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Iacopo Castellani e Andrea Paoletti – Il cielo provvisorio
I due artisti espongono opere realizzate a quattro mani. Sulle fotografie, sugli squarci di cielo di Paoletti, talvolta forti, densi, cupi oppure vivaci, soavi, intensi, ma comunque sempre mutevoli, Castellani si inserisce con interventi materici, dati da resine di vario tipo, e “sconvolge” l’assetto primario dell’immagine, lo muta
Comunicato stampa
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Iacopo Castellani e Andrea Paoletti, già da tempo, hanno stretto un sodalizio artistico molto singolare che vede accomunate le reciproche specificità e gli individuali talenti. Nella mostra il cielo provvisorio, infatti, i due artisti espongono opere realizzate a quattro mani. Sulle fotografie, sugli squarci di cielo di Paoletti, talvolta forti, densi, cupi oppure vivaci, soavi, intensi, ma comunque sempre mutevoli, Castellani si inserisce con interventi materici, dati da resine di vario tipo, e “sconvolge” l’assetto primario dell’immagine, lo muta...
Il cielo sopra di noi è un cielo mai uguale, in continuo divenire, è un cielo sempre provvisorio che cambia in continuazione e che Paoletti con la fotografia – mezzo espressivo per eccellenza nel cogliere l’attimo – fissa in un’immagine. Gli interventi di Castellani trasformano nuovamente quest’immagine, la mutano quasi a voler sottolineare l’inafferrabilità e l’ineffabilità del cielo in sé; un cielo sempre diverso che ci sovrasta e sotto il quale tutto accade, quel cielo che ci vede nascere, vivere, morire...
Il risultato del connubio artistico tra Castellani e Paoletti è dato da opere che fermano il cielo, le nuvole, la luce, l’istante; opere che a guardarle appaiono sempre “diverse”, sempre provvisorie.
iacopo Castellani nato a Firenze nel 1970 vive e lavora a Sesto Fiorentino. Realizza quadri che esprimono idee e sentimenti attraverso forme, materia e colori. Considera le sue opere come oggetti che non hanno nessuna funzione se non quella di comunicare sensazioni. Li compone sempre in orizzontale, abbandonando definitivamente l’idea del quadro come una finestra aperta sul mondo e abbracciando invece quella di un’apertura per scendere su sensazioni e pensieri nascosti. L'artista interviene sulla materia, la esplora, la “lavora” con resine, sabbie, terre, ossidi, foglie metalliche, fibra ottica sempre su supporto ligneo. Questi sono gli ingredienti di un impasto ben amalgamato che guida l'osservatore verso sensazioni e pensieri. La mutevole incidenza della luce sulle superfici intensamente materiche porta il fruitore a scoprire un'emozione nuova a ogni sguardo.
Andrea Paoletti è nato a Firenze e da sempre ha coltivato l’interesse per l’arte e il viaggio. Lavorando da oltre un decennio per una collezione privata di arte contemporanea e collaborando da circa tre anni per una casa editrice di libri d’arte, ha potuto arricchire il suo bagaglio culturale tramite il contatto diretto con gli artisti provenienti da tutto il mondo. Grazie ai numerosi viaggi fatti, dall’Asia alle Americhe passando per tutta l’Europa, ha creato un archivio fotografico di centinaia di immagini di reportage, scatti di paesaggi, di persone, documentazioni di usi e costumi dei paesi visitati. La passione per l’arte contemporanea lo ha portato a orientarsi verso la fotografia tanto che essa è diventata la sua forma espressiva prediletta e si è specializzato in reportage di taglio giornalistico.
Il cielo sopra di noi è un cielo mai uguale, in continuo divenire, è un cielo sempre provvisorio che cambia in continuazione e che Paoletti con la fotografia – mezzo espressivo per eccellenza nel cogliere l’attimo – fissa in un’immagine. Gli interventi di Castellani trasformano nuovamente quest’immagine, la mutano quasi a voler sottolineare l’inafferrabilità e l’ineffabilità del cielo in sé; un cielo sempre diverso che ci sovrasta e sotto il quale tutto accade, quel cielo che ci vede nascere, vivere, morire...
Il risultato del connubio artistico tra Castellani e Paoletti è dato da opere che fermano il cielo, le nuvole, la luce, l’istante; opere che a guardarle appaiono sempre “diverse”, sempre provvisorie.
iacopo Castellani nato a Firenze nel 1970 vive e lavora a Sesto Fiorentino. Realizza quadri che esprimono idee e sentimenti attraverso forme, materia e colori. Considera le sue opere come oggetti che non hanno nessuna funzione se non quella di comunicare sensazioni. Li compone sempre in orizzontale, abbandonando definitivamente l’idea del quadro come una finestra aperta sul mondo e abbracciando invece quella di un’apertura per scendere su sensazioni e pensieri nascosti. L'artista interviene sulla materia, la esplora, la “lavora” con resine, sabbie, terre, ossidi, foglie metalliche, fibra ottica sempre su supporto ligneo. Questi sono gli ingredienti di un impasto ben amalgamato che guida l'osservatore verso sensazioni e pensieri. La mutevole incidenza della luce sulle superfici intensamente materiche porta il fruitore a scoprire un'emozione nuova a ogni sguardo.
Andrea Paoletti è nato a Firenze e da sempre ha coltivato l’interesse per l’arte e il viaggio. Lavorando da oltre un decennio per una collezione privata di arte contemporanea e collaborando da circa tre anni per una casa editrice di libri d’arte, ha potuto arricchire il suo bagaglio culturale tramite il contatto diretto con gli artisti provenienti da tutto il mondo. Grazie ai numerosi viaggi fatti, dall’Asia alle Americhe passando per tutta l’Europa, ha creato un archivio fotografico di centinaia di immagini di reportage, scatti di paesaggi, di persone, documentazioni di usi e costumi dei paesi visitati. La passione per l’arte contemporanea lo ha portato a orientarsi verso la fotografia tanto che essa è diventata la sua forma espressiva prediletta e si è specializzato in reportage di taglio giornalistico.
22
novembre 2007
Iacopo Castellani e Andrea Paoletti – Il cielo provvisorio
Dal 22 novembre al 12 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
TWELVE
Milano, Viale Sabotino, 12, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 12, (Milano)
Orario di apertura
dalle 7:00 alle 2:00 tutti i giorni
Vernissage
22 Novembre 2007, ore 19.30
Sito web
www.iacopocastellani.it
Autore



