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ICONORAMA
La Galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nella sua sede di Milano ICONORAMA, la mostra collettiva degli artisti Enne Boi, Marco Bongiorni, Nicolò Bruno, Matteo Capriotti, Carlos Casuso, Matteo Coluccia, Marco Paleari, Andrea Loi, a cura di Davide Serpetti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nella sua sede di Milano ICONORAMA, la mostra collettiva degli artisti Enne Boi, Marco Bongiorni, Nicolò Bruno, Matteo Capriotti, Carlos Casuso, Matteo Coluccia, Marco Paleari, Andrea Loi, a cura di Davide Serpetti.
Trascendere il confine tra umano e divino ed elevare il volto a simbolo di una presenza sovrumana:
è questa la peculiarità dell’immagine che io chiamo ritratto iconografico.
È una possibilità che, in maniera consapevole o inconsapevole, in maniera totale o marginale, i pittori figurativi incontrano nel loro percorso. Da qui, l’idea di selezionare otto pittori italiani nati tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, in cui riconosco questa prerogativa.
Il titolo della mostra, Iconorama, deriva dall’unione delle parole icona e panorama.
È proprio la necessità di un panorama, uno scenario di percezione, a creare un orizzonte visivo
all
’
interno dello spazio espositivo. Serve a sottolineare, nelle differenze, i punti di dialogo e di
affinità dei vari artisti invitati, nella convinzione che tutti, in ogni opera esposta, utilizzano l’
come ponte visivo tra l'osservatore e il significato più profondo o concettuale che essa rappresenta. Attraverso diverse tecniche e stili, la mostra invita lo spettatore a confrontarsi con l'essenza dei
icona
soggetti ritratti, mostrando come le immagini prodotte dagli artisti possano trascendere il singolo
individuo per toccare temi universali legati all'identità, alla spiritualità e alle relazioni umane.
Iconorama diventa quindi uno spazio di dialogo tra il personale e l'universale, in cui la ricerca di
significato si intreccia con l’estetica dell’opera e la profondità concettuale.
Enne Boi (Cantù, 1989) vive e lavora a Bologna. Dal 2008 al 2011 frequenta il corso triennale di Pittura e Arti Visive, Il lavoro di Enne Boi riguarda la natura enigmatica della pittura figurativa e le sue opere indagano gli elementi strutturali di questo medium, spesso sconfinando nei territori della scultura e dell’installazione. Come in una sorta di rebus, il linguaggio visivo dell’artista è basato su una giustapposizione di elementi in cui coesistono gesti istintivi e allusioni complesse.
Marco Bongiorni (Garbagnate Milanese, 1981), vive e lavora tra Garbagnate Milanese e Milano.
Artista visivo e docente di disegno presso NABA / Nuova Accademia di Belle Arti, Milano e di Pittura presso Accademia Carrara Politecnico delle Arti, Bergamo. Da anni conduce una ricerca sperimentale attraverso l’analisi della pittura e del disegno contemporanei in un continua messa in crisi delle loro dinamiche interne, allo scopo di testarne potenzialità e nuove strategie di applicazione.
Galleria Giovanni Bonelli Via L. P. Lambertenghi 6 | Milano |0287246945 |info@galleriagiovannibonelli.it |www.galleriagiovannibonelli.com
Nicolò Bruno
(Milano, 1989) vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea in Pittura e Arti visive presso la Naba
di Milano nel 2012 e fondato il Collettivo artistico F84 insieme ai suoi compagni di corso, focalizzato sulla pratica
dell'Arte pubblica e relazionale. Nicolò sviluppa la sua ricerca pittorica in una dimensione intima e personale,
riconducibile all' Emotional Realism. Nel suo ultimo corpus di opere, si concentra sull'immaginario emotivo
dell'artista, utilizzando non solo fotografie ma anche schizzi e disegni personali come fonte d'ispirazione. Le sue
opere si distanziano dai limiti della riproduzione tecnica e formale per abbracciare una rappresentazione
simbolica e più espressiva.
Matteo Capriotti (Giulianova, 1996) vive e lavora a Milano. Dopo una laurea in Bioscienze ha intrapreso un percorso artistico iscrivendosi al corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera,
La sua pratica pittorica
intreccia memoria personale, immaginario collettivo e simbolismo, muovendosi tra figurazione e astrazione.
Corpi sospesi, abbracci, griglie e segni infantili abitano uno spazio pittorico in cui realtà e fantasia si
sovrappongono, dando forma a un linguaggio visivo intimo e stratificato.
Carlos Casuso Álvarez (Assisi, 1995) vive e lavora a Perugia. Casuso è un artista visivo italiano la cui pratica si
concentra principalmente sulla pittura e sul disegno. Dopo aver studiato presso le Accademie di Belle Arti di
Bologna, Berlino e Vienna (nella classe di Daniel Richter), ha partecipato nel 2022 al prestigioso programma della
Skowhegan School of Painting & Sculpture negli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre
personali e collettive, in Italia e all’estero, tra cui Secci Gallery a Milano, Andrea Festa Gallery a Roma, Fragment
Gallery a New York, e Untitled Art Fair a Miami. Ha preso parte a importanti residenze artistiche, tra cui Palazzo
Monti e Skowhegan School of Painting & Sculpture, ed è stato finalista in diversi premi, tra cui il Premio Ducato e
il Premio Carapelli.
Matteo Coluccia (Neviano, 1992) vive e lavora a Firenze. Artista visivo che utilizza media tradizionali
(performance, scultura, pittura, disegno e stampa) in un versione ambigua, ridotta e meccanizzata; fintamente
popolare. Repli- ca, con eccesso o difetto, dinamiche esperienziali, sociali e di costume, sminuendo la centralità
dell’individuo nella carica espressiva del presente. Dal 2020 conduce assieme a Chiara Camellina, Luigi Presicce e
Gabriele Tosi il progetto espositivo off- site Polka Puttana. Tra le sue mostre: Ben Cromwell e il destino
limaccioso dei numeri nascosti, a cura di Elena e Alicya Ricciuto, Frosolone (Festival) 2023, non rimane che
volare, a cura di Giuseppe Arnesano, Francesca Disconzi, Federico Palumbo, Os- servatori Futura, Torino
(Collettiva)2023 Corpi sul palco, a cura di Andrea Contin.
Marco Paleari (Desio, 1998) vive e lavora a Milano. Dal 2017 al 2023 frequenta il corso triennale e magistrale di
Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua attività artistica comprende l’utilizzo del disegno e della
pittura in una rilettura delle iconografie sacre e profane della storia della pittura occidentale, in particolare della
produzione rinascimentale e poi manierista italiana e nord europea, in un tentativo di ri-attualizzazione delle
stesse in forma talvolta ironica o tragicomica. Il suo lavoro comprende anche la produzione di cortometraggi, in
collaborazione con vari artisti e videomaker.
Andrea Loi (Muravera, 1998) vive e lavora a Milano. Ha frequentato il corso triennale e biennale di Pittura
presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, concludendo il suo percorso di studi nel 2024. Ha esposto in diverse
mostre collettive, come: Mirabilis, a cura di Dany Vescovi e Marco Casentini, Palazzo Meravigli (Milano, 2023);
Flesh to Flesh, a cura di Domenico de Chirico, Palazzo Hercolani Bonora (Bologna,2024); Conflicting feelings -
Prisma Art Prize 2025, a cura di Domenico de Chirico, Contemporary Cluster (Roma, 2025); Ruggine Blu, a cura di
Cosimo Bonciani, Bunker Galleria (Firenze, 2025).Al centro del lavoro di Andrea Loi vi è un autoritratto corale,
sincretico, che l’artista utilizza per esplorare la pittura e la storia dell’arte. Partendo dal proprio volto, Loi
sovrappone e incarna nelle proprie tele riferimenti visivi e iconografici anche distanti tra loro, portando al limite
e sfumando il concetto di individuo e identità.
Trascendere il confine tra umano e divino ed elevare il volto a simbolo di una presenza sovrumana:
è questa la peculiarità dell’immagine che io chiamo ritratto iconografico.
È una possibilità che, in maniera consapevole o inconsapevole, in maniera totale o marginale, i pittori figurativi incontrano nel loro percorso. Da qui, l’idea di selezionare otto pittori italiani nati tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, in cui riconosco questa prerogativa.
Il titolo della mostra, Iconorama, deriva dall’unione delle parole icona e panorama.
È proprio la necessità di un panorama, uno scenario di percezione, a creare un orizzonte visivo
all
’
interno dello spazio espositivo. Serve a sottolineare, nelle differenze, i punti di dialogo e di
affinità dei vari artisti invitati, nella convinzione che tutti, in ogni opera esposta, utilizzano l’
come ponte visivo tra l'osservatore e il significato più profondo o concettuale che essa rappresenta. Attraverso diverse tecniche e stili, la mostra invita lo spettatore a confrontarsi con l'essenza dei
icona
soggetti ritratti, mostrando come le immagini prodotte dagli artisti possano trascendere il singolo
individuo per toccare temi universali legati all'identità, alla spiritualità e alle relazioni umane.
Iconorama diventa quindi uno spazio di dialogo tra il personale e l'universale, in cui la ricerca di
significato si intreccia con l’estetica dell’opera e la profondità concettuale.
Enne Boi (Cantù, 1989) vive e lavora a Bologna. Dal 2008 al 2011 frequenta il corso triennale di Pittura e Arti Visive, Il lavoro di Enne Boi riguarda la natura enigmatica della pittura figurativa e le sue opere indagano gli elementi strutturali di questo medium, spesso sconfinando nei territori della scultura e dell’installazione. Come in una sorta di rebus, il linguaggio visivo dell’artista è basato su una giustapposizione di elementi in cui coesistono gesti istintivi e allusioni complesse.
Marco Bongiorni (Garbagnate Milanese, 1981), vive e lavora tra Garbagnate Milanese e Milano.
Artista visivo e docente di disegno presso NABA / Nuova Accademia di Belle Arti, Milano e di Pittura presso Accademia Carrara Politecnico delle Arti, Bergamo. Da anni conduce una ricerca sperimentale attraverso l’analisi della pittura e del disegno contemporanei in un continua messa in crisi delle loro dinamiche interne, allo scopo di testarne potenzialità e nuove strategie di applicazione.
Galleria Giovanni Bonelli Via L. P. Lambertenghi 6 | Milano |0287246945 |info@galleriagiovannibonelli.it |www.galleriagiovannibonelli.com
Nicolò Bruno
(Milano, 1989) vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea in Pittura e Arti visive presso la Naba
di Milano nel 2012 e fondato il Collettivo artistico F84 insieme ai suoi compagni di corso, focalizzato sulla pratica
dell'Arte pubblica e relazionale. Nicolò sviluppa la sua ricerca pittorica in una dimensione intima e personale,
riconducibile all' Emotional Realism. Nel suo ultimo corpus di opere, si concentra sull'immaginario emotivo
dell'artista, utilizzando non solo fotografie ma anche schizzi e disegni personali come fonte d'ispirazione. Le sue
opere si distanziano dai limiti della riproduzione tecnica e formale per abbracciare una rappresentazione
simbolica e più espressiva.
Matteo Capriotti (Giulianova, 1996) vive e lavora a Milano. Dopo una laurea in Bioscienze ha intrapreso un percorso artistico iscrivendosi al corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera,
La sua pratica pittorica
intreccia memoria personale, immaginario collettivo e simbolismo, muovendosi tra figurazione e astrazione.
Corpi sospesi, abbracci, griglie e segni infantili abitano uno spazio pittorico in cui realtà e fantasia si
sovrappongono, dando forma a un linguaggio visivo intimo e stratificato.
Carlos Casuso Álvarez (Assisi, 1995) vive e lavora a Perugia. Casuso è un artista visivo italiano la cui pratica si
concentra principalmente sulla pittura e sul disegno. Dopo aver studiato presso le Accademie di Belle Arti di
Bologna, Berlino e Vienna (nella classe di Daniel Richter), ha partecipato nel 2022 al prestigioso programma della
Skowhegan School of Painting & Sculpture negli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre
personali e collettive, in Italia e all’estero, tra cui Secci Gallery a Milano, Andrea Festa Gallery a Roma, Fragment
Gallery a New York, e Untitled Art Fair a Miami. Ha preso parte a importanti residenze artistiche, tra cui Palazzo
Monti e Skowhegan School of Painting & Sculpture, ed è stato finalista in diversi premi, tra cui il Premio Ducato e
il Premio Carapelli.
Matteo Coluccia (Neviano, 1992) vive e lavora a Firenze. Artista visivo che utilizza media tradizionali
(performance, scultura, pittura, disegno e stampa) in un versione ambigua, ridotta e meccanizzata; fintamente
popolare. Repli- ca, con eccesso o difetto, dinamiche esperienziali, sociali e di costume, sminuendo la centralità
dell’individuo nella carica espressiva del presente. Dal 2020 conduce assieme a Chiara Camellina, Luigi Presicce e
Gabriele Tosi il progetto espositivo off- site Polka Puttana. Tra le sue mostre: Ben Cromwell e il destino
limaccioso dei numeri nascosti, a cura di Elena e Alicya Ricciuto, Frosolone (Festival) 2023, non rimane che
volare, a cura di Giuseppe Arnesano, Francesca Disconzi, Federico Palumbo, Os- servatori Futura, Torino
(Collettiva)2023 Corpi sul palco, a cura di Andrea Contin.
Marco Paleari (Desio, 1998) vive e lavora a Milano. Dal 2017 al 2023 frequenta il corso triennale e magistrale di
Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua attività artistica comprende l’utilizzo del disegno e della
pittura in una rilettura delle iconografie sacre e profane della storia della pittura occidentale, in particolare della
produzione rinascimentale e poi manierista italiana e nord europea, in un tentativo di ri-attualizzazione delle
stesse in forma talvolta ironica o tragicomica. Il suo lavoro comprende anche la produzione di cortometraggi, in
collaborazione con vari artisti e videomaker.
Andrea Loi (Muravera, 1998) vive e lavora a Milano. Ha frequentato il corso triennale e biennale di Pittura
presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, concludendo il suo percorso di studi nel 2024. Ha esposto in diverse
mostre collettive, come: Mirabilis, a cura di Dany Vescovi e Marco Casentini, Palazzo Meravigli (Milano, 2023);
Flesh to Flesh, a cura di Domenico de Chirico, Palazzo Hercolani Bonora (Bologna,2024); Conflicting feelings -
Prisma Art Prize 2025, a cura di Domenico de Chirico, Contemporary Cluster (Roma, 2025); Ruggine Blu, a cura di
Cosimo Bonciani, Bunker Galleria (Firenze, 2025).Al centro del lavoro di Andrea Loi vi è un autoritratto corale,
sincretico, che l’artista utilizza per esplorare la pittura e la storia dell’arte. Partendo dal proprio volto, Loi
sovrappone e incarna nelle proprie tele riferimenti visivi e iconografici anche distanti tra loro, portando al limite
e sfumando il concetto di individuo e identità.
29
maggio 2025
ICONORAMA
Dal 29 maggio al 15 luglio 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIOVANNI BONELLI
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (Milano)
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (Milano)
Orario di apertura
Martedi al sabato 11-19
Vernissage
29 Maggio 2025, 18:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico




