Il Centro per l’arte contemporanea Vertigo annuncia con piacere la mostra di Giuseppe Chiari, uno degli artisti più importanti d’Italia. Il Maestro è presente sulla scena artistica italiana da oltre trenta anni, con un’operatività da sempre critica nei confronti dei consueti modelli di fruizione culturale. Le sue opere sono manifesti di quell’apertura dell’operare celebrati anche dal primo Umberto Eco. I rapporti con il gruppo Fluxus americano, tra le altre cose inventore degli happening e del senso collettivo della fruizione dell’opera d’arte, non racchiudono l’opera di Giuseppe Chiari. Il maestro ha realizzato numerosissime performance, ospitate nelle più prestigiose organizzazioni culturali del mondo, con un coinvolgimento sempre critico e attivo degli spettatori, chiamati ad interrogarsi sul senso della loro quotidianità. Di particolare e personale c’è una gestualità che non tiene conto delle differenze tra musica e pittura, tra chi genera e chi fruisce dell’opera d’arte, realizzando opere che mal si costringono alle consuete catalogazioni dell’arte. Giuseppe Chiari può essere considerato uno dei protagonisti di quel desiderio di apertura mentale che ha generato tutta la contro-cultura americana e il ’68 studentesco. Il desiderio di comunicazione e di partecipazione che ha contraddistinto l’ultimo scorcio di secolo e la comunicazione giovanile, con i raduni tipici dei concerti e dei rave, ha trovato teorizzazione proprio da questi ricercatori, diffondendosi poi tra tutti gli strati sociali.
L’Associazione Culturale Vertigo-Arte accoglie opere recenti, spesso riguardanti il mondo della musica, prodotta e ascoltata, i cui rituali sono scardinati da un’operatività giocosa e critica, vigile e sorridente.