Guglielmo Achille Cavellini
Collezione GAC di Piero Cavellini
Palazzo Bertazzoli
Via XXVI Aprile,
Bagnolo Mella, Brescia
4 ottobre – 2 novembre 2025
Dall’astrattismo alla mail art, la parabola del ‘900 di un collezionista-artista-performer-maitre a penser: Guglielmo Achille Cavellini “Gac”in mostra a Palazzo Bertazzoli di Bagnolo Mella
A cura di CO.ART.COaps
Profeta qui ed ora
Guglielmo Achille Cavellini (GAC) ha attraversato il ‘900 con ironica frenesia, partendo dalla statica atmosfera di Brescia per proiettarsi in quella rutilante di Parigi e poi “in giro” per il mondo.
Una vasta selezione di opere testimoniano come la bramosia di conoscenza di molteplici forme d'arte l’ha portato a volersi ridefinire come artista, prima con il gesto del possesso da collezionista di innumerevoli pezzi (di qui la epocale mostra del 1957 “Pittori moderni dalla collezione Cavellini” voluta da Palma Bucarelli alla Galleria d’Arte Moderna di Roma), poi con la sua produzione di opere dove, avendo analizzato i segni artistici della sua contemporaneità, riconnette queste forme.
Fino a varare la sua “autostoricizzazione”, in una connessione continua con “il mondo” (Andy Wharol, Leo Castelli, Ray Jonson fra i tanti) arrivando a ridefinire in Italia la Mail
Art, a cui è dedicata una sintetica, significativa sezione.
