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Io sono il blu
sotto la grande scultura di Tano Festa a Villa Margi, si incontreranno migliaia di studenti siciliani, artisti, critici e amici di Fiumara d’Arte per esprimere con Antonio Presti il rifiuto alla “politica del rifiuto” delle Istituzioni, alla volontà di non cultura, all’assenza di un progetto per la dignità umana e per la Sicilia contemporanea
Comunicato stampa
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Dopo anni di battaglie e richieste di attenzione sfociate in una lettera inviata nel 2001 al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Antonio Presti ha deciso di rispondere al disinteresse, alla “politica del rifiuto” mostrata dalle Istituzioni nei confronti di Fiumara d’Arte.
Per questo il 22 aprile 2005, sotto la grande scultura di Tano Festa a Villa Margi, si incontreranno migliaia di studenti siciliani, artisti, critici e amici di Fiumara d’Arte per esprimere con Antonio Presti il rifiuto alla “politica del rifiuto” delle Istituzioni, alla volontà di non cultura, all’assenza di un progetto per la dignità umana e per la Sicilia contemporanea.
Fiumara d’Arte è uno dei più importanti musei all’aperto italiani, sia per estensione (circa 50 chilometri tra la costa settentrionale della Sicilia e i Monti Nebrodi) che per tipologia di realizzazione: sorge interamente su suolo pubblico (non c’è orario né biglietto d’ingresso per visitarlo), permettendo una relazione diretta tra opere, pubblico e paesaggio.
Tra il 1986 e il 1993 Antonio Presti ha invitato artisti italiani e internazionali a realizzare un intervento sul territorio: Pietro Consagra, Antonio Di Palma, Piero Dorazio con Graziano Marini, Tano Festa, Italo Lanfredini, Hidetoshi Nagasawa, Paolo Schiavocampo, hanno realizzato otto grandi lavori a cui si aggiunge il Muro di ceramica realizzato da cinquanta artisti internazionali.
Ciascuno di questi artisti è stato chiamato a dare vita ad un’opera che dialogasse con il territorio, ne arricchisse la bellezza e fosse una sorta di “sentinella” contro il degrado che oltraggia la Sicilia. Da qui la scelta del demanio pubblico: provocazione e denuncia, ma soprattutto gesto che mirava a donare alla Sicilia un inedito patrimonio di beni culturali contemporanei.
Le opere di Fiumara d’arte non sono però state accolte dalle Istituzioni, ma ignorate, al punto da rendere vano il dono di Presti che, nel 1990, è stato addirittura condannato da magistratura e forze di polizia a demolire le opere considerate abusive.
Le gigantesche creature di Fiumara d’Arte sono sopravvissute grazie ad un movimento di opinione che nel 1993 ha indotto la magistratura a sanarle, sia pure in sede di Corte di Cassazione.
La mancanza di una normativa che accogliesse il patrimonio di Fiumara d’Arte e ne curasse la manutenzione ha fatto sì che oggi le opere versino in un pesante stato di degrado che ne compromette il disegno originario, ma soprattutto ne impedisce la fruizione.
Per questo il 22 aprile 2005, sotto la grande scultura di Tano Festa a Villa Margi, si incontreranno migliaia di studenti siciliani, artisti, critici e amici di Fiumara d’Arte per esprimere con Antonio Presti il rifiuto alla “politica del rifiuto” delle Istituzioni, alla volontà di non cultura, all’assenza di un progetto per la dignità umana e per la Sicilia contemporanea.
Fiumara d’Arte è uno dei più importanti musei all’aperto italiani, sia per estensione (circa 50 chilometri tra la costa settentrionale della Sicilia e i Monti Nebrodi) che per tipologia di realizzazione: sorge interamente su suolo pubblico (non c’è orario né biglietto d’ingresso per visitarlo), permettendo una relazione diretta tra opere, pubblico e paesaggio.
Tra il 1986 e il 1993 Antonio Presti ha invitato artisti italiani e internazionali a realizzare un intervento sul territorio: Pietro Consagra, Antonio Di Palma, Piero Dorazio con Graziano Marini, Tano Festa, Italo Lanfredini, Hidetoshi Nagasawa, Paolo Schiavocampo, hanno realizzato otto grandi lavori a cui si aggiunge il Muro di ceramica realizzato da cinquanta artisti internazionali.
Ciascuno di questi artisti è stato chiamato a dare vita ad un’opera che dialogasse con il territorio, ne arricchisse la bellezza e fosse una sorta di “sentinella” contro il degrado che oltraggia la Sicilia. Da qui la scelta del demanio pubblico: provocazione e denuncia, ma soprattutto gesto che mirava a donare alla Sicilia un inedito patrimonio di beni culturali contemporanei.
Le opere di Fiumara d’arte non sono però state accolte dalle Istituzioni, ma ignorate, al punto da rendere vano il dono di Presti che, nel 1990, è stato addirittura condannato da magistratura e forze di polizia a demolire le opere considerate abusive.
Le gigantesche creature di Fiumara d’Arte sono sopravvissute grazie ad un movimento di opinione che nel 1993 ha indotto la magistratura a sanarle, sia pure in sede di Corte di Cassazione.
La mancanza di una normativa che accogliesse il patrimonio di Fiumara d’Arte e ne curasse la manutenzione ha fatto sì che oggi le opere versino in un pesante stato di degrado che ne compromette il disegno originario, ma soprattutto ne impedisce la fruizione.
22
aprile 2005
Io sono il blu
22 aprile 2005
incontro - conferenza
Location
FIUMARA D’ARTE
Reitano, (Messina)
Reitano, (Messina)
Vernissage
22 Aprile 2005, ore 11




