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Guido Corazziari – Coldrink
L’artista opera con diversi media: installazioni, progetti multimediali e design. In questa rassegna è presente con un ciclo di opere pittoriche che sono il frutto di un “melting pop” cioè di una miscela di contaminazioni tra diversi linguaggi espressivi
Comunicato stampa
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Si inaugura sabato 7 maggio alle ore 19.30 l’esposizione personale dell’artista pugliese Guido Corazziari nelle sale di Primo Piano LivinGallery a Lecce.
L’artista opera con diversi media: installazioni, progetti multimediali e design. In questa rassegna è presente con un ciclo di opere pittoriche che sono il frutto di un “melting pop” cioè di una miscela di contaminazioni tra diversi linguaggi espressivi: cinema, copertine di cd, feticci, magazine, abiti, pubblicità, marchi, corpi della moda, videoclip.
Coldrink è il titolo di una delle opere presenti in mostra e usato da Dores Sacquegna per presentare il discorso di Guido Corazziari, la concettualità dell’oggetto di consumo nel segno del consumo stesso.
Il popolare ed il banale pop degli ann’60 - di cui abbiamo notissimi rappresentanti come Andy Warhol, Robert Indiana, Oldenburg, Marisol, Rosenquist, che al tempo scoprivano ed utilizzavano le tecniche meccaniche per approdare ad un interesse prioritario per il cinema - trova in Guido Corazziari magnate multimediale, di recente approdato alla pittura, una attenzione particolare alla negazione del tempo come spazio dell’umano agire e del corso storico delle azioni.
L’attenzione ossessiva dell’artista nasce dalla sua ricerca di operare col computer.
Da qui nascono le grandi tele (W Andy o Maramao di cm 140 x 140) che rappresentano icone del cinema e oggetti di consumo pittoricamente sovrapposti o stesi in trasparenza sulla tela attraverso una scelta di colori forti. Ciò che ne viene fuori è segno dell’assenza nell’atto del proprio dissolvimento (per es. doppia esposizione di immagine in Smokers), con un certo scompenso tra il ritmo progressivo del colore e la ripetizione segnica, manipolando e mixando elementi del nostro campo visivo in figure dai colori acidi ed ibridi come le immagini della grafica pubblicitaria.
La presenza ed il presente divengono così il miraggio di ciò che è perduto, ovvero di ciò che, non essendo stato «oltrepassato nel valore», si ripropone in modo iterato come segno della crisi stessa, meticcio e scarto del immaginario collettivo mediatico.
Cenni sull’artista:
Guido Corazziari è nato a Bari nel 1952 dove vive ed opera.
Dal 1973 al 1975 è fotografo di scena in Art/Tapes-Firenze. Dal 1975 al 1977 è socio fondatore e programmista di Bari Radio Uno, tra le primissime emittenti libere italiane.
Dal '77 al '83 collabora, quale autore e scenografo, con la RAI. Nel 1981 e' co - fondatore di Spazio Immagine di Bari. Dal 1981 è iscritto all' Ordine degli Architetti di Bari (n.502).
Dal 1981 è Docente di Ruolo c/o l'Accademia di Belle Arti. Nel 1983 vince una borsa di studio CEE che lo porta a Milano alla Domus Academy dove consegue il Master in Design. Nel 1985 vince il 1° Premio per
l' Italia al Concorso Lino & Moda ed è invitato ad esporre a Montecarlo le sue creazioni. Nel 1987 una borsa di studio lo porta a Parigi c/o l'Universita' di Marly Le Roi dove consegue il diploma in arte serigrafica.
Dal 1985 svolge libera professione di architetto ed artista multimediale esponendo in Italia e all' estero il suo lavoro.
L’artista opera con diversi media: installazioni, progetti multimediali e design. In questa rassegna è presente con un ciclo di opere pittoriche che sono il frutto di un “melting pop” cioè di una miscela di contaminazioni tra diversi linguaggi espressivi: cinema, copertine di cd, feticci, magazine, abiti, pubblicità, marchi, corpi della moda, videoclip.
Coldrink è il titolo di una delle opere presenti in mostra e usato da Dores Sacquegna per presentare il discorso di Guido Corazziari, la concettualità dell’oggetto di consumo nel segno del consumo stesso.
Il popolare ed il banale pop degli ann’60 - di cui abbiamo notissimi rappresentanti come Andy Warhol, Robert Indiana, Oldenburg, Marisol, Rosenquist, che al tempo scoprivano ed utilizzavano le tecniche meccaniche per approdare ad un interesse prioritario per il cinema - trova in Guido Corazziari magnate multimediale, di recente approdato alla pittura, una attenzione particolare alla negazione del tempo come spazio dell’umano agire e del corso storico delle azioni.
L’attenzione ossessiva dell’artista nasce dalla sua ricerca di operare col computer.
Da qui nascono le grandi tele (W Andy o Maramao di cm 140 x 140) che rappresentano icone del cinema e oggetti di consumo pittoricamente sovrapposti o stesi in trasparenza sulla tela attraverso una scelta di colori forti. Ciò che ne viene fuori è segno dell’assenza nell’atto del proprio dissolvimento (per es. doppia esposizione di immagine in Smokers), con un certo scompenso tra il ritmo progressivo del colore e la ripetizione segnica, manipolando e mixando elementi del nostro campo visivo in figure dai colori acidi ed ibridi come le immagini della grafica pubblicitaria.
La presenza ed il presente divengono così il miraggio di ciò che è perduto, ovvero di ciò che, non essendo stato «oltrepassato nel valore», si ripropone in modo iterato come segno della crisi stessa, meticcio e scarto del immaginario collettivo mediatico.
Cenni sull’artista:
Guido Corazziari è nato a Bari nel 1952 dove vive ed opera.
Dal 1973 al 1975 è fotografo di scena in Art/Tapes-Firenze. Dal 1975 al 1977 è socio fondatore e programmista di Bari Radio Uno, tra le primissime emittenti libere italiane.
Dal '77 al '83 collabora, quale autore e scenografo, con la RAI. Nel 1981 e' co - fondatore di Spazio Immagine di Bari. Dal 1981 è iscritto all' Ordine degli Architetti di Bari (n.502).
Dal 1981 è Docente di Ruolo c/o l'Accademia di Belle Arti. Nel 1983 vince una borsa di studio CEE che lo porta a Milano alla Domus Academy dove consegue il Master in Design. Nel 1985 vince il 1° Premio per
l' Italia al Concorso Lino & Moda ed è invitato ad esporre a Montecarlo le sue creazioni. Nel 1987 una borsa di studio lo porta a Parigi c/o l'Universita' di Marly Le Roi dove consegue il diploma in arte serigrafica.
Dal 1985 svolge libera professione di architetto ed artista multimediale esponendo in Italia e all' estero il suo lavoro.
07
maggio 2005
Guido Corazziari – Coldrink
Dal 07 al 20 maggio 2005
arte contemporanea
Location
PRIMO PIANO LIVINGALLERY
Lecce, Viale Guglielmo Marconi, 4, (Lecce)
Lecce, Viale Guglielmo Marconi, 4, (Lecce)
Orario di apertura
tutti i giorni 17-21
Vernissage
7 Maggio 2005, ore 19,30
Autore




