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IT TAKES A WHILE TO LEARN TO TALK THE LONG LANGUAGE OF THE ROCKS
Il progetto di FLIP estende la mostra alla Galleria Tiziana Di Caro, concentrandosi sulla scrittura. In collaborazione con Frédérique Gagnon, Giaretta crea un intervento grafico che valorizza l’aspetto visivo e materico delle pietre come scenografie e soggetti.
Comunicato stampa
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Da studente distratto durante un corso di semiotica, Giovanni Giaretta si è imbattuto in un testo tratto dal libro The Writing of Stones di Roger Caillois, che è poi entrato a far parte del suo immaginario personale. Affascinato dalle descrizioni poetiche delle figure nelle pietre, la sua attrazione per gli elementi geologici, come minerali e rocce, è rimasta intatta fino a oggi. In quanto artista, non si avvicina alle rocce in un’ottica scientifica, ma ne trae ispirazione per l’illimitato potenziale visivo che esse offrono.
“There is no fiction more original—in terms of schizophrenia, collectivity of writers, movements of different plots, composition rich inauthenticity and jargons—than the Earth itself, the Earth composed of dust particles and fluxes.” ( –Reza Negarestani)
“Non esiste finzione più originale — per schizofrenia, molteplicità di scrittori, sovrapposizioni di diverse trame, composizione di una ricchezza inautentica e gerghi — della Terra stessa, la Terra fatta di particelle di polvere e flussi di materia.” (– Reza Negarestani)
La pratica artistica di Giaretta si concentra sulle immagini in movimento. I suoi video nascono da un meticoloso processo di ricerca che mira a intrecciare immagini, testi e suoni, spingendo la realtà verso dimensioni surreali, oniriche e non convenzionali.
Nei suoi lavori, Giaretta fonde archetipi cinematografici con temi affrontati attraverso un approccio autoetnografico. Spesso, le opere prendono forma dopo un periodo di frequentazione di specifici gruppi di persone o contesti di vita, poiché l’artista dedica la sua ricerca all’analisi del sottile confine tra percezione e alterazione.
Il progetto presentato da FLIP è un’estensione e un ulteriore approfondimento della mostra IT TAKES A WHILE TO LEARN TO TALK THE LONG LANGUAGE OF THE ROCKS presso la Galleria Tiziana Di Caro, con particolare attenzione alla sua pratica di scrittura. Le opere in mostra rappresentano un’elaborazione visiva degli appunti, delle frasi e delle poesie raccolte durante la ricerca. In collaborazione con la graphic designer canadese Frédérique Gagnon (con cui lavora da tempo), Giaretta ha realizzato un intervento grafico che mette in risalto questo aspetto della sua produzione. I lavori esplorano l’interesse costante per gli elementi geologici, evidenziando e valorizzando caratteristiche fisiche peculiari delle pietre, che diventano vere e proprie scenografie e soggetti.
Flip Project è lieto di annunciare questa nuova collaborazione con un altro spazio di ricerca cittadino, la Galleria Tiziana Di Caro. Siete cordialmente invitati all’inaugurazione in entrambe le sedi, che avrà luogo la stessa sera e a pochi passi di distanza. La mostra presso FLIP è visitabile su appuntamento.
///
Giovanni Giaretta (Padova 1983) vive e lavora ad Amsterdam.
Dopo la laurea in Design e Produzione delle Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia, ha partecipato a numerosi programmi di residenza, tra cui: Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi, De Ateliers ad Amsterdam, Deltaworkers a New Orleans e Fondazione Antonio Ratti a Como. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni e gallerie in Italia e all’estero, come West (L’Aia, NL), Palazzo Fortuny (Venezia, IT), Museo Burel (Belluno, IT), MAMbo (Bologna, IT), Galleria Tiziana Di Caro (Napoli, IT), La Criée (Rennes, FR), De Appel (Amsterdam, NL), MACRO (Roma, IT), Musée Départemental d’Art Contemporain de Rochechouart (Rochechouart, FR), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino, IT). I suoi film sono stati presentati in diversi festival e rassegne, tra cui International Film Festival Rotterdam (Rotterdam, NL), IDFA (Amsterdam, NL) e Internationale Kurzfilmtage Oberhausen. Tra il 2015 e il 2016 ha co-condotto un corso con Maha Maamoun presso la Salzburg International Summer Academy, in Austria. Dal 2019, Giaretta insegna nei dipartimenti di Moving Images e Belle Arti presso l’AKI Academy of Art & Design di Enschede, Paesi Bassi.
///
Flip Project è un artist-run space (fondato nel 2011 a Napoli), un progetto curatoriale indipendente e una piattaforma di discussione dedicata allo sviluppo di modelli di collaborazione che si ampliano, a partire da interessi nella cultura contemporanea e nella pratica artistica.
Flip si nutre di continui cambiamenti di locations ed eventi spontanei, dal contesto locale a quello globale. Le attività si svolgono in una molteplicità di situazioni “spaziali”, dove il confronto si concretizza in mostre, pubblicazioni (web, digitali e cartacee), workshop, proiezioni e seminari. Flip ha curato progetti in dialogo con vari partecipanti — artisti, autori, curatori — in contesti che spesso esulano dalle sedi museali convenzionali e superano i confini geografici.
Con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli
“There is no fiction more original—in terms of schizophrenia, collectivity of writers, movements of different plots, composition rich inauthenticity and jargons—than the Earth itself, the Earth composed of dust particles and fluxes.” ( –Reza Negarestani)
“Non esiste finzione più originale — per schizofrenia, molteplicità di scrittori, sovrapposizioni di diverse trame, composizione di una ricchezza inautentica e gerghi — della Terra stessa, la Terra fatta di particelle di polvere e flussi di materia.” (– Reza Negarestani)
La pratica artistica di Giaretta si concentra sulle immagini in movimento. I suoi video nascono da un meticoloso processo di ricerca che mira a intrecciare immagini, testi e suoni, spingendo la realtà verso dimensioni surreali, oniriche e non convenzionali.
Nei suoi lavori, Giaretta fonde archetipi cinematografici con temi affrontati attraverso un approccio autoetnografico. Spesso, le opere prendono forma dopo un periodo di frequentazione di specifici gruppi di persone o contesti di vita, poiché l’artista dedica la sua ricerca all’analisi del sottile confine tra percezione e alterazione.
Il progetto presentato da FLIP è un’estensione e un ulteriore approfondimento della mostra IT TAKES A WHILE TO LEARN TO TALK THE LONG LANGUAGE OF THE ROCKS presso la Galleria Tiziana Di Caro, con particolare attenzione alla sua pratica di scrittura. Le opere in mostra rappresentano un’elaborazione visiva degli appunti, delle frasi e delle poesie raccolte durante la ricerca. In collaborazione con la graphic designer canadese Frédérique Gagnon (con cui lavora da tempo), Giaretta ha realizzato un intervento grafico che mette in risalto questo aspetto della sua produzione. I lavori esplorano l’interesse costante per gli elementi geologici, evidenziando e valorizzando caratteristiche fisiche peculiari delle pietre, che diventano vere e proprie scenografie e soggetti.
Flip Project è lieto di annunciare questa nuova collaborazione con un altro spazio di ricerca cittadino, la Galleria Tiziana Di Caro. Siete cordialmente invitati all’inaugurazione in entrambe le sedi, che avrà luogo la stessa sera e a pochi passi di distanza. La mostra presso FLIP è visitabile su appuntamento.
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Giovanni Giaretta (Padova 1983) vive e lavora ad Amsterdam.
Dopo la laurea in Design e Produzione delle Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia, ha partecipato a numerosi programmi di residenza, tra cui: Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi, De Ateliers ad Amsterdam, Deltaworkers a New Orleans e Fondazione Antonio Ratti a Como. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni e gallerie in Italia e all’estero, come West (L’Aia, NL), Palazzo Fortuny (Venezia, IT), Museo Burel (Belluno, IT), MAMbo (Bologna, IT), Galleria Tiziana Di Caro (Napoli, IT), La Criée (Rennes, FR), De Appel (Amsterdam, NL), MACRO (Roma, IT), Musée Départemental d’Art Contemporain de Rochechouart (Rochechouart, FR), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino, IT). I suoi film sono stati presentati in diversi festival e rassegne, tra cui International Film Festival Rotterdam (Rotterdam, NL), IDFA (Amsterdam, NL) e Internationale Kurzfilmtage Oberhausen. Tra il 2015 e il 2016 ha co-condotto un corso con Maha Maamoun presso la Salzburg International Summer Academy, in Austria. Dal 2019, Giaretta insegna nei dipartimenti di Moving Images e Belle Arti presso l’AKI Academy of Art & Design di Enschede, Paesi Bassi.
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Flip Project è un artist-run space (fondato nel 2011 a Napoli), un progetto curatoriale indipendente e una piattaforma di discussione dedicata allo sviluppo di modelli di collaborazione che si ampliano, a partire da interessi nella cultura contemporanea e nella pratica artistica.
Flip si nutre di continui cambiamenti di locations ed eventi spontanei, dal contesto locale a quello globale. Le attività si svolgono in una molteplicità di situazioni “spaziali”, dove il confronto si concretizza in mostre, pubblicazioni (web, digitali e cartacee), workshop, proiezioni e seminari. Flip ha curato progetti in dialogo con vari partecipanti — artisti, autori, curatori — in contesti che spesso esulano dalle sedi museali convenzionali e superano i confini geografici.
Con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli
15
febbraio 2025
IT TAKES A WHILE TO LEARN TO TALK THE LONG LANGUAGE OF THE ROCKS
Dal 15 febbraio al 16 marzo 2025
arte contemporanea
Location
Flip Project
Napoli, Via Giovanni Paladino, 8, (NA)
Napoli, Via Giovanni Paladino, 8, (NA)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
15 Febbraio 2025, dalle 19:00 alle 23:00
Sito web
Autore





