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Ilicio Rota – Liliput
Il paesaggio virtuale del plastico potrebbe sostituire il paesaggio reale come soggetto di un vedutismo fotografico particolare: da i non-luoghi che ormai popolano il territorio reale alla totale artificiosità simulativa.
Comunicato stampa
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Un plastico ferroviario? Il trenino per bambini spesso un po’ cresciutelli? Un’espressione forse creativa ma, per molti, decisamente kitsch? Se scorrete i siti internet che si occupano di modellismo ferroviario (questo sarebbe il termine esatto) scoprirete la imprevedibile serietà con cui gli adepti trattano la materia, serietà ed impegno che per il profano sarebbero degni di miglior causa. In una rivista,”La bottega delle idee”(numero 1-febbraio 1995) edita a Napoli per qualche tempo, leggiamo in un’articolo della rubrica “Fare il mondo piccolo”a cura di Roberto Sanchez: << Riprodurre e reinventare porzioni di mondo in miniatura è una costante dell’uomo da tempi remoti: dalle esigenze magico-religiose culminate nel ricchissimo presepe napoletano alle necessità progettuali del rendere nello spazio un edificio o una città prima della realizzazione, fino,ed è il nostro caso, alle voglie creative e di puro gioco. Quindi l’uomo ha sempre tentato di varcare la soglia del piccolo. Si potrebbe dire che il modellismo ferroviario è una fusione tra la gioia del bimbo che gioca col trenino e la megalomania dell’aspirante demiurgo che crea a propria immagine e somiglianza la realtà. Un plastico ferroviario è un piccolo mondo che riflette ( ed è bene che gli psicologi lo sappiano!) la personalità di chi lo realizza come e più di un’opera d’arte>>.
A questo punto il paesaggio virtuale del plastico potrebbe sostituire il paesaggio reale come soggetto di un vedutismo fotografico particolare: da i non-luoghi che ormai popolano il territorio reale alla totale artificiosità simulativa, ma che nella magia della fotografia artistica potrebbero diventare suggestioni poetiche ed espressioni stilistiche al pari degli spunti convenzionali.
Il modellista Ilicio Rota, coadiuvato da Roberto Sanchez, presenta una serie di scatti elaborati in grafica digitale per una mostra al Museo Minimo : una proposta e una sperimentazione esemplificativa di quanto sopra postulato. Una esposizione atipica ma che in questo spazio non convenzionale trova felice collocazione.
Carolina Mantellini
29
gennaio 2019
Ilicio Rota – Liliput
Dal 29 gennaio al 28 febbraio 2019
fotografia
Location
MUSEO MINIMO
Napoli, Via Detta San Vincenzo, 3, (Napoli)
Napoli, Via Detta San Vincenzo, 3, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì, mercoledì ore 15-18
martedì, giovedì e venerdì 9-12
Vernissage
29 Gennaio 2019, ore 18,00
Autore
Curatore