Il drago di Giorgio

La riapertura di una chiesetta affrescata con l’epopea del San Giorgio nel limitrofo comune di Sorriva, offre a questa mostra l’occasione per analizzare le numerose trasformazioni cui è stato sottoposto il drago lungo tutta la storia dell’arte e della letteratura. L’attenzione non sarà infatti posta sulle gesta del martire cristiano, bensì sul suo deuteragonista (si noti infatti come nel titolo i soggetti siano stati invertiti tra loro e defraudino dell’onorificenza di “santo” lo stesso Giorgio): mostro ma anche meraviglia, creatura di fantasia che è anzitutto una metafora del male e del peccato.

Comunicato stampa  
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