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IN ACQUE PROFONDE
Mariangela Perrucci, nata nel 1983 ad Altamura, è una fotografa che esplora l’identità fluida e l’essenza umana attraverso immagini che si dissolvono e si fondono con l’acqua. La sua arte, ispirata alla natura e all’introspezione, cerca verità e poesia nella realtà quotidiana.
Comunicato stampa
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ARTISTA
MARIANGELA PERRUCCI
“In acque profonde” è un’indagine visiva sull’essere umano inteso come figura fluida, androgina, libera da ogni definizione rigida. Le immagini che compongono questa mostra raccontano un corpo che non si identifica, ma si dissolve, si fonde, si trasforma — un corpo che si riconosce nell’acqua, e attraverso l’acqua.
Elemento ancestrale, l’acqua è qui intesa come bene primordiale e costante: origine della vita, memoria collettiva, forza silenziosa che plasma e accoglie. Ogni fotografia è un’immersione nel tempo profondo dell’identità, dove il genere si sfuma e lascia spazio all’essere, alla pelle nuda dell’esistenza.
Le figure ritratte, volutamente ambigue e non classificabili, emergono e si inabissano in un dialogo continuo con l’acqua. Sono presenze sospese, simboliche, archetipiche. In loro si riflette il bisogno umano di tornare all’essenziale, all’origine, a un contatto più puro con se stessi e con la natura.
“In acque profonde” è una riflessione poetica sull’identità come spazio aperto, liquido, e sulla necessità di ritrovare nell’acqua — e dunque nella nostra stessa natura — un luogo di verità, di rinascita e di possibilità.
BIO
Mi chiamo Mariangela Perrucci, sono nata ad Altamura nel 1983 e da sempre vivo il mondo attraverso uno sguardo sensibile, curioso, profondamente attratto dall’essere umano.
Il mio primo amore è stata l’arte in tutte le sue forme: ho studiato recitazione, vissuto per un periodo a Roma, e lavorato nella creazione di eventi culturali legati all’immaginario cinematografico. Questo mi ha insegnato a costruire atmosfere, a dare importanza al dettaglio, al tempo, alla luce.
La fotografia è arrivata più tardi, quasi per caso, durante un momento di transizione. Ma è bastato poco: appena ho iniziato a scattare, ho capito che avevo trovato la mia vera forma d’espressione.
Attraverso l’obiettivo riesco a trasformare pensieri, emozioni e intuizioni in qualcosa di tangibile. Scattare per me è un atto intimo, quasi meditativo: cerco l’essenza delle persone, la bellezza nei gesti quotidiani, la poesia della realtà quando smette di posare.
Lavoro tra ritratti, reportage emozionali ed esperimenti visivi. Non mi interessa l’immagine perfetta, ma quella sincera. Ogni fotografia è un pezzo di mondo che ho scelto di fermare, per ricordare, per raccontare, per sentire.
MARIANGELA PERRUCCI
“In acque profonde” è un’indagine visiva sull’essere umano inteso come figura fluida, androgina, libera da ogni definizione rigida. Le immagini che compongono questa mostra raccontano un corpo che non si identifica, ma si dissolve, si fonde, si trasforma — un corpo che si riconosce nell’acqua, e attraverso l’acqua.
Elemento ancestrale, l’acqua è qui intesa come bene primordiale e costante: origine della vita, memoria collettiva, forza silenziosa che plasma e accoglie. Ogni fotografia è un’immersione nel tempo profondo dell’identità, dove il genere si sfuma e lascia spazio all’essere, alla pelle nuda dell’esistenza.
Le figure ritratte, volutamente ambigue e non classificabili, emergono e si inabissano in un dialogo continuo con l’acqua. Sono presenze sospese, simboliche, archetipiche. In loro si riflette il bisogno umano di tornare all’essenziale, all’origine, a un contatto più puro con se stessi e con la natura.
“In acque profonde” è una riflessione poetica sull’identità come spazio aperto, liquido, e sulla necessità di ritrovare nell’acqua — e dunque nella nostra stessa natura — un luogo di verità, di rinascita e di possibilità.
BIO
Mi chiamo Mariangela Perrucci, sono nata ad Altamura nel 1983 e da sempre vivo il mondo attraverso uno sguardo sensibile, curioso, profondamente attratto dall’essere umano.
Il mio primo amore è stata l’arte in tutte le sue forme: ho studiato recitazione, vissuto per un periodo a Roma, e lavorato nella creazione di eventi culturali legati all’immaginario cinematografico. Questo mi ha insegnato a costruire atmosfere, a dare importanza al dettaglio, al tempo, alla luce.
La fotografia è arrivata più tardi, quasi per caso, durante un momento di transizione. Ma è bastato poco: appena ho iniziato a scattare, ho capito che avevo trovato la mia vera forma d’espressione.
Attraverso l’obiettivo riesco a trasformare pensieri, emozioni e intuizioni in qualcosa di tangibile. Scattare per me è un atto intimo, quasi meditativo: cerco l’essenza delle persone, la bellezza nei gesti quotidiani, la poesia della realtà quando smette di posare.
Lavoro tra ritratti, reportage emozionali ed esperimenti visivi. Non mi interessa l’immagine perfetta, ma quella sincera. Ogni fotografia è un pezzo di mondo che ho scelto di fermare, per ricordare, per raccontare, per sentire.
28
luglio 2025
IN ACQUE PROFONDE
Dal 28 luglio al 29 settembre 2025
arte contemporanea
arte moderna
fotografia
arte moderna
fotografia
Location
Fondazione Le Monacelle
Matera, Via Riscatto, 9, (MT)
Matera, Via Riscatto, 9, (MT)
Orario di apertura
10:30 - 13:00
16:00 - 19:00
CHIUSO
LUNEDI
MARTEDI
Vernissage
28 Luglio 2025, 20:00
Editore
FONDAZIONE LE MONACELLE ETS
Autore
Curatore
Allestimento
AnnalisaMontemurno







