Sotto sotto
Personale di Karen Fabbro

Inaugurazione sabato 15 marzo, ore 17.30
[In mostra dal 15 marzo al 13 aprile 2025]

La Homegallery Open Art House è lieta di invitarti alla mostra personale di Karen Fabbro che inaugurerà sabato 15 marzo alle 17.30 presso la homegallery OAH.

Karen Fabbro è una giovane scultrice (1999) nata a Verona e si è laureata all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2021.
In mostra ci saranno otto opere, tra cui due installazioni site specific, realizzate appositamente per il nostro spazio.
Artista scoperta durante l'ultima edizione del premio ArtRise, Karen Fabbro ha partecipato alla collettiva finale, ma ora ve la presentiamo nell'insieme del suo percorso personale, che certamente aiuterà a mostrarne il potenziale e la sua ricerca artistica.
Sotto Sotto è un percorso di denuncia rispetto a tematiche urgenti sulle quali ha la necessità di vederci chiaro e mostrarle per quello che sono, senza didascalie o valutazioni personali; nude e crude.
Karen è giovane e coraggiosa, decisa a scolpire, sottrarre dalla vita quei meccanismi subdoli e ingannevoli che portano questa generazione ad accontentarsi, assopendosi sul letto della superficialità. Questa mostra vuole essere come uno scossone in mezzo a opere leggere, colorate e giocose, in mezzo all'ovatta della vita alla quale siamo comodamente assuefatti al punto dal riempirla di like.
L'artista ci sfida così ad aprire bene gli occhi, valutare la situazione ed agire per poter fare la differenza senza timore.

“Ingegno.
La prima parola che dovrebbe coglierci, nell’atto del visionare le opere di Karen Fabbro, dovrebbe essere quella appena scritta all’inizio del paragrafo. Come organizzare una moltitudine di materiali per rappresentare un parco di urgenze?
Così facendo, cioè appoggiandoci sul cardine dell’ingegnoso, tutte le combinazioni materiche cominceranno ad apparirci disposte secondo un ragionamento ben calcolato, che raddrizza le speranze, perché capteremo meglio la realtà, affiancati dall’utilizzo di un procedere metaforico, dove il simbolo non scappa verso mete lontane divenendo difficoltoso da intelleggere, ma anzi invitando lo spettatore a scartarlo meglio, facendo leva su una precisa linea di divisione.” (estratto dal testo critico di M.Mo)