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Isaac J – Everything is alright
La formalizzazione dell’opera in Isaac J rappresenta lo strumento più
potente di capire e comprendere la nuova forma della realtà proprio
nel momento stesso in cui l’arte presuppone la manipolazione assoluta
dell’immagine.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La formalizzazione dell’opera in Isaac J rappresenta lo strumento più
potente di capire e comprendere la nuova forma della realtà proprio
nel momento stesso in cui l’arte presuppone la manipolazione assoluta
dell’immagine. Per Isaac conoscere le metodologie per falsificare l’imma-
gine (e le storie di cronache ad essa associata) ed il suo uso per scopi
manipolatori significa avere le capacità di smontarne i meccanismi e po-
terli ricostruire in una approssimazione della verità, anche perché, come
sosteneva Jean Baudrillard: “Il simulacro (e quindi l’opera pittorica dell’ar-
tista casertano e la sua capacità di rappresentarlo, n.d.a.) non è mai ciò
che nasconde la verità; ma è la verità che nasconde il fatto che non c’è
alcuna verità. Il simulacro è vero”. Per questo motivo l’arte visuale Isaac
J assume, o meglio deve riassumere, la sua funzione di essere vettore
sociale che, al di là delle necessità delle logiche di un sistema esaspe-
rato, renda possibile ridisegnare le mappe dell’iperrealtà, quel territorio
di confine che genera un reale assolutamente diverso nelle nuove forme
dell’umano e delle storia. Poiché essere cyborg, proprio nel contenere
centinaia di migliaia di media landscape nella mente, ci obbliga a capire la
nuova forma ibrida dell’umano come delle sua manifestazione artistica.
Dipingere, per Isaac J, non è meno illusione del mondo che ci circonda.
Testo critico: Massimo Sgroi | Spazio n° 7: Luigi Ambrosio
Spazio n° 7, Via Vico n°7 - Caserta
Info: 320.967.63.56 spazio_nr_7
E-mail: luigiambrosio336@gmail.com
potente di capire e comprendere la nuova forma della realtà proprio
nel momento stesso in cui l’arte presuppone la manipolazione assoluta
dell’immagine. Per Isaac conoscere le metodologie per falsificare l’imma-
gine (e le storie di cronache ad essa associata) ed il suo uso per scopi
manipolatori significa avere le capacità di smontarne i meccanismi e po-
terli ricostruire in una approssimazione della verità, anche perché, come
sosteneva Jean Baudrillard: “Il simulacro (e quindi l’opera pittorica dell’ar-
tista casertano e la sua capacità di rappresentarlo, n.d.a.) non è mai ciò
che nasconde la verità; ma è la verità che nasconde il fatto che non c’è
alcuna verità. Il simulacro è vero”. Per questo motivo l’arte visuale Isaac
J assume, o meglio deve riassumere, la sua funzione di essere vettore
sociale che, al di là delle necessità delle logiche di un sistema esaspe-
rato, renda possibile ridisegnare le mappe dell’iperrealtà, quel territorio
di confine che genera un reale assolutamente diverso nelle nuove forme
dell’umano e delle storia. Poiché essere cyborg, proprio nel contenere
centinaia di migliaia di media landscape nella mente, ci obbliga a capire la
nuova forma ibrida dell’umano come delle sua manifestazione artistica.
Dipingere, per Isaac J, non è meno illusione del mondo che ci circonda.
Testo critico: Massimo Sgroi | Spazio n° 7: Luigi Ambrosio
Spazio n° 7, Via Vico n°7 - Caserta
Info: 320.967.63.56 spazio_nr_7
E-mail: luigiambrosio336@gmail.com
12
marzo 2020
Isaac J – Everything is alright
Dal 12 marzo al 12 aprile 2020
arte contemporanea
Location
SPAZIO NR.7
Caserta, via G.B. Vico, 7, (Caserta)
Caserta, via G.B. Vico, 7, (Caserta)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato ore 10-13 e 16-19
Vernissage
12 Marzo 2020, h 19:00
Autore
Curatore
Autore testo critico