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I tre moschettieri
in occasione del PAN (Pannarano Arte Natura)
Palazzo Testa Piccolomini – Via Indipendenza, 7 – PANNARANO (BN)
Comunicato stampa
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Scese a valle diverse volte il condottiero dalla grande fama, per cercare tra le grotte umide, minuscole e lacere gli amici combattenti, trovandoli in tempi antichi, passati e moderni. Tre furono le sue prime scelte, spadaccini dal tocco fine e calibrato pronti a tutto e vogliosi di fama ed avventura. Da tempo erano già iniziate le battaglie, molte perse e tante altre vinte. Ogni moschettiere affrontava su più fronti le armate pacchiane dei procacciatori di mecenati. Mai ebbero l’ardire di combattere insieme e fu lui a riunirli attorno a se nominandoli moschettieri di un nuovo cammino, irto di difficoltà e paure. Notti di San Lorenzo piene di eccitanti duelli li avrebbero portati agli onori dei villici, rabboniti e ipnotizzati da palladini padulesi, dai loro seguaci e dalle loro illusioni ottiche di musei all’aperto. I primi luoghi di battaglia erano già stati individuati dal prode condottiero che con i suoi occhi di diverso colore incuteva gioia e voglia di libertà visiva. Dai territori salmastri ai monti di confine, attraverso mari sanniti e pianure di amore vicine ad acque sulfuree di rinomata fama, sarebbero passate le truppe, combattendo e regalando amor di patria ai cittadini ignari di ogni parentela, reclutando villici, mecenati e dame, che al fianco dei moschettieri avrebbero aumentato la loro aurea di gloria funesta. Fanciulle di nero vestite avrebbero rallegrato le pause tra le varie battaglie, fino ad ispirare al condottiero il grido di battaglia “tutte per uno e uno per tutte”. Gioie, premi, succo d’uva ed erba secca sarebbero state le panacee per i dolori di cuore e le battaglie vinte. Ad ogni affondo di spada sarebbe aumentata la loro forza ed il loro bottino, mille e ancora mille le visioni che i prodi avrebbero lasciato intravedere agli astanti attraverso il loro alone magico. La prima conquista doveva essere nel caldo torrido dei giorni del leone, tra le cantine umide e i zampognari in festa, la seconda di li a poco sui terreni amorosi delle battaglie epiche di Manfredi di Svevia per rincuorare inesistenti delusioni. E poi con il suo ardire avrebbe condotto i suoi prodi amici moschettieri verso la conquista di nuovi spazi, nuove immagini votive, nuove donne e nuove terre straniere dove i popoli avrebbero salutato con cori, processioni e offerte la liberazione dai vecchi pseudo condottieri e combattenti di guerre perse. Innalzandoli su troni posticci e fluttuanti e trascinandoli in tripudi di feste e in cortei di santificazione, beatificandoli ed incoronandoli Re e principi dei territori conquistati, e narrando le loro gesta avrebbero portato i loro nomi e la loro fama alle porte dei confini perduti.
Igor Verrilli
19
agosto 2006
I tre moschettieri
Dal 19 al 20 agosto 2006
arte contemporanea
Location
GIAMAART STUDIO
Vitulano, Via Iadonisi, 14, (Benevento)
Vitulano, Via Iadonisi, 14, (Benevento)
Vernissage
19 Agosto 2006, ore 19
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