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Il Divino Infante
Si tratta di opere di devozione a se stanti, che non hanno cioè alcuna attinenza specifica con il presepe, poiché le dimensioni (che si aggirano tra i sessanta e novanta centimetri per quelli in piedi e tra i cinquanta e i settanta centimetri per quelli distesi) ne confermano un uso diverso riferibile alla devozione dell’immagine autonoma del Bambino Gesù. Verranno presentate statue del Bambino in fasce ed ignudo, del Bambino in piedi o seduto, del «Piccolo Re» abbigliato con vesti ricchissime e dotato di un corredo sfarzoso, o del piccolo Gesù nell’immagine più tradizionale e semplice.
Comunicato stampa
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Organizzata dall’Apic in collaborazione con il Museo civico Ala Ponzone di Cremona e con Franco Maria Ricci, la mostra presenta in splendide vetrine progettate dallo scenografo Pier Luigi Pizzi circa cento sculture appartenenti alla Collezione Hiky Mayr, la più significativa e copiosa raccolta a tema esistente in Europa, e propone un excursus storico che documenta, attraverso i manufatti esposti, tecniche, usi, iconografie legati al tema della scultura a tutto tondo avente per soggetto Gesù Bambino e, in alcuni casi, Maria Bambina.
Si tratta di opere di devozione a se stanti, che non hanno cioè alcuna attinenza specifica con il presepe, poiché le dimensioni (che si aggirano tra i sessanta e novanta centimetri per quelli in piedi e tra i cinquanta e i settanta centimetri per quelli distesi) ne confermano un uso diverso riferibile alla devozione dell’immagine autonoma del Bambino Gesù. Verranno presentate statue del Bambino in fasce ed ignudo, del Bambino in piedi o seduto, del «Piccolo Re» abbigliato con vesti ricchissime e dotato di un corredo sfarzoso, o del piccolo Gesù nell’immagine più tradizionale e semplice.
Il nucleo più consistente della raccolta presenta opere riferibili ai secoli XVII-XVIII provenienti da celebri botteghe artigiane (napoletane e siciliane) e realizzate con tecniche e materiali diversi (legno intagliato e policromo, cera, terracotta e carta pesta). Le opere esposte si completano con una documentazione iconografica e didattica che sottolinea gli aspetti critici, tecnici e stilistici.
Franco Maria Ricci scoprì la collezione Hiky Mayr alcuni anni fa e ne fu affascinato al punto da dedicare al tema un lungo articolo sulla sua rivista FMR e un volume di grande formato.
La mostra rappresenta una singolare opportunità di riproporre, nel campo della scultura di devozione, un’analisi stilistica di opere fino ad oggi studiate in modo parziale e inorganico, ma anche di sollecitare una riflessione più profonda su temi teologici, biblici e liturgici. Il percorso espositivo è arricchito da dipinti del Museo civico Ala Ponzone tematicamente e cronologicamente correlati.
Si tratta di opere di devozione a se stanti, che non hanno cioè alcuna attinenza specifica con il presepe, poiché le dimensioni (che si aggirano tra i sessanta e novanta centimetri per quelli in piedi e tra i cinquanta e i settanta centimetri per quelli distesi) ne confermano un uso diverso riferibile alla devozione dell’immagine autonoma del Bambino Gesù. Verranno presentate statue del Bambino in fasce ed ignudo, del Bambino in piedi o seduto, del «Piccolo Re» abbigliato con vesti ricchissime e dotato di un corredo sfarzoso, o del piccolo Gesù nell’immagine più tradizionale e semplice.
Il nucleo più consistente della raccolta presenta opere riferibili ai secoli XVII-XVIII provenienti da celebri botteghe artigiane (napoletane e siciliane) e realizzate con tecniche e materiali diversi (legno intagliato e policromo, cera, terracotta e carta pesta). Le opere esposte si completano con una documentazione iconografica e didattica che sottolinea gli aspetti critici, tecnici e stilistici.
Franco Maria Ricci scoprì la collezione Hiky Mayr alcuni anni fa e ne fu affascinato al punto da dedicare al tema un lungo articolo sulla sua rivista FMR e un volume di grande formato.
La mostra rappresenta una singolare opportunità di riproporre, nel campo della scultura di devozione, un’analisi stilistica di opere fino ad oggi studiate in modo parziale e inorganico, ma anche di sollecitare una riflessione più profonda su temi teologici, biblici e liturgici. Il percorso espositivo è arricchito da dipinti del Museo civico Ala Ponzone tematicamente e cronologicamente correlati.
15
novembre 2003
Il Divino Infante
Dal 15 novembre 2003 al 15 febbraio 2004
Location
MUSEO CIVICO ALA PONZONE
Cremona, Via Ugolani Dati, 4, (Cremona)
Cremona, Via Ugolani Dati, 4, (Cremona)
Biglietti
Intero: € 5,00
Ridotto: € 4,00 (militari, ragazzi fino a 18 anni, studenti universitari, ultrasessantenni, prenotazioni online, comitive di almeno 15 persone con prenotazione obbligatoria, possessori di: Carta Amicotreno di Trenitalia, biglietto ferroviario in arrivo a Cremona, tessere TCI e FAI, scuole, disabili, visitatori di mostre contemporanee collegate, gruppi oltre 200 persone, possessori di APIC Card)
Visite guidate: € 2,00 per persona (da aggiungere al prezzo del biglietto)
Ingresso
Orario di apertura
Dal martedì al sabato ore 9.00 – 19.00, domenica e festivi ore 10.00 – 19.00, chiuso il lunedì



