dalla Provincia di Milano e curata dallo storico dell’arte Antonio D’Amico, raccoglie un nucleo di 12 opere che ruotano intorno a un grande trittico (dimensione cm. 240x440) dal titolo appunto Gomorra – l’altro Eden.
L’opera viene presentata al pubblico per la prima volta con l’intento di Silvia Agliotti, titolare della galleria, e del curatore Antonio D’Amico, di promuoverne successive esposizioni in pubbliche sedi di altre città italiane. Giovanni Cerri si misura con un tema di cronaca forte e attuale, sul quale innesta il suo linguaggio visionario di tendenza neo-espressionista, che rende il lavoro assolutamente autonomo anche se il confronto con l’opera letteraria diventa passaggio obbligato. Giovanni Cerri ha immaginato la sua Gomorra come luogo di periferia, zona limite in cui la lotta fra il bene e il male neppure viene pensata, con la bilancia sempre dalla parte del male vissuto come Paradiso per chi deve convivere con il dolore della solitudine e l’assenza dello Stato. L’altro Eden è il territorio avvelenato, corrotto e sanguinante, malefico e sconfinato, la desolata terra dell’odio, l’Empireo del male contrapposto all’idea di un idilliaco paradiso. Le presenze umane si alternano agli “omini” anonimi e asessuati della segnaletica stradale, piegata in senso di disfatta culturale e che ci avverte di attraversamenti pedonali divenuti tiri al bersaglio, di aree off-limits e divieti di accesso, di ammonimenti di pericolo e lavori in corso di uomini che stanno scavando profonde buche nel terreno.
La tecnica usata è quella impiegata negli ultimi anni da Giovanni Cerri, ovvero carta di quotidiano incollata su tela e sulla quale successivamente l’artista interviene con la pittura a olio.
Ne viene fuori un racconto brutale, potente ed evocativo di un fascino angosciante. Un lavoro che nasce nella sua genesi dalle “città fantasma” che accompagnano spessissimo lo spazio dei suoi quadri, e dove si ritrovano alcuni riferimenti obbligati delle sue composizioni: carcasse di automobili, volti in cui convive l’abbandono, edifici di periferie sempre più inquietanti perchè mai finite.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi critici di Silvia Agliotti e Antonio D’Amico.
Giovanni Cerri (Milano, 1969) ha iniziato la sua attività di pittore nel 1987 e da allora è presente in numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le sue “personali” citiamo: 1995 – Galleria Cortina – Milano; 2000 – Galleria Artistudio/Magrorocca – Milano; 2002 – Galleria Monogramma – Roma; 2003 – Galleria Magenta 52 – Milano; 2005 – Casa Cini – Ferrara, Cortina Arte – Milano; 2006 – Galleria Blanchaert – Milano; 2007 – Galleria Palmieri – Busto Arsizio e Galleria Eclettica – Milano; 2008 Galleria Como Arte – Como; Spazio Tadini – Milano; Officina dell’Arte – Rho (MI); Avanguardia Antiquaria – Milano.. Tra le rassegne a cui ha partecipato: “1997 - Figurazioni” – Museo della Permanente – Milano; 1998 - “Milano-Berlino / Metropoli a confronto – Galerie Verein – Berlino (Germania); 2001 – “Giovane Arte Europea” – Castello Visconteo – Pavia; 2002 – “Arte per tempi nuovi” – Galerie Die Ecke – Augsburg (Germania); 2003 – “Dialoghi Incrociati” – Galleria Luka – Pola (Croazia); 2006 – Premio Michetti – Francavilla al Mare (CH); 2007 – “Mai dire Mao” – Mercante in Fiera – Parma; 2008 – “I Cerri. Giancarlo e Giovanni. La pittura di generazione in generazione” – Museo della Permanente – Milano.
06
maggio 2009
Giovanni Cerri – Gomorra, l’altro Eden
Dal 06 maggio al 07 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GLI EROICI FURORI
Milano, Via Melzo, 30, (Milano)
Milano, Via Melzo, 30, (Milano)
Orario di apertura
ore 16.00-19.30
Vernissage
6 Maggio 2009, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO DE ANGELIS
Autore
Curatore