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Jean-Marie Martin – Gaia
Nella nuova sede, situata nel centro storico di Daverio, Silbernagl Undergallery propone dall’ 1 al 16 ottobre, trenta sculture in ceramica di Jean-Marie Martin
Comunicato stampa
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Nella nuova sede, situata nel centro storico di Daverio, Silbernagl Undergallery propone dall’ 1 al 16 ottobre, trenta sculture in ceramica di Jean-Marie Martin .
Già noto come scienziato per le sue ricerche sull’ ambiente marino costiero in Europa e nel mondo, ricercatore al Centro Nazionale della Ricerca Scientifica di Parigi, Dottorato in Scienza, Dottore Honoris Causa, membro di diverse Accademie, ha occupato la carica di Direttore dell’ Istituto Scientifico dell’ Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, presso il Centro Comune Ricerche di Ispra. Oggi è Consulente ambientale e Professore all’Università Ca’Foscari di Venezia.
Proprio dalla sua formazione ed esperienza di scienziato dipende l’ elaborazione concettuale delle sculture esposte.
Il tema principale della mostra è infatti Gaia, la dea della Terra della mitologia Greca .
Dopo aver generato la vita acquatica, Gaia è vittima della follia distruttrice degli uomini, dell’ultraliberalismo selvaggio, del super sfruttamento delle risorse naturali e dell’inquinamento causato da una crescita egoistica a solo beneficio di una minoranza di ricchi.
Dai mari inquinati fuggono i pesci contaminati, ma la loro libertà è illusoria.
I topi abbandonano l’aria viziata delle città per rifugiarsi nella testa di uomini, scelta per altro non certo più ospitale.
Sottoposta al riscaldamento climatico, Gaia si desertifica, l’acqua si esaurisce inesorabilmente, le foreste spariscono....
Gli uccelli si posano e nidificano sulla testa dei pochi uomini ancora validi!
Altri uomini, meno fortunati soffrono di nuove malattie (“mucca pazza”) o sono vittime dell’incoscienza criminale di qualche dottor “Mabuse” … Organismi Geneticamente Modificati, cloni completano questo triste quadro di una Gaia disingannata e assassina, la cui capacità di sopravvivenza è rapidamente ridotta a mal partito.
Utilizzati in maniera ricorrente, la sfera e il pesce permettono di visualizzare questa drammatica evoluzione.
La sfera, forma significativa per eccellenza é un tutto finito, completo e perfetto, è circondata dal suo stesso limite e contiene il proprio spazio anch’esso destinato a esplodere.
Il pesce, simbolo del Cristianesimo, ha in realtà un’origine pagana meno nota. Usato sia come simbologia del sesso femminile sia della riproduzione, il pesce è anche il figlio dell’antica dea siriana della fertilità , Atagartis. Il pesce si identifica anche con la reincarnazione e la forza vitale. Presso alcuni popoli dell’India tradizionale, la credenza vuole che il pesce ospiti l’anima di un caro defunto. Il consumo di certe specie particolari fa parte di un rituale di fertilità, i pesci ingeriti saranno reincarnati sotto le spoglie di un neonato...
Tuttavia la speranza di un mondo migliore permane: è nelle mani dei nostri figli.
Dal punto di vista artistico, Jean-Marie Martin opera alle “Fornaci di Cunardo”, in provincia di Varese, dove beneficia dell’esperienza di artisti affermati quali Giorgio Robustelli, Gianni Robusti, Silvio Monti....
La nuova sede di Daverio si raggiunge attraverso l’ autostrada milano-varese, uscita Buguggiate, seguendo le indicazioni per Daverio e poi per Centro Storico
Già noto come scienziato per le sue ricerche sull’ ambiente marino costiero in Europa e nel mondo, ricercatore al Centro Nazionale della Ricerca Scientifica di Parigi, Dottorato in Scienza, Dottore Honoris Causa, membro di diverse Accademie, ha occupato la carica di Direttore dell’ Istituto Scientifico dell’ Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, presso il Centro Comune Ricerche di Ispra. Oggi è Consulente ambientale e Professore all’Università Ca’Foscari di Venezia.
Proprio dalla sua formazione ed esperienza di scienziato dipende l’ elaborazione concettuale delle sculture esposte.
Il tema principale della mostra è infatti Gaia, la dea della Terra della mitologia Greca .
Dopo aver generato la vita acquatica, Gaia è vittima della follia distruttrice degli uomini, dell’ultraliberalismo selvaggio, del super sfruttamento delle risorse naturali e dell’inquinamento causato da una crescita egoistica a solo beneficio di una minoranza di ricchi.
Dai mari inquinati fuggono i pesci contaminati, ma la loro libertà è illusoria.
I topi abbandonano l’aria viziata delle città per rifugiarsi nella testa di uomini, scelta per altro non certo più ospitale.
Sottoposta al riscaldamento climatico, Gaia si desertifica, l’acqua si esaurisce inesorabilmente, le foreste spariscono....
Gli uccelli si posano e nidificano sulla testa dei pochi uomini ancora validi!
Altri uomini, meno fortunati soffrono di nuove malattie (“mucca pazza”) o sono vittime dell’incoscienza criminale di qualche dottor “Mabuse” … Organismi Geneticamente Modificati, cloni completano questo triste quadro di una Gaia disingannata e assassina, la cui capacità di sopravvivenza è rapidamente ridotta a mal partito.
Utilizzati in maniera ricorrente, la sfera e il pesce permettono di visualizzare questa drammatica evoluzione.
La sfera, forma significativa per eccellenza é un tutto finito, completo e perfetto, è circondata dal suo stesso limite e contiene il proprio spazio anch’esso destinato a esplodere.
Il pesce, simbolo del Cristianesimo, ha in realtà un’origine pagana meno nota. Usato sia come simbologia del sesso femminile sia della riproduzione, il pesce è anche il figlio dell’antica dea siriana della fertilità , Atagartis. Il pesce si identifica anche con la reincarnazione e la forza vitale. Presso alcuni popoli dell’India tradizionale, la credenza vuole che il pesce ospiti l’anima di un caro defunto. Il consumo di certe specie particolari fa parte di un rituale di fertilità, i pesci ingeriti saranno reincarnati sotto le spoglie di un neonato...
Tuttavia la speranza di un mondo migliore permane: è nelle mani dei nostri figli.
Dal punto di vista artistico, Jean-Marie Martin opera alle “Fornaci di Cunardo”, in provincia di Varese, dove beneficia dell’esperienza di artisti affermati quali Giorgio Robustelli, Gianni Robusti, Silvio Monti....
La nuova sede di Daverio si raggiunge attraverso l’ autostrada milano-varese, uscita Buguggiate, seguendo le indicazioni per Daverio e poi per Centro Storico
01
ottobre 2005
Jean-Marie Martin – Gaia
Dal primo al 16 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
UNDERGALLERY
Daverio, Piazza Monte Grappa, 6, (Varese)
Daverio, Piazza Monte Grappa, 6, (Varese)
Orario di apertura
sabato e domenica 17.30-19
Vernissage
1 Ottobre 2005, ore 15-19
Autore




