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Inaugurazione Gipsoteca Gaianluigi Giudici
Dedicata appunto a Gianluigi Giudici, la Gipsoteca Giudici propone nel percorso espositivo una selezione di 60 opere (prevalentemente in gesso, ma anche in bronzo e su rame) esemplificative del suo itinerario creativo, distribuite sui due piani della struttura museale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 22 ottobre, con l’inaugurazione prevista alle ore 17, aprirà a Lugano un nuovo
museo, la GIPSOTECA GIANLUIGI GIUDICI, promosso e realizzato dalla
FONDAZIONE RENATO E GIANLUIGI GIUDICI costituita con lo scopo di assicurare in
particolare la conservazione, la promozione e la diffusione delle opere dello scultore
comasco Gianluigi Giudici (1927-2012), che ha molto operato anche in Svizzera e in
particolare nel Canton Ticino, oltre che di attuare iniziative di carattere culturale,
divulgativo ed educativo affinché l’arte in tutte le sue forme, come strumento di
formazione ed espressione del pensiero e di comunicazione dei più profondi sentimenti
umani, possa conquistare un maggior numero di fruitori e diventi punto di incontro tra
culture diverse mediante il suo linguaggio universale.
Dedicata appunto a Gianluigi Giudici, la Gipsoteca Giudici propone nel percorso
espositivo una selezione di 60 opere (prevalentemente in gesso, ma anche in bronzo e
su rame) esemplificative del suo itinerario creativo, distribuite sui due piani della
struttura museale, in una successione che prende il via dal piano superiore dove sono
documentate le tematiche proprie del suo impegno artistico partendo da una riflessione
sulla ricerca da lui condotta ed esemplificando di seguito la produzione riguardante la
figura, l’astrazione e il sacro.
Al piano inferiore sono individuate alcune “isole” - aggruppamenti di opere - che meglio
inquadrano aspetti del suo lavoro e che si concentrano sui ritratti, sulla evoluzione degli
“organismi biomorfi” e sulla realizzazione di opere di grandi dimensioni a destinazione
sia pubblica che privata. Questo viaggio si conclude con un ulteriore passaggio
nell’ambito della scultura religiosa che, mediante rilievi a sbalzo su rame e rilievi in
gesso, introduce allo spazio dedicato all’ampio intervento compiuto tra 1966 e 1992 per
la chiesa del Buon Pastore a Vienna, l’opera più significativa della sua produzione
sacra.
Per una conoscenza ulteriore della sua opera, la Gipsoteca dispone di un deposito che
accoglie - visibili anche al pubblico - numerosissimi altri gessi di particolare importanza
e uno spazio in cui è ricostruito l’atelier di Gianluigi Giudici e dove sono presentati
anche disegni preparatori e gessi per i bronzetti della sua produzione.
Uno spazio specifico è predisposto per accogliere mostre di altri artisti, la cui presenza
potrà, in alcune occasioni, anche contaminare - in intriganti accostamenti di confronto
(o di scontro) - le sale del museo.
GIANLUIGI GIUDICI – Breve nota biografica
L’attività dello scultore comasco Gianluigi Giudici nato a Casanova Lanza il 13 luglio
1927, è conosciuta e riconosciuta in varie parti d’Europa, in Svizzera e in Italia
principalmente, dove numerose sue opere adornano edifici religiosi e luoghi profani,
pubblici e privati, ma anche in Austria, a Vienna, dove si trova la sua più significativa
opera d’arte sacra.
La sua formazione artistica inizia alla Scuola d’arte Castellini di Como per poi affinarsi
presso lo studio di Pietro Tavani. Per una decina d’anni si dedica al rinnovamento
dell’arredo sacro e nel 1959 espone per la prima volta le sue opere alla Biennale
Internazionale di Arte Sacra di Novara.
Particolarmente importanti sono le opere in rame sbalzato eseguite nei primi anni
Sessanta, cui seguono poi opere in bronzo - a rilievo e a tutto tondo - che vanno ad
impreziosire chiese del Canton Ticino e delle province lombarde.
A partire dal 1966, per oltre 25 anni collabora al completamento della Chiesa del Buon
Pastore a Vienna dove realizza una Madonna con Bambino, un rilievo con la
Risurrezione, una monumentale Via Crucis e il grande bronzo La pesca (1992) posto
sopra il portale di ingresso.
Nel 1968 esegue la prima scultura organica, Colloquio, che presenta al concorso per il
Palazzo di Giustizia di Como. L’approdo al mondo dell’astrazione, non preclude però la
strada ad una figurazione che si fa sempre più essenziale. Dalla seconda metà degli
anni Settanta molte sculture astratto-organiche vengono richieste per parchi e giardini
privati e per luoghi pubblici (Zollikon, Chiasso, Massagno, Mozzate, Olgiate Comasco).
Fondamentale nel suo percorso è infine il lavoro sviluppato nella seconda metà degli
anni Novanta per la nuova chiesa di Sondalo (So) per cui vengono eseguite, oltre ad
una statua di San Francesco, l’altare, l’abside, l’ambone e il tabernacolo in bronzo,
opere che denotano una interessante integrazione tra elementi figurativi ed astratti.
All’inizio del nuovo secolo gli vengono dedicate due importanti personali: la prima nel
2000 propone una serie di sculture nel centro storico di Bormio (So) mentre la
seconda nel 2001 nello spazio di San Pietro in Atrio a Como illustra con opere di rilievo
il suo itinerario di ricerca. In quell’occasione è pubblicata da Skira una monografia sul
suo lavoro a cura di Luigi Cavadini con saggi critici di Paolo Biscottini e Flaminio
Gualdoni.
Gianluigi Giudici muore a Valmorea il 16 febbraio 2012.
Dall’agosto del 2014 una sintetica antologia di sue opere è presente presso il Museo
civico di Bormio.
22
ottobre 2016
Inaugurazione Gipsoteca Gaianluigi Giudici
22 ottobre 2016
Location
GIPSOTECA GIANLUIGI GIUDICI
Lugano, Riva Antonio Caccia, 1a, (Lugano)
Lugano, Riva Antonio Caccia, 1a, (Lugano)
Orario di apertura
mercoledi dalle 9,30 alle 13,30 - giovedi, venerdi e sabato dalle 14,30 alle 18,30
Vernissage
22 Ottobre 2016, ore 17
Ufficio stampa
UESSEARTE